vangelo del giorno

Ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte

17 NOVEMBRE (Lc 19,41-44)

Pronunciando il suo giudizio su Gerusalemme, Gesù si manifesta vero profeta del Dio vivente. È del vero profeta liberare l’uomo religioso da ogni falsità, ma soprattutto illusione di pensare che la sua religione sia vera, mentre in realtà è pura idolatria. È invece dei falsi profeti profetare illusioni. È questo che il popolo idolatra chiede: “Essi dicono ai veggenti: “non abbiate visioni” e ai profeti: “Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!” (Is 30,10). Geremia, vero profeta del Dio vivente profetizza la distruzione del tempio di Gerusalemme e un lungo esilio per Giuda.

Così dice il Signore: «Scendi nella casa del re di Giuda e là proclama questo messaggio. Tu dirai: Ascolta la parola del Signore, o re di Giuda che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi ministri e il tuo popolo, che entrano per queste porte. Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate il derubato dalle mani dell’oppressore, non frodate e non opprimete il forestiero, l’orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. Se osserverete lealmente quest’ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siedono sul trono di Davide, montati su carri e cavalli, insieme ai loro ministri e al loro popolo. Ma se non ascolterete queste parole, io lo giuro per me stesso – oracolo del Signore –, questa casa diventerà una rovina.

Poiché così dice il Signore riguardo alla casa del re di Giuda: Tu sei per me come Gàlaad, come una vetta del Libano, ma ti ridurrò simile a un deserto, a città disabitate. Sto preparando i tuoi distruttori, ognuno con le armi. Abbatteranno i tuoi cedri migliori, li getteranno nel fuoco. Molte genti passeranno vicino a questa città e si chiederanno: “Perché il Signore ha trattato in questo modo una città così grande?”. E risponderanno: “Perché hanno abbandonato l’alleanza del Signore, loro Dio, hanno adorato e servito altri dèi”». Non piangete sul morto e non fate lamenti per lui, ma piangete amaramente su chi parte, perché non tornerà più, non rivedrà la terra natale. Poiché dice il Signore riguardo a Sallum, figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia, suo padre: «Chi esce da questo luogo non vi farà più ritorno, ma morirà nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non rivedrà più questa terra» (Ger 22,1-12).

Gesù, vero profeta, è sulla stessa linea di verità del Padre suo. È stato Dio in persona ad annunziare a Salomone la fine del tempio maestoso da lui costruito in onore del suo Dio. Il tempio è segno e sigillo dell’alleanza. Un popolo senza alleanza resterà anche senza tempio. Sarebbe una grande illusione avere un tempio ed essere idolatra.

Quanto a te, se camminerai davanti a me come ha camminato Davide, tuo padre, facendo quanto ti ho comandato, e osserverai le mie leggi e le mie norme, io stabilirò il trono del tuo regno come ho promesso a Davide, tuo padre, dicendo: “Non ti sarà tolto un discendente che regni in Israele”. Ma se voi devierete e abbandonerete le leggi e le norme che io vi ho proposto, se andrete a servire altri dèi e a prostrarvi davanti a loro, vi sterminerò dalla terra che vi ho dato, ripudierò questo tempio che ho consacrato al mio nome, lo renderò la favola e lo zimbello di tutti i popoli. Questo tempio sarà una rovina; chiunque vi passerà accanto resterà sbigottito e si domanderà: “Perché il Signore ha agito così con questa terra e con questo tempio?”. Si risponderà: “Perché hanno abbandonato il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e si sono legati a dèi stranieri, prostrandosi davanti a loro e servendoli. Per questo egli ha fatto venire su di loro tutta questa sciagura”» (2Cr 7,17-22).

Rifiutando Cristo Signore, il popolo si è ostinato nella sua idolatria. Non ha accolto il dono di Dio. Gesù vede la fine del popolo e piange. Il suo pianto è anche profezia. Esso conferma le sue parole. Gesù vede la sciagura e per questo sente il dolore.

Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

La storia segue con infinita fedeltà le leggi della Parola del suo Signore. Quando Dio non può essere salvatore, perché rifiutato dall’uomo, nulla può fare per la sua vita. Lasciato a se stesso, perché così ha scelto, inesorabilmente si avvia verso la morte.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri figli dell’alleanza.