Rallégrati, piena di grazia – Il Signore è con te

02 Maggio
Rallégrati, piena di grazia

Dalle prime parole dell’Angelo, cominciamo ad entrare nella verità di Maria. La Vergine Maria non è chiamata per nome. L’Angelo Gabriele, non le dice: “Rallègrati, Maria, tu sei piena di grazia”. Le dice invece: “Rallègrati, piena di grazia!”. “Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia!”. È come se “Piena di grazia” fosse il suo vero nome. Maria è la Piena di grazia. Ma che significa per Maria essere piena di grazia? Qual è il significato di questo suo nome nuovo?

Diciamo subito che in tutto l’Antico Testamento nessun uomo, nessuna donna, nessun’altra creatura sono detti pieni di grazia. Nel Nuovo Testamento nel Vangelo secondo Giovanni è Cristo Gesù il pieno di grazia e di verità. Negli Atti degli Apostoli pieno di grazia e di potenza è Stefano. Il Verbo Eterno del Padre è pieno di grazia perché Lui è la grazia eterna che si è fatta carne. Lui è il Dio che si è fatto uomo. Stefano è pieno di grazia perché battezzato nello Spirito Santo e dal momento del Battesimo. Ma vi è una differenza infinita tra le due pienezze: quella della Madre di Dio e quella di Stefano. Tra le due pienezze nessun confronto è possibile.

Chiamandola “piena di grazia”, è come se l’Angelo Gabriele non vedesse Maria, vedesse invece solo “grazia”, “abbondanza di grazia”, “pienezza di grazia”. È come se Maria fosse stata da Dio impastata di grazia. Per impastare Adamo la Scrittura narra che il Signore prese della polvere del suolo e la impostò. Poi spirò in essa l’alito della vita e l’uomo divenne essere vivente. Divenne un essere pieno di vita. Era divenuto partecipe della vita di Dio. Dio aveva fatto di sé una immagine creata. Aveva fatto l’uomo ad immagine della propria natura. Per Maria invece, Dio pur prendendo la carne dalla carne, prese questa carne vera, la trasformò in grazia, in quest’impasto versò tutto se stesso, rendendo Maria tutta partecipe della divina natura. È come se Dio avesse voluto creare una immagine perfettissima di sé. Infatti a Maria manca solo la divinità e l’eternità. Queste due essenze che sono di Dio a Lei non potevano essere date, perché Lei è opera di Dio, sua creatura. Ogni altra cosa le è stata donata. Tutto ciò che Dio ha potuto dare di sé a Maria, glielo ha dato. Nulla ha tenuto in sé, per sé.

Di certo, quando l’Angelo entrò nella casa di Nazaret e si trovò dinanzi alla Vergine Maria, i suoi occhi si abbagliarono più di quelli di Paolo quando vive la luce del Signore risorto sul suo cammino. Gabriele entrando in quella casa è come se fosse entrato nel Paradiso, nel cielo dal quale proveniva. Nel Cielo mai aveva visto, tranne che in Dio una luce così bella, radiosa, quasi divina. Nell’umiltà più umile la luce più radiosa, splendente, alta. Di certo sarà rimasto estasiato dinanzi a questa Donna che per grazia e bellezza spirituale supera tutti i cori degli Angeli. Dinanzi a questa Bellezza che dona bellezza a tutto l’universo. Dinanzi a questo splendore che arricchisce infinitamente tutto il creato di Dio, quello visibile e quello invisibile.

Lo dico sempre: se Dio volesse andare oltre non potrebbe. Se potesse andare oltre, mancherebbe di rispetto verso la Madre sua. Chi ha la possibilità di farsi la Madre – Dio ha avuto questa possibilità e l’ha fatta per il suo Figlio Unigenito – di certo non si risparmia in nulla. Mette tutta la sua scienza, sapienza, intelligenza, arte, perizia, esperienza. Dio è andato oltre ogni cosa. Perché ha messo in questa sua Madre tutto ciò che poteva comunicare di sé. Oso azzardare, ma solo un esempio: è come se Dio si fosse fuso in Maria. Dio si fonde nel suo amore e da questa fusione di amore, grazia, verità, crea la Madre del Figlio suo. O ci entusiasmiamo quando parliamo di Dio e di questa sua grande opera, oppure il nostro cuore è di ferro e la nostra mente di rame, mai comprenderemo nulla delle opere di Dio. Anche la Scrittura sarà per noi un libro sigillato. Possiamo anche studiarlo, ma se non conosciamo chi è la Madre di Dio, a che serve conoscere le altre cose? Se Dio ha onorato così grandemente la Madre del Figlio suo, da non avere nel cielo una sola grazia da poterle donare ancora, possiamo noi lesinare una misera lode oppure pensare che celebrando questa stupenda opera di Dio si toglie onore a Cristo, se Cristo è il suo frutto? Finché non comprenderemo chi è veramente la Madre di Dio, mai comprenderemo qualcosa di Dio, di Cristo, dello Spirito Santo. Mai entreremo nella verità della Scrittura e mai sapremo chi è il cristiano. Noi ci conosciamo dalla Madre. Sapendo cosa Dio ha fatto per Lei, sapremo anche cosa il Signore vuole fare per noi. Noi siamo da Dio per Maria. Dio vuole che anche noi siamo un suo frutto.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la libertà di cantare il nostro Dio.

Il Signore è con te

Dopo aver chiamato Maria: “Piena di grazia”, l’Angelo aggiunge: “Il Signore è con te”. Nella Scrittura Santa, quando si dice che il Signore è, era, fu, sarà con una persona, vuol dire che è il Signore che attraverso di essa compie le sue opere. Ciò che la persona fa, attesta la presenza di Dio nella sua vita. Solo con Dio la persona può fare tutto ciò che storicamente sta operando.

Intanto Abimèlec da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzàt, suo consigliere, e Picol, capo del suo esercito. Isacco disse loro: «Perché siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi?». Gli risposero: «Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia tra noi un giuramento, tra noi e te, e concludiamo un’alleanza con te: tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore» (Cfr. Gen 26,26-33). L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!» (Cfr. Gdc 6,11-24). Il re, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te» (2Sam 7,1-3).

Il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riusciva bene e rimase nella casa dell’Egiziano, suo padrone (Gen 39, 2). Il Signore fu con Giosuè, la cui fama si sparse in tutto il paese (Gs 6, 27). Il suo padrone si accorse che il Signore era con lui e che quanto egli intraprendeva il Signore faceva riuscire nelle sue mani (Gen 39, 3). Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice (Gdc 2, 18). Samuele acquistò autorità poiché il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole (1Sam 3, 19). Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre (Gen 26, 3). Il Signore disse a Giacobbe: “Torna al paese dei tuoi padri, nella tua patria e io sarò con te” (Gen 31, 3). Rispose: “Io sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte” (Es 3, 12).

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui» (Gv 3,1-2). Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,19-20).

Nella Beata Trinità il Padre è con il Figlio e lo Spirito Santo nel Figlio e nello Spirito Santo, in una unità di natura e in una comunione perfettissima dell’Uno nell’Altro. Tutti sono nell’Uno e l’Uno è in Tutti. In Cristo Dio è con Lui, per Lui è Dio. La natura umana di Cristo sussiste nella Persona divina, la quale sussiste nella natura divina che è una e indivisibile, nella quale sussistono Padre, Figlio e Spirito Santo. Qui siamo in un mistero unico, non riscontrabile altrove. Unità, Trinità, Comunione, Unione Ipostatica sono misteri che appartengono solo a Dio.

Nell’uomo, prima della Vergine Maria, Dio era presente con la sua Parola, Luce, Amore, Giustizia, Provvidenza, Sapienza, Intelligenza, Guida, Sostegno, Aiuto, Misericordia, Pietà, Perdono, Fortezza, Illuminazione, Ispirazione, con il suo Santo Spirito.

In Maria la presenza del Signore è totalmente diversa. Maria è tempio vivo di Dio. Padre, Figlio e Spirito Santo vivono in Lei con tutta la loro potenza di grazia e verità. Essendo la piena di grazia, Maria è la Piena di Dio. Dio l’ha ricolmata e avvolta di sé dentro e fuori. Maria è tutta di Dio. L’anima è piena di Dio, il corpo è pieno di Dio, lo spirito è pieno di Dio. Dio le ha partecipato tutto se stesso. Tutto ciò che è di Dio è anche per dono di Maria. Maria è con Dio in una maniera diversa da ogni altra creatura. Lo è per altissima partecipazione e dono di sé.

Angeli, Santi, aiutateci a comprendere il mistero della Vergine Maria Madre della Redenzione.