La vera amicizia

 

Autore: Don Remo Fiorentino

 

«Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi» (Gv 15,14-15).
Sono, queste, parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli, chiamandoli amici e non servi. Sono amici e non servi perché Gesù ha rivelato loro ciò che ha udito dal Padre, cioè l’intimo mistero di Dio e dell’uomo. Per essere, però, amici di Gesù occorre rispettare una condizione: vivere e fare ciò che Gesù comanda. Chi, dei suoi discepoli, obbedisce e mette in pratica i Comandamenti di Gesù, il Suo Vangelo, le Sue Leggi, la Sua Parola, questi è Suo amico.


 Per essere, però, amici di Gesù
occorre rispettare una
condizione: vivere e fare ciò che
Gesù comanda


Da quanto detto deriva una prima conclusione: il discepolo che non obbedisce al Maestro non è suo amico. Vivrà con il Maestro una falsa relazione, un falso rapporto, fatti di ipocrisia e vuota apparenza. Si dice discepolo di Gesù, ma in verità è suo nemico.

L’amicizia con Gesù e le condizioni per realizzarla sono il modello e la base per ogni vera amicizia. Chi è il vero amico o la vera amica? È colui o colei che aiuta a vivere l’amicizia con Gesù, cioè colui o colei che aiuta a obbedire alla Parola di Gesù, unica Parola di vita eterna, unica Parola di bene. Di conseguenza ogni persona che, invece di favorire l’amicizia con Gesù, la ostacola o lavora per distruggerla non può considerarsi un vero amico o una vera amica. Non è tale perché cerca di deviare l’altro o l’altra verso una parola, un pensiero, una moda, un atteggiamento, un’abitudine che sono contrari alla volontà del vero Amico Gesù, quindi certamente sono un male e non un bene.

 

Qualche semplice esempio di proposte fatte da un nemico e non da un amico. L’invito a fare uso di bevande  alcoliche, di droga o di qualsiasi tipologia di fumo; la tendenza a non rispettare la notte e il giorno, cioè a uscire di notte per cercare le più svariate modalità di “s-ballo” e a dormire di giorno, tempo in cui si dovrebbe lavorare o studiare; la seduzione che desidera usare il corpo proprio e altrui in modo disordinato, anticipando o non rispettando l’unione che si realizza nel matrimonio; la moda che trasforma il proprio corpo in una “lavagna” su cui scrivere a piacimento. Sono, queste, delle tentazioni al male e al peccato perché contrarie a parole e comandamenti espliciti del Signore: non uccidere, quindi la salute fisica va sempre rispettata e curata; l’uomo è creato a immagine di Dio e, una volta battezzato, è corpo di Cristo e tempio dello Spirito Santo, perciò il suo corpo va mantenuto nella purezza (cfr. Gen 1,27; Es 20,13-14; Lv 19,28; 1Cor 6,15-20).
Alla luce della Parola di Dio, diventa semplice comportarsi da amico o amica: se si vive e si aiuta a vivere tutto ciò che è conforme al Vangelo di Gesù allora l’amicizia è vera. La vera amicizia si costruisce sulla Parola del vero Amico Gesù, Parola divina custodita dalla Sua Chiesa fondata su Pietro.

 


se si vive e si aiuta a vivere tutto
ciò che è conforme al Vangelo di
Gesù allora l’amicizia è vera