vangelo del giorno

Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori

30 MARZO (Gv 9,1-41)


Il Vangelo odierno ci rivela due logiche: quella del cuore semplice, l’altra del cuore malvagio, cattivo. La logica del cuore semplice è tutta finalizzata alla comprensione secondo verità di un evento accaduto nella storia. La logica del cuore malvagio e cattivo è tutta orientata a distruggere la verità storica, contrastando la verità con un uso dell’autorità, che non è servizio alla verità, bensì esercizio per la sua soppressione.

Queste modalità e procedure sempre si riscontrano nella storia. Sempre l’autorità si pone al servizio della distruzione della verità storica. Distrutta, negata, alterata, trasformata la realtà storica, non vi è più spazio perché la vera fede si impianti in un cuore. La vera fede è infatti il frutto della verità storica. Per questo motivo le macchinazioni di Satana sono tutte rivolte a distruggere Cristo nella sua realtà storica. Tutte sono finalizzate a trasformare la sua storia di divina verità in pura falsità. 

Passando, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». 

Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.

Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».


Il cieco nato e guarito da Gesù con la sua logica da vero credente, con parole semplici non solo attesta la sua avvenuta guarigione. Lui era veramente cieco. Ora veramente ci vede. Veramente è guarito. Questa storia non può essere negata. È la sua stessa vita. Partendo da questa sua storia, confessa il vero miracolo e va ben oltre. Gesù non può essere un peccatore. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori. Se Gesù non è un peccatore, è un giusto, è un uomo con Dio. Il miracolo è il frutto di questa comunione di vita tra Gesù e Dio. Un uomo semplice coglie la verità di Cristo – Lui è da Dio – dalla verità della sua storia. I dotti Giudei vogliono soffocare questa verità nella menzogna. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dal cuore semplice, puro.