vangelo del giorno

Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati

13 LUGLIO (Mt 10,24-33)

Quella del discepolo di Gesù è una vita consegnata interamente al Vangelo. Ogni sua energia appartiene al Vangelo. È del Vangelo lo spirito, l’anima, la volontà, i sentimenti, il cuore, lo stesso corpo, finanche il sangue appartiene a Cristo e alla sua Parola.

È questa la verità del cristiano. Lui si è interamente consegnato a Gesù Signore. La morte per Gesù è il suo guadagno. Il vivere per Gesù la sua unica battaglia. Questa verità è stata insegnata e vissuta mirabilmente da San Paolo.

Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Persuaso di questo, so che rimarrò e continuerò a rimanere in mezzo a tutti voi per il progresso e la gioia della vostra fede, affinché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo Gesù, con il mio ritorno fra voi. Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo perché, sia che io venga e vi veda, sia che io rimanga lontano, abbia notizie di voi: che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del Vangelo, senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo per loro è segno di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio. Perché, riguardo a Cristo, a voi è stata data la grazia non solo di credere in lui, ma anche di soffrire per lui, sostenendo la stessa lotta che mi avete visto sostenere e sapete che sostengo anche ora (Fil 1,21-30).

Ma queste cose, che per me erano guadagni, io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo. Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù (Fil 3,7-14).

Il cristiano cammina nel mondo a testa alta. Lui non ha paura di morire per Cristo Signore. Il martirio è la sua scelta battesimale. Avendo scelto di divenire corpo di Cristo, ha anche scelto di essere crocifisso come è stato crocifisso il corpo fisico di Gesù Signore. Una sola vita, una sola morte, una sola risurrezione, una sola beatitudine eterna. Se il cristiano ha paura del martirio, di certo ancora non ha scelto.

Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Sul cristiano vigila il Padre celeste. Ogni cosa che avviene nel cristiano è da Lui permessa perché Cristo Gesù sia conosciuto nella sua pienezza di verità. Non è l’uomo che vuole, è il Padre dei cieli che permette e lui permette sempre in vista di una più grande conoscenza del mistero di salvezza racchiuso nel Redentore del mondo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci la nostra verità.