vangelo del giorno

Però non come voglio io, ma come vuoi tu!

Is 50,4-7; Sal 21,8-9.17-20.23-24; Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66.
9 APRILE – DOMENICA DELLE PALME

Gesù non è solo il Maestro con la Parola di purissima verità, attinta, per la comunione dello Spirito Santo, sempre nel cuore del Padre. È il Maestro anche con la vita, con l’esempio. La sua missione inizia con il superamento delle tentazioni.

Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano; e anche: Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato (Lc 4,1-1-3).

Tutta la sua vita pubblica è stata una continua prova. Satana per tentarlo si servì di ottimi elementi: farisei, scribi, capi dei sacerdoti, sadducei e tante altre persone che si accostavano a Lui per farlo deviare dalla sua missione. Lui, sempre nello Spirito Santo, rimaneva fedelissimo al Padre, prestando a Lui ogni obbedienza. Oggi Satana lo tenta servendosi della sua stessa umanità. L’umanità è debole, fragile, sente la paura per ciò che deve accadere. È come se Satana mettesse dinanzi agli occhi tutto il dolore, tutta la sofferenza, tutte le umiliazioni, gli insulti, gli sputi, le frustate, i chiodi, i colpi di lancia. Potrà il suo corpo sopportare tutto questo? Ma tutto questo è dovuto al suo corpo? La tentazione che si serve della fragilità della nostra carne è la più difficile da superare. Gesù però non si lascia vincere. Si immerge in una preghiera così forte da trasformare, come ci riferisce Luca, il suo sudore in sangue. È in questa preghiera che Satana è sconfitta. È dopo questa preghiera che Cristo si consegna tutto al Padre. La sua volontà è decisa, forte, risoluta. Satana lo può anche spellare vivo. Lui rimarrà fedele al Padre sino all’ultimo respiro. Tutta la sua vita è data in eterno al suo Dio e Signore.

Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà». Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Gesù così ci rivela che non basta superare le tentazioni iniziali. Satana sa che potrà sempre impedire la realizzazione del disegno di salvezza del Creatore e Redentore dell’uomo. Lo ha impedito nel Giardino dell’Eden. Lo ha impedito con tutta l’umanità. Non lo ha impedito con Cristo. Lo vuole ogni giorno impedire con i suoi discepoli, con il suo corpo. Oggi Satana ha inventato una strategia nuova. Non è più solo la strategia del martirio, vi è anche una sottilissima sua invenzione che spinge verso un cristianesimo mediocre, fatto di sola intenzionalità. Basta dirsi di Cristo e questo basta. Poi si può convivere con ogni peccato, ogni trasgressione, ogni nefandezza, ogni abominio. In questa tentazione molti sono già caduti, moltissimi cadranno.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci cristiani secondo Cristo.