vangelo del giorno

Signore, sono pochi quelli che si salvano?

30 OTTOBRE (Lc 13,22-30)

Nell’Antica Scrittura spesso l’uomo si interrogava su quali caratteristiche dovesse possedere un uomo perché potesse essere certo della salvezza eterna. La risposta ci viene offerta dai Salmi. È necessaria una corretta condotta di vita.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell’assemblea dei giusti, poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina (Sal 1,1-6).

Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sulla tua santa montagna? Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se ha giurato a proprio danno, mantiene la parola; non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre (Sal 15 (14) 1-5).

Amore e giustizia io voglio cantare, voglio cantare inni a te, Signore. Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: quando a me verrai? Camminerò con cuore innocente dentro la mia casa. Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie, detesto chi compie delitti: non mi starà vicino. Lontano da me il cuore perverso, il malvagio non lo voglio conoscere. Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo ridurrò al silenzio; chi ha occhio altero e cuore superbo non lo potrò sopportare. I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese perché restino accanto a me: chi cammina nella via dell’innocenza, costui sarà al mio servizio. Non abiterà dentro la mia casa chi agisce con inganno, chi dice menzogne non starà alla mia presenza. Ridurrò al silenzio ogni mattino tutti i malvagi del paese, per estirpare dalla città del Signore quanti operano il male (Sal 101 (100), 1-8).

Oggi invece viene chiesto a Gesù il numero o la quantità dei salvati. Sono pochi? Sono molti? Nessuno? Tanti? Questo spostamento indurrebbe a pensare che colui che chiede è come se fosse sicuro di essere già nel numero degli eletti. Per lui la questione non si pone. Lui è un salvato e vuole sapere se ve ne saranno molti o pochi con lui. Gesù invece riporta la questione nella sua verità. Nessuno dovrà pensare di essere salvato finché non sarà nel Paradiso. Fino a quel momento ogni giorno dovrà sforzarsi di entrare per la porta stretta. Molti infatti vi proveranno, ma non vi riusciranno.

Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Questa verità oggi è abolita anche da certa teologia progressista, rinnegando così tutto il Vangelo. Altri invece hanno già mandato all’inferno quanti sono da loro ritenuti colpevoli di gravi reati, togliendo al peccatore anche la possibilità di potersi redimere, nella vera conversione e nel sincero pentimento. Una Chiesa, una società che non dona al peccatore la possibilità di convertirsi non è Chiesa di Cristo Gesù e neanche può dirsi società cristiana. Il vero cristiano offre la sua vita per la conversione dei peccatori, sull’esempio di Cristo Gesù, che morì per gli empi nel tempo stabilito.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci amare i peccatori.