vangelo del giorno

Perché credano che tu mi hai mandato

Ez 37,12-14; Sal 129,1-8; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45.
2 APRILE – V DOMENICA DI QUARESIMA

La risurrezione della figlia di Giàiro era avvenuta nel silenzio. Nessuno era stato spettatore all’infuori di Pietro, Giacomo, Giovanni. La risurrezione del figlio della vedova di Nain si è compiuta in un villaggio sperduto della Galilea, lontano da occhi vigili e attenti. La risurrezione di Lazzaro è un fatto pubblico, eclatante. Gli spettatori sono molti e vi è anche gente di un certo spessore politico e religioso. Siamo nelle vicinanze di Gerusalemme. Con quest’opera si raggiunge il culmine della potenza di Gesù, ma anche il culmine della sopportazione e della tolleranza da parte dei Giudei.

Dinanzi a questo evento o si prende una decisione drastica, oppure Gesù non potrà essere più fermato. Se vince Cristo, muore la religione dei capi dei sacerdoti, degli scribi, dei farisei, dei sadducei. Muore quella religione artificiale, di plastica, senza vita, liquida, asservita al pensiero stolto e insipiente dell’uomo. Muore questa religione che sa dare solo morte a causa della trasformazione operata in essi dagli uomini. Cristo non può vincere. Deve morire. È infatti dopo questa stupenda opera che viene decisa la sua eliminazione fisica. Il dilemma è questo: o Cristo, o noi. L’unica soluzione vera invece non è il dilemma, ma una perfetta unità: essi in Cristo Gesù, nella sua Parola.

Il Padre celeste non opera il miracolo per mezzo di Cristo per spingere i Giudei a decretare la morte del suo Messia. La opera invece come purissimo dono d’amore. Lazzaro viene chiamato fuori dal sepolcro perché nessuno più potesse dubitare delle origini da Dio di Gesù Signore. Nessuno può chiamare un morto perché venga fuori dalla tomba. Se lo chiama e il morto gli risponde e obbedisce allora è segno che quest’uomo viene direttamente da Dio. Quest’uomo è più grande di Elia e di Eliseo, di Mosè di tutti gli altri profeti dell’Antico Testamento. È questo il fine secondo Dio di quella risurrezione. Il mondo della stoltezza e dell’insipienza se ne serve per decretare la morte del suo Autore. La più grande luce da questo mondo viene vista come male.

Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

La risurrezione di Lazzaro mostra chi veramente è Gesù. È Colui che agisce con tutta l’onnipotenza del Padre. Ma è anche Colui attraverso il quale il Padre opera con immediatezza. È sufficiente che Gesù lo chieda e all’istante la preghiera viene esaudita. Da questo momento chi non crede in Cristo, non ha più alcuna giustificazione dinanzi a Dio. Tutto Gesù ha fatto per manifestare e rivelare la sua origine dal Padre.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, date la vera fede ad ogni uomo.