Prima che Abramo fosse, Io Sono

GIOVEDÌ 2 APRILE (Gv 8,51-59)

Gesù non solo è prima di Abramo, Lui è anche il Dio di Abramo. Gesù è il Verbo Eterno del Padre, il suo Figlio unigenito che si è fatto carne: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. gli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Cfr. Gv 1,1-18). Io sono è il nome di Dio. Così si è rivelato a Mosè presso l’Oreb: “Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione” (Es 3,13-15). Come uomo, Abramo è prima di Gesù. Come vero Dio, Gesù è prima di Abramo. Il suo prima è un prima eterno. Il Verbo è senza inizio e senza fine.

È la verità eterna di Gesù che fa la differenza con ogni altro uomo. Se il Padre e il Figlio, nello Spirito Santo, sono un solo mistero eterno di amore, verità, giustizia, luce, perché oggi i cristiani stanno dividendo questo mistero? Non sanno che se separano il Padre dal Figlio e il Figlio dal Padre, nessuna salvezza sarà più possibile. Non sarà possibile perché chi salva è il Padre. Il Padre salva per mezzo di Cristo Gesù, nello Spirito Santo. Se separiamo Gesù dal Padre, il Padre non potrà salvare. Gli manca il suo unico e solo Mediatore. Tutto il Padre dona per Cristo, tutto dona in Cristo, tutto si vive e si realizza con Cristo, nel suo corpo. Si separa Cristo dal Padre, anche la Chiesa è separata dal Padre. Essa non è più mediatrice di salvezza, perché la salvezza è un dono che discende dal Padre ed è data agli uomini per mezzo del corpo di Cristo che è la Chiesa. Molti discepoli di Gesù superano di gran lunga l’ostilità degli scribi e dei farisei del tempo di Gesù. Ci stiamo inabissando in un regno di tenebre, dal quale sarà difficile domani venire fuori. Cristo distrutto, tutto si distrugge.

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Ci credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Possiamo abbandonare la nostra stoltezza e insipienza e tornare nella purezza della verità di Cristo Gesù? Oggi non si abbandonano più la stoltezza e l’insipienza, l’errore e la falsità, l’eresia e le menzogne su Cristo, per decreto, per legge e neanche per scomunica. Questi erano mezzi del passato. Oggi si esce dal pozzo dell’abisso per personale convincimento nello Spirito Santo e per perfetta esemplarità nella confessione della fede nella sua purezza evangelica. Chi vuole uscire, invochi lo Spirito Santo ed esca. Prenda in mano la sua fede e in essa porti tutti i suoi giorni. Oggi è la forza del singolo credente che deve fare da traino perché altri credano. Via santa!

Madre di Dio, Angeli, Santi, otteneteci un forte, invincibile convincimento nello Spirito.