vangelo del giorno

PERCHÉ TU, CHE SEI UOMO, TI FAI DIO

Ger 20,10-13; Sal 17; Gv 10,31-42
23 MARZO

I Giudei hanno ben capito le parole di Gesù. Glielo dicono con chiarezza: “Noi non ti vogliamo uccidere per le opere che fai, ma perché tu che sei uomo, ti fai Dio”. Ora Gesù deve chiamare in suo aiuto tutta la sapienza e l’intelligenza dello Spirito Santo. Un’accusa di idolatria o semplicemente di cambiamento di Dio, sarebbe stata immediata sentenza di lapidazione. Gesù però non deve morire lapidato, ma crocifisso. Se fosse morto lapidato, sarebbe morto per una colpa contro la legge antica. Morendo da Crocifisso, per mano dei pagani, muore per la sua eterna e divina verità. Muore perché vero Dio. Non sono i Giudei soltanto responsabili della morte di Cristo, ma il mondo intero, dal momento che il mondo lo ha ripudiato ed il mondo lo ha crocifisso. Lo Spirito Santo viene in suo aiuto, mettendo sulla sua bocca le parole del Salmo. In esse la divinità è soltanto morale, spirituale, non essenziale. In Cristo è sostanziale, essenziale, eterna, per generazione dal Padre. Ma vi sono anche altri due Salmi nei quali si parla di generazione che è prima del tempo.

Dio presiede l’assemblea divina, giudica in mezzo agli dèi: «Fino a quando emetterete sentenze ingiuste e sosterrete la parte dei malvagi? Difendete il debole e l’orfano, al povero e al misero fate giustizia! Salvate il debole e l’indigente, liberatelo dalla mano dei malvagi!». Non capiscono, non vogliono intendere, camminano nelle tenebre; vacillano tutte le fondamenta della terra. Io ho detto: «Voi siete dèi, siete tutti figli dell’Altissimo, ma certo morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti». Àlzati, o Dio, a giudicare la terra, perché a te appartengono tutte le genti! (Sal 82 (81) 1-8). Oracolo del Signore al mio signore: «Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi». Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici! A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato. Il Signore ha giurato e non si pente: «Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek». Il Signore è alla tua destra! Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira, sarà giudice fra le genti, ammucchierà cadaveri, abbatterà teste su vasta terra; lungo il cammino si disseta al torrente, perciò solleva alta la testa (Sal 110 (109) 1-7). Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera: «Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna». Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane. Le spezzerai con scettro di ferro, come vaso di argilla le frantumerai» (Sal 2,5-9).

Perché Gesù non si serve dei Salmi nei quali si parla di generazione e si rivolge al Salmo in cui si parla solo di figliolanza? Attualmente a Gesù non giova difendere la verità della sua divinità, ma della sua figliolanza. Lui ha sempre parlato di Dio e lo ha annunziato come suo Padre. Ha sempre detto che Lui è dal Padre. Questa verità ora va sostenuta ed il Salmo si presta molto bene. Così facendo, Gesù ci insegna che sempre è necessaria la sapienza e l’intelligenza dello Spirito Santo se si vuole parlare al mondo. Senza lo Spirito Santo, anche se facciamo discorsi veri, sono inutili, anzi dannosi. L’altro va convinto non della verità in assoluto, ma di una verità. Il resto dopo. Ora i Giudei devono sapere che anche loro sono “dèi” e tutti figli dell’Altissimo.

Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci saggi nello Spirito Santo.