vangelo del giorno

Passò tutta la notte pregando Dio

Col 2,6-15; Sal 144,1-2.8-11; Lc 6,12-19.
12 SETTEMBRE
Il Padre dei cieli è il solo amministratore della sua Chiesa, allo stesso modo che è il solo amministratore dell’intera vita di Cristo Signore. Se è il solo amministratore è giusto che sia Lui a designare, scegliere, collocare al posto giusto quanti domani dovranno continuare l’opera di salvezza e di redenzione che oggi è di Gesù Signore. Uno dei rimproveri che Dio rivolge al suo popolo per mezzo del profeta Osea riguarda proprio la designazione dei re. Il popolo ha scelto re non voluti, non pensati da Dio.

Da’ fiato al corno! Come un’aquila piomba sulla casa del Signore la sciagura perché hanno trasgredito la mia alleanza e rigettato la mia legge. Essi gridano verso di me: “Noi, Israele, riconosciamo te nostro Dio!”. Ma Israele ha rigettato il bene: il nemico lo perseguiterà. Hanno creato dei re che io non ho designati; hanno scelto capi a mia insaputa. Con il loro argento e il loro oro si sono fatti idoli, ma per loro rovina. Ripudio il tuo vitello, o Samaria! La mia ira divampa contro di loro; fino a quando non si potranno purificare? Viene da Israele il vitello di Samaria, è opera di artigiano, non è un dio: sarà ridotto in frantumi. E poiché hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta. Il loro grano sarà senza spiga, se germoglia non darà farina e, se ne produce, la divoreranno gli stranieri (Os 8,1-7).

Anche un grande profeta come Samuele può lasciarsi ingannare dai suoi occhi e dal suo cuore, se Dio non interviene con immediatezza per avvertirlo che il suo consacrato non è davanti a lui. Se si può ingannare un profeta, ogni altro uomo si può ingannare.

Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare Sammà e quegli disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e andò a Rama (1Sam 16.6-13).

Gesù prima di chiamare e scegliere i Dodici, passa la notte in orazione. Nulla dovrà essere dalla sua volontà, ma tutto dal cuore del Padre, tutto dallo Spirito Santo. Se un vescovo prima di presentare un nome per essere eletto successore degli apostoli passasse la notte in orazione e chiedesse consiglio a Dio, la sua presentazione sarebbe svincolata da ogni strategia della terra e da ogni interesse personale. Cosa anche la stessa regola di Cristo Signore, vale per ogni altro nella gerarchia delle autorità che presiedono alla nomina di un successore degli Apostoli. Nella Chiesa non possono esistere né cordate di pensiero, né linee di influenza. In essa deve regnare solo il pensiero, la volontà di Dio, manifestata dallo Spirito Santo. È obbligo di vita!

In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci essere dal Padre sempre.