vangelo del giorno

Sappiate però che il regno di Dio è vicino

3 OTTOBRE (Lc 10,1-12)

Accoglie il Regno di Dio chi si riveste ogni giorno di vera sapienza. La sapienza è luce. La stoltezza è tenebra. Se non si è illuminati dalla sapienza divina e celeste mai si potrà accogliere il regno di Dio che viene con potenza sulla nostra terra. Tutto è dalla sapienza. Questa verità è così rivelata dall’Antica Scrittura.

La sapienza protesse il padre del mondo, plasmato per primo, che era stato creato solo, lo sollevò dalla sua caduta e gli diede la forza per dominare tutte le cose. Ma un ingiusto, allontanatosi da lei nella sua collera, si rovinò con il suo furore fratricida. La sapienza salvò di nuovo la terra sommersa per propria colpa, pilotando il giusto su un semplice legno. Quando i popoli furono confusi, unanimi nella loro malvagità, ella riconobbe il giusto, lo conservò davanti a Dio senza macchia e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio. Mentre perivano gli empi, ella liberò un giusto che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città. A testimonianza di quella malvagità esiste ancora una terra desolata, fumante, alberi che producono frutti immaturi e, a memoria di un’anima incredula, s’innalza una colonna di sale. Essi infatti, incuranti della sapienza, non solo subirono il danno di non conoscere il bene, ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza, perché nelle cose in cui sbagliarono non potessero rimanere nascosti. La sapienza invece liberò dalle sofferenze coloro che la servivano.

Per diritti sentieri ella guidò il giusto in fuga dall’ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio e gli diede la conoscenza delle cose sante; lo fece prosperare nelle fatiche e rese fecondo il suo lavoro. Lo assistette contro l’ingordigia dei suoi oppressori e lo rese ricco; lo custodì dai nemici, lo protesse da chi lo insidiava, gli assegnò la vittoria in una lotta dura, perché sapesse che più potente di tutto è la pietà. Ella non abbandonò il giusto venduto, ma lo liberò dal peccato. Scese con lui nella prigione, non lo abbandonò mentre era in catene, finché gli procurò uno scettro regale e l’autorità su coloro che dominavano sopra di lui; mostrò che i suoi accusatori erano bugiardi e gli diede una gloria eterna. Ella liberò il popolo santo e la stirpe senza macchia da una nazione di oppressori. Entrò nell’anima di un servo del Signore e con prodigi e segni tenne testa a re terribili. Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, li guidò per una strada meravigliosa, divenne per loro riparo di giorno e luce di stelle nella notte. Fece loro attraversare il Mar Rosso e li guidò attraverso acque abbondanti; sommerse invece i loro nemici e li rigettò dal fondo dell’abisso. Per questo i giusti depredarono gli empi e celebrarono, o Signore, il tuo nome che è santo, e lodarono concordi la tua mano che combatteva per loro, perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti e aveva reso chiara la lingua dei bambini (Sap 10,1-21).

Gesù manda i settantadue discepoli nel mondo perché predichino che il regno di Dio è vicino, è in mezzo a loro. È venuto con Cristo Gesù, anche se ancora non nella sua pienezza. Il suo mistero di morte e risurrezione e dono dello Spirito Santo ancora non si è compiuto. Tuttavia Gesù è già presenza del regno di Dio tra gli uomini.

Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

Chi accoglie il regno di Dio? Chi è pieno della sapienza di Dio. Gli altri lo rifiuteranno.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vero regno di Dio.