vangelo del giorno

Uno solo è la vostra Guida, il Cristo

Rt 2,1-3.8-11; 4,13-17; Sal 127,1-6; Mt 23,1-12.
26 AGOSTO
È giusto chiedersi: perché Gesù dice ai suoi discepoli di praticare e osservare tutto ciò che è insegnamento degli scribi e dei farisei, pur sapendo che la loro dottrina è inquinata e la loro vita religiosa un continuo scandalo? Ma a quali scribi e farisei si riferisce il Signore? Sono essi gli scribi e i farisei antichi, o anche i nuovi che sempre sorgono in qualsiasi religione, anche nella più pura e santa, quale quella di Cristo Gesù? Se sostituiamo cattedra di Mosè con cattedra di Cristo tutto, forse, diventerà più chiaro e la comprensione più facile: “Sulla cattedra di Cristo Signore si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno”. Ora tutto è più chiaro e comprensibile.

Nella fede e religione di Gesù Signore, unico e solo Maestro da imitare è Cristo Gesù: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero” (Mt 11,28-30). Chi vuole camminare nella verità mai deve distogliere lo sguardo dal Divin Maestro. Come si è comportato Lui dinanzi ad ogni scriba e fariseo, dobbiamo comportarci noi, dinanzi agli scribi e ai farisei della Nuova Alleanza. Gesù, in ogni cosa insegnata da scribi e farisei, non in contrasto con la volontà del Padre suo, sempre ha dato la sua perfetta obbedienza. Ha obbedito, rispettando però la modalità del Padre, quella vera. Mai è entrato in contrasto sulla Legge da vivere e da osservare.

Il contrasto, ma sempre vissuto nella più alta prudenza, saggezza, intelligenza di Spirito Santo, nasceva quando vi era un comando esplicito del Padre sulla manifestazione della divina volontà. Sappiamo che per testimoniare la verità del Padre su di Lui, Egli ha obbedito a scribi e farisei lasciandosi consegnare ai Pagani. Ha obbedito anche ai Pagani, permettendo che lo inchiodassero sulla croce. Gesù una cosa sola chiede: nei contrasti, nelle divergenze, il cristiano deve sempre agire con sapienza di Spirito Santo, mitezza, umiltà, arrendevolezza, perfetta obbedienza. Ciò che Gesù non ama è la ribellione, la guerra, il disprezzo, il giudizio, la condanna di chi esercita l’autorità. Il Signore giudicherà ciascuno secondo il suo ministero. Scribi e farisei saranno giudicati per il ministero del comando. Tutti gli altri saranno giudicati per il ministero dell’obbedienza. A noi è comandato di obbedire, a loro di comandare.

Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.  Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

La religione e la fede di Gesù Signore è relazione nuova di umiltà e di mitezza con ogni uomo. Il Divin Maestro chiede ai suoi discepoli la rinuncia anche alla loro vita, per attestare che essi sono mossi solo dall’amore più grande. Dinanzi a scribi e farisei discoli, stolti, insipienti, l’atteggiamento di Gesù è stato sempre di umiltà e mitezza, di umiltà e mitezza dovrà essere quello dei suoi discepoli. Umiltà e mitezza esigono che si occupi sempre l’ultimo posto, che è quello di una obbedienza perfetta ad ogni Parola di Dio e di Cristo. Obbedendo a scribi e farisei non si obbedisce ad essi, ma a Gesù che comanda questa obbedienza. Si obbedisce a loro, si obbedisce a Gesù. Si è salvi.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci obbedienti a Cristo Gesù.