vangelo del giorno

Perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!

8 AGOSTO (Mt 16,13-23)

Quando la teologia dalla comprensione della Parola di Dio diviene interpretazione della storia senza la Parola e contro di essa, all’istante si trasforma in un pensiero lugubre senza alcuna vera luce. È quanto succede agli uomini, chiamati a dare verità piena alla Parola della rivelazione, quando con superba umiltà si ergono a maestri degli altri, ignorando che lo Spirito Santo non crea comunione tra chi parla e chi ascolta.

Chi parla pensa di sedurre il mondo con le sue ragioni artificiali, non sa che chi ascolta rimane freddo, insensibile, perché sa che non è verità di Dio quanto viene proclamato, annunziato, spiegato. Giustificare il proprio operato, le proprie scelte, le personali decisioni attribuendole alla volontà di Dio, quando il Signore non ha parlato e non si è manifestato, mai deve avvenire per chi si professa teologo e ministro della Parola.

Le interpretazioni della storia su quanto avviene in essa sono quasi tutte false, perché carenti della luce dello Spirito Santo. Solo chi è colmo di Spirito Santo può leggere il compimento di una Parola del Signore nella storia. Lo legge secondo verità. Lo vede nella sua bellezza interiore ed esteriore. Lo contempla nella sua più pura essenza. Quanti non sono nello Spirito Santo, non possono leggere secondo verità. Sono analfabeti spirituali, sono privi di logica spirituale, sono carenti di fisica teologia, sono spogli di ogni energia soprannaturale, la sola che permette che si possa vedere Dio nella nostra storia in ogni sua manifestazione, anche la più piccola.

Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

Pietro ha confessato che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Sa che Gesù è il Messia del Signore, ma non sa chi è esattamene il Messia. Non può saperlo. Lui manca della comunione con lo Spirito Santo, abita in un mondo di tenebre e di caligine spirituale, è influenzato dal pensiero del mondo e secondo questo pensiero comprende la verità del suo Maestro e Signore. Gesù per Pietro è un re di questo mondo, alla maniera di tutti i re di questo mondo. È però un re forte, glorioso, trionfatore, capace di sconfiggere, annullare tutti i suoi nemici.

Questo è vero pensiero secondo gli uomini. Il vero Messia di Dio non è persona umanamente potente. Lui è potente divinamente, non materialmente ma spiritualmente, dal momento che il suo regno non è di quaggiù ma di lassù, non è un regno terreno alla maniera di quello di Davide. È invece un regno spirituale, di lassù. È anche un regno particolare: il suo re eterno dovrà passare attraverso la morte. Solo dopo la morte sarà intronizzato come vero re del nuovo regno di Dio.

Pietro questo mistero non lo comprende. Neanche potrebbe, se anche lo volesse. Manca in lui il collegamento con lo Spirito Santo. Ancora lui ne è privo. Gesù non è stato ancora crocifisso e lo Spirito Santo non può essere donato ai credenti. Gesù lo rimprovera non perché nulla comprende, ma perché in questo caso lui ha preteso fargli da Maestro. Lui è discepolo e discepolo dovrà rimanere in eterno.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ricolmateci di Spirito Santo.