vangelo del giorno

Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!

1 AGOSTO (Mt 14,13-21)

I discepoli chiedono a Gesù di congedare la folla. È come se gli volessero dire: come per compassione, per grande misericordia hai accolto tutte queste persone, così anche per misericordia, per compassione verso di esse, devi congedarle. Sono stanche, sfinite. Devono anche nutrire il loro corpo e in questo luogo deserto manchiamo di tutto. Gesù subito risponde che nessun problema sussiste. Anziché congedare la folla, essi stessi devono darle da mangiare. Gli Apostoli gli fanno notare che le loro risorse sono ben misere. Essi hanno solo cinque pani e due pesci. Questa è la loro grande abbondanza, la loro ricchezza, quanto essi possono mettere a disposizione della folla.

Gesù sa che il Padre suo, quando volle creare il cielo, la terra, le lontane galassie, ogni essere animato e inanimato, piante, animali, lo stesso uomo, non aveva nulla a disposizione. La sua ricchezza era se stesso e la sua onnipotenza. Anche per Gesù la ricchezza di ogni uomo è Dio. Lui è estremamente ricco. Ha nelle sue mani tutta l’onnipotenza del Padre. In più possiede anche cinque pani e due pesci, è veramente ricchissimo. Con l’onnipotenza del Padre e i pani e i pesci a sua disposizione può nutrire il mondo intero per tutta la sua durata, fino all’avvento dei nuovi cieli e della nuova terra. Ordina ai discepoli che gli portino quanto essi possiedono.

È questa la vera grandezza dell’uomo: Dio, che vuole consegnarsi tutto nelle sue mani. Ma è anche questa la ricchezza dell’uomo: quelle piccole cose che possiede. Ciò che possiede lo può sempre dividere e più lo divide e più si moltiplica, più lo dona e più cresce, più ne fa opera di elemosina e più aumenta nelle sue mani. Se uno prende i cinque pani e li vuole moltiplicare, mai vi riuscirà. Se invece vuole dividerli, sempre vi riesce e può dividerli sino all’infinito e più divide e più può dividere. Occorre però che lo faccia con le mani del Signore. Se manca delle mani del Signore, manca del suo cuore e mai dividerà, mai condividerà, mai farà una sola opera di elemosina o di carità.

Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Quando si hanno con sé le mani di Dio, si ha anche il cuore di Dio. Il cuore di Dio spinge alla misericordia, alla compassione, alla pietà. Le mani di Dio compiono il grande miracolo della divisione delle cose. Tutto ciò che le sue mani dividono, mai si esaurisce, sempre si moltiplica. Ma l’uomo non vede la moltiplicazione, vede che sempre può dividere fino all’infinito. Questo grande miracolo tutti lo possono compiere.

Cristo Gesù ha un solo corpo, non due. Ha messo questo suo corpo nelle mani dei suoi discepoli, ha dato loro le mani dello Spirito Santo, il cuore del Padre, ed essi da duemila anni dividono questo suo corpo e lo danno ad ogni battezzato, come suo vero nutrimento. Ma anche per questo grande prodigio o miracolo dell’amore di Cristo, occorre che la terra gli metta a disposizione piccoli pani. Noi diamo allo Spirito Santo pane e mani, perché Lui possa afferrare fisicamente, gli diamo anche il nostro fiato, il Padre mette il suo cuore, la sua onnipotenza ed è l’Eucaristia. Nel deserto della vita tutti possono mangiare Cristo a sazietà e ne rimane anche. La regola è sempre una: sia per l’Eucaristia che per qualsiasi altra opera di misericordia: la mirabile sinergia e comunione tra cuore di Dio, mani dello Spirito Santo, piccole cose dell’uomo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci offerta gradita a Dio.