vangelo del giorno

Tutto è stato dato a me dal Padre mio

27 GIUGNO (Mt 11,25-30)


Si ha l’impressione che la Chiesa viva oggi con un vecchio Vangelo divorato dal tarlo. Mi spiego. Quando il tarlo aggredisce la materia vegetale, alcune parte vengono divorate per intero. Di esse esiste solo qualche orlo periferico. Altre parte sono bucherellate, con fori più o meno ampi, che rendono il testo illeggibile, tante sono le parole consumate, inesistenti, scomparse. È un vero disastro. Oggi sembra proprio che molta teologia usi come libro di consultazione, posto a fondamento del suo argomentare, proprio questo vecchio Vangelo tarlato. 

Questo spiega perché la teologia si stia smarrendo. Manca ad essa il Vangelo vero, quello scritto dallo Spirito Santo, quello interpretato dallo Spirito Santo, quello conosciuto dallo Spirito Santo, quello insegnato dallo Spirito Santo. Con un vecchio Vangelo tarlato viene fuori una teologia la cui verità è anch’essa bucherellata, incomprensibile, inattuabile, incapace di illuminare le menti, impossibilitata a riscaldare i cuori. Questa teologia è lacunosa, fredda, impacciata, inadeguata, semplicemente non evangelica. Del resto mai potrebbe essere evangelica, dal momento che il suo libro primario di consultazione è questo vecchio Vangelo tarlato. 

È necessario che la teologia si rivesti di grande umiltà. Si prostri dinanzi allo Spirito Santo, il solo che possiede il vero libro del Vangelo, quello sano, mai esposto alla furia divoratrice dei tarli della mente umana, e chieda che gli faccia nuovamente dono di esso. Finché il teologo rimarrà con il suo vecchio Vangelo bucherellato, forato, trapassato da parte a parte, anche il suo frutto sarà una teologia bucherellata, forata, trapassata da parte a parte, senza dialogo tra le verità, priva di connessione tra le sue parti vitali, carente di ogni contenuto di vera salvezza.

Oggi il tarlo ha divorato in modo irreparabile tutte le parti del Vangelo che riguardano Cristo e la sua mediazione unica. Mediazione nella conoscenza vera, perfetta, autentica, infallibile del Padre. Ma anche mediazione nel dono del ristoro, della pace, della sequela, della grande imitazione. Mediazione nella grazia e nella verità. Mediazione in ordine al dono dello Spirito Santo. Mediazione in ogni altro dono di Dio. La vita dell’uomo è da questa mediazione. Cristo Gesù è più che il corpo per l’anima. Senza la mediazione del corpo, l’anima lascia la storia, entra nell’eternità. Senza la mediazione di Cristo, anche la fede abbandona l’uomo, si entra nella totale falsità. 

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Privato Cristo Gesù della sua missione, anche la Chiesa che è mediazione di Cristo, scompare. La Chiesa è il corpo di Cristo. Se l’anima di questo corpo non serve, è cancellata, abolita, defenestrata, costretta a lasciare, ad abbandonare, a fuggire, a ritirarsi nell’eternità, necessariamente il corpo è nella morte. Non potrebbe essere diversamente. Cristo sta alla Chiesa, come l’anima al corpo. Se l’anima lascia il corpo, il corpo è condannato alla putrefazione, alla decomposizione e così dicasi per la Chiesa. O la Chiesa consolida la sua anima e la rende principio vitale di essa, oppure è condannata alla putrefazione, alla decomposizione, a ridursi in polvere e cenere. Non ha alcun futuro e né presente di salvezza quella Chiesa che ha paura della sua anima. Su questo argomento non si può tollerare alcun equivoco, alcuna ambiguità. La verità deve brillare in tutto il suo splendore. La Chiesa non si relazione a Dio, ma a Cristo. Per giungere fino a Dio la Chiesa necessariamente ha bisogno di Gesù Signore.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la perfetta verità di Gesù.