vangelo del giorno

Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito

7 MAGGIO (Gv 16,5-11)

Mai nell’Antica Scrittura è stata pronunziata una simile Parola. Nei tempi passati era sempre il Signore che donava lo Spirito, facendolo posare sulla persona prescelta. Per manifestare la comunione nel governo del popolo del Signore e l’unità nella sua conduzione, nel deserto, Dio ha preso parte dello spirito di Mosè e lo ha posato sui settanta anziani. Mosè non era morto. Era ancora in vita.

Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li fece stare intorno alla tenda. Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento. Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!». E Mosè si ritirò nell’accampamento, insieme con gli anziani d’Israele (Num 11,24-30).

Perché è necessario che Gesù se ne vada, perché il Paràclito venga a noi? Qual è la ragione di fede o di teologia che è a fondamento di questa verità di Gesù? Non è il Signore Dio che prende parte dello Spirito che è su Gesù per riversarlo sui discepoli? La ragione di fede c’è e viene rivelata dall’Apostolo Giovanni. Lo Spirito Santo che il Padre versa su di noi è quello prodotto da Gesù sulla croce. Non viene preso lo Spirito che è su di Lui, come per Mosè, ma lo Spirito che viene prodotto da Lui. È un suo frutto. È il frutto della sua obbedienza fino alla morte di Croce.

Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto (Gv 19,31-37).

Questa verità ci rivela la modalità attuale dell’effusione dello Spirito del Signore. Lo Spirito della verità, della conversione, della fede deve essere un prodotto del discepolo di Gesù. È un prodotto della sua obbedienza al Vangelo, alla Parola della salvezza. Se il discepolo di Gesù non produce lo Spirito Santo, alla maniera di Gesù sulla croce, nessuna conversione si compie e nessuna fede nasce nei cuori.

Non ve l’ho detto dal principio, perché ero con voi. Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato.

È lo Spirito Santo prodotto da Gesù che viene donato ai discepoli. Per questo Lui deve morire sulla croce. È la croce il solo albero che produce lo Spirito Santo. Venuto sui discepoli, dai discepoli lo Spirito Santo rende testimonianza alla verità di Gesù Signore. Il mondo non ha più alcuna scusa per la sua incredulità, sempre però che il discepolo di Gesù sia come Cristo, vero produttore, vero albero di Spirito Santo. Questa verità oggi è totalmente ignorata, disattesa e il mondo rimane nella sua incredulità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vivere di sola obbedienza.