vangelo del giorno

Quando verrà il regno di Dio?

13 NOVEMBRE (Lc 17,20-25)

Il regno di Dio verrà quando sorgerà il Re di questo regno. Sempre i profeti sono stati gli annunziatori di questo regno. La loro descrizione è oltre ogni umana intelligenza, immaginazione, fantasia. Il primo fra tutti è Isaia, che può essere definito a giusta ragione il profeta del Messia del Signore che in Lui è anche il Servo Sofferente. Le sue “visioni” sconvolgono la mente, turbano il cuore. Esse sono di una novità unica, difficile da comprendere. Vanno al di là della storia così come giorno per giorno si vive.

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.

Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare.

In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa. In quel giorno avverrà che il Signore stenderà di nuovo la sua mano per riscattare il resto del suo popolo, superstite dall’Assiria e dall’Egitto, da Patros, dall’Etiopia e dall’Elam, da Sinar e da Camat e dalle isole del mare. Egli alzerà un vessillo tra le nazioni e raccoglierà gli espulsi d’Israele; radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. Cesserà la gelosia di Èfraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Èfraim non invidierà più Giuda e Giuda non sarà più ostile a Èfraim. Voleranno verso occidente contro i Filistei, insieme deprederanno i figli dell’oriente, stenderanno le mani su Edom e su Moab e i figli di Ammon saranno loro sudditi. Il Signore prosciugherà il golfo del mare d’Egitto e stenderà la mano contro il Fiume. Con la potenza del suo soffio lo dividerà in sette bracci, così che si possa attraversare con i sandali. Si formerà una strada per il resto del suo popolo che sarà superstite dall’Assiria, come ce ne fu una per Israele quando uscì dalla terra d’Egitto (Is 11,1-16).
Per Cristo Signore, il Re eterno del regno eterno di Dio, il regno non viene in modo da attirare l’attenzione. Non consiste in fatti eclatanti, rivoluzioni imminenti, repentine, immediate, episodi travolgenti, sconvolgimenti di popoli e di nazioni, né esso si impone con la forza, la violenza, la spada, eserciti armati. Esso si realizza in un modo così invisibile da passare quasi inosservato agli occhi della stessa storia. Solo quando esso si è radicato nei cuori la storia lo vede, lo coglie, ne subisce la verità, la grazia, la luce.

I farisei gli domandarono: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione.

Anche quando esso verrà nella sua forma definitiva, alla fine dei tempi, tutto si svolgerà in pochi attimi. Non lo vedremo mentre viene, lo vedremo già avvenuto. Di questo avvento ultimo ignoriamo tempo, modalità, forme storiche. Sappiamo che verrà e che in quel giorno il Signore farà i cieli nuovi e la terra nuova. Tutto in un istante sarà trasformato. Molti ieri e oggi sono stati e sono i falsari della verità. Tutti i falsi profeti dell’avvento ultimo del regno di Dio sempre sono stati e saranno smentiti dalla storia.