vangelo del giorno

Non temere di prendere con te Maria

19 MARZO (Mt 1,16.18-21.24a)


Giuseppe è uomo giusto. Giusto non è colui che osserva pedissequamente la Legge che è stata data ieri da Dio. L’osservanza pedissequa della Legge ci fa osservanti, ma non giusti. Ci fa osservanti di una norma, ma non di tutta la Legge del Signore che è complessa, molteplice, fatta di mille precetti, dati in tempi differenti, l’ultimo dei quali illumina quelli di prima con una luce più radiosa, divina, eterna. Giusto è chi sa armonizzare tutti i precetti della Legge secondo sapienza e intelligenza nello Spirito Santo. È sempre la sapienza divina che deve interpretare la Legge, mai la sapienza umana. la Sapienza divina è infinitamente oltre la Legge, perché è Legge a se stessa. 

In lei c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili. La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza (Sap 7, 22-20). 

Basta questa Sapienza divina per compiere la volontà attuale di Dio. Nient’affatto. Occorre una rivelazione immediata del Signore, altrimenti possiamo fare un bene, ma non il bene che Dio chiede a noi in questo momento particolare della sua storia. Giuseppe infatti non deve salvare la Vergine Maria dalla vergogna, dall’infamia o dalla stessa morte. La deve prendere come sua sposa. Deve essere Lui il Padre legale di Gesù. Padre vero, come se fosse stato lui a generare il bambino nel grembo di Lei. 

Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore. 

Oggi l’uomo è privo di vera sapienza divina. Quale giustizia potrà mai compiere nella storia? Nessuna. Gli manca il principio di azione soprannaturale, eterno, celeste. In più si è dichiarato ateo, emancipato, senza più alcun Dio e Signore. Quale vera salvezza potrà produrre nella storia? Nessuna. Gli manca la voce attuale del suo Dio e Signore che gli manifesti qual è la sua attuale volontà in ogni momento e circostanza. L’uomo di oggi è un misero cieco, non giusto perché non sapiente, non operatore di salvezza perché carente della luce attuale che sempre dovrà discendere per lui dall’alto, da Dio.

Chi dovrebbe dare questa sapienza divina e questa luce soprannaturale oggi, nella Chiesa sono i profeti del Dio vivente. Ma costoro sono messi al bando dagli stessi uomini di Chiesa che avrebbero bisogno essi per primi di questa potente luce per porre la loro vita nell’attualità della volontà di Dio. Tutti oggi si rivolgono al miracolistico, al sensazionale, all’immaginario, al segno senza alcuna profezia vera, autentica, divina. Abbiamo parole che non sono divina Parola, segni che non sono segni divini, miracoli che non sono miracoli divini. Poiché carenti di vera profezia, Maria verrà diffamata, lapidata, uccisa, dal momento che non vi è neanche dinanzi a lei un giusto che pensa di nascondere la sua maternità. La salvezza dell’uomo è il frutto della Legge, della Sapienza, della Parola attuale della profezia. Altre vie non se ne conoscono.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera parola di Dio.