vangelo del giorno

Se vuoi essere perfetto

Gdc 2,11-19; Sal 105,34-37.39-40.43-44; Mt 19,16-22.
21 AGOSTO
Non solo nel Nuovo Testamento, ma anche nell’Antico, l’uomo pio, col timore del Signore, desideroso di conoscere non solo le cose della terra, ma anche quelle dopo la sua morte, sapendo che bene e male non “producono” la stessa eternità, si chiedeva: “Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi sarà con te per l’eternità?”. Alla domanda c’è sempre una duplice risposta: la vita eterna è per quanti amano il Signore. Quanti vivono nella disobbedienza alla sua Legge e si consegnano al male, mai abiteranno con Lui. Per tutti costoro non ci sarà posto accanto al Signore.

Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sulla tua santa montagna? Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se ha giurato a proprio danno, mantiene la parola; non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre (Sal 15 (!4) 1-5).

Amore e giustizia io voglio cantare, voglio cantare inni a te, Signore. Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: quando a me verrai? Camminerò con cuore innocente dentro la mia casa. Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie, detesto chi compie delitti: non mi starà vicino. Lontano da me il cuore perverso, il malvagio non lo voglio conoscere. Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo ridurrò al silenzio; chi ha occhio altero e cuore superbo non lo potrò sopportare. I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese perché restino accanto a me: chi cammina nella via dell’innocenza, costui sarà al mio servizio. Non abiterà dentro la mia casa chi agisce con inganno, chi dice menzogne non starà alla mia presenza. Ridurrò al silenzio ogni mattino tutti i malvagi del paese, per estirpare dalla città del Signore quanti operano il male (Sal 101 (100) 1-8).

Gesù dona la stessa risposta di sempre: “Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti: non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso”. Gesù è venuto per liberare l’uomo anche da questo “egoismo” di amore e carità per se stesso. Lui vuole che l’uomo non pensi a salvare solo se stesso, ma che sia capace di un amore così perfetto da offrire tutta la sua vita a Dio per la salvezza di tutti i suoi fratelli. Non vi è amore più grande di questo: lavorare con piena disponibilità del corpo, della mente, del cuore, dei pensieri, della volontà, dei desideri solo perché quanti non conoscono Dio lo conoscano e quanti sono su una via di perdizione perché si pongano sulla via della giustizia, della verità, che conduce alla vita eterna. Per questo chiede a quest’uomo ricco di vendere i suoi beni, dare il ricavato ai poveri, e poi con tutto se stesso consacrarsi alla missione della salvezza del mondo.

Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Le due cose non possono essere conciliate: servire i propri beni, anche in modo onesto e santo, e servire il bene della salvezza degli altri. L’uomo ha un solo cuore, una sola mente, un solo corpo. O si dona per la terra o si dona per la salvezza dei fratelli in modo pieno, senza riservare per sé alcuno spazio. L’egoismo vince sull’amore. I propri beni impediscono il bene più grande. La piccola perfezione ostacola la vera perfezione. Quest’uomo se ne andò triste. I suoi beni trattengono il suo cuore. Ma può un bene egoistico effimero avere più forza del bene universale eterno?

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci dall’amore egoistico.