vangelo del giorno

Proclamate il Vangelo a ogni creatura

26 APRILE (Mc 16,9-15)


Nell’Antico Israele non vi era alcuna missione evangelizzatrice presso le nazioni pagane. Nei forti momenti di crisi della fede, Dio investiva della missione profetica e lo inviava a ricordare la Parola al suo popolo, che viveva nella trasgressione dell’Alleanza dl Sinai. La vocazione di tutti i profeti è in vista della redenzione di Israele. Solo un profeta fu chiamato da Dio e inviato in una città pagana, Ninive, per predicare la sua distruzione. La città si convertì e Ninive non fu distrutta. È però un caso isolato, unico. 

Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta». I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!». Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece (Gn 4,1-10). 

Il Messia di Dio invece possiede una vocazione universale di salvezza. Lui dovrà annunziare il diritto di Dio presso ogni popolo, anche presso le isole lontane e remote.

Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità. Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento. Così dice il Signore Dio, che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l’alito a quanti camminano su di essa: «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli. I primi fatti, ecco, sono avvenuti e i nuovi io preannuncio; prima che spuntino, ve li faccio sentire». Cantate al Signore un canto nuovo, lodatelo dall’estremità della terra; voi che andate per mare e quanto esso contiene, isole e loro abitanti (Is 42,1-10). 

Gesù non compie Lui personalmente questa missione universale di salvezza. La compie attraverso il suo corpo. È il corpo di Gesù il mandato nel mondo, non il singolo discepolo. È il corpo apostolico che viene inviato presso ogni popolo, ogni lingua, ogni nazione, ogni isola. Il singolo discepolo evangelizza sempre come corpo di Cristo. 

Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 

Questa verità oggi sta scomparendo dal nostro cuore e anche dalla nostra mente. Ognuno si pensa missionario da se stesso e per se stesso. Manca la visione di fede e di teologia del corpo di Cristo. Il corpo di Cristo è comunione, unità, indivisibilità. Ma anche, il corpo di Cristo è prima di noi, con noi, dopo di noi. Esso non comincia con noi, non si esaurisce in noi, non è da noi. È dagli altri e con gli altri. È con noi, se noi siamo con gli altri, altrimenti non può essere con noi, perché il corpo di Cristo è uno.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vero corpo di Cristo.