vangelo del giorno

Perché egli rimane presso di voi e sarà in voi

25 MAGGIO (Gv 14,15-21)


La potenza dello Spirito Santo si conosce dai suoi frutti. Anticamente essa si manifestava attraverso il dono di una forza irresistibile che sconfiggeva i nemici. Visibile era il nemico visibile era anche la forza. Visibile era anche la battaglia. 

Allora i Filistei vennero, si accamparono in Giuda e fecero una scorreria fino a Lechì. Gli uomini di Giuda dissero loro: «Perché siete venuti contro di noi?». Quelli risposero: «Siamo venuti per legare Sansone, per fare a lui quello che ha fatto a noi». Tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della rupe di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei dominano su di noi? Che cosa ci hai fatto?». Egli rispose loro: «Quello che hanno fatto a me, io l’ho fatto a loro». Gli dissero: «Siamo scesi per legarti e metterti nelle mani dei Filistei». Sansone replicò loro: «Giuratemi che non mi colpirete». Quelli risposero: «No; ti legheremo soltanto e ti metteremo nelle loro mani, ma certo non ti uccideremo». Lo legarono con due funi nuove e lo trassero su dalla rupe. Mentre giungeva a Lechì e i Filistei gli venivano incontro con grida di gioia, lo spirito del Signore irruppe su di lui: le funi che aveva alle braccia divennero come stoppini bruciacchiati dal fuoco e i legacci gli caddero disfatti dalle mani. Trovò allora una mascella d’asino ancora fresca, stese la mano, l’afferrò e uccise con essa mille uomini. Sansone disse: «Con una mascella d’asino, li ho ben macellati! Con una mascella d’asino, ho colpito mille uomini!». Quand’ebbe finito di parlare, gettò via la mascella; per questo, quel luogo fu chiamato Ramat Lechì (Gdc 15,9-17). 

Oggi il nemico è invisibile. Esso è la nostra stessa carne. È il male che si annida dentro il nostro cuore. Nessun nemico visibile dovrà essere combattuto, dovrà essere salvato. Unico nemico da combattere, abbattere è la triplice concupiscenza che è la nostra stessa vita: concupiscenza degli occhi e della carne e superbia della vita. San Paolo dona una regola sublime perché ognuno sappia in ogni momento se è nello Spirito Santo, se lo Spirito Santo dimora in lui. Chi dimora nello Spirito, cammina secondo lo Spirito, produce le opere dello Spirito. Il combattimento è nell’invisibile, le opere sono visibili. Tutti vedono la differenza tra chi ama e chi odia, chi perdona e chi si vendica.

Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri (Gal 5,16-26). 

Quando lo Spirito è forte in noi, dall’albero del nostro corpo maturano i suoi frutti di verità, giustizia, pace. L’uomo acquisisce la sua natura spirituale, diviene persona spirituale. Quando invece è la carne che ha il sopravvento, subito dal nostro albero maturano i frutti di malignità, malvagità, perfidia, malizia, concupiscenza, invidia, superbia, accidia, ira, gola ed ogni altro male che il mondo conosce. 

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».


Chi è allora nello Spirito di Dio? È in Lui chi produce i suoi frutti. Chi non produce i suoi frutti non è in Lui, se non è in Lui, non è neanche in Cristo Gesù. È solo con se stesso. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci lo Spirito di verità.