vangelo del giorno

A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”

9 AGOSTO (Mt 25,1-13)

Gesù è lo Sposo dell’umanità. Questa è la sua verità. È sposo per redenzione, conversione, fede, giustificazione, santificazione. Ogni uomo è chiamato a divenire suo corpo, suo vita, suo alito. Quando questo avviene? Quando l’uomo, dopo aver ascoltato la Parola del Vangelo, si converte, si lascia immergere nell’acqua e nello Spirito Santo, diviene nuova creatura, corpo di Cristo, tempio vivo dello Spirito Santo. È in questo istante che lui diviene Chiesa e quindi sposa di Gesù Signore.

Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava. Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione. Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire». Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui. (Gv 3,22-35).

Anche l’Apocalisse proclama questa verità. Cristo Gesù vuole celebrare le nozze eterne con la sua Sposa. Questa però viene prima purificata nel crogiolo della sofferenza, del dolore, del martirio. Diviene così un solo sangue versato in Cristo.

Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l’acqua della vita. A chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e se qualcuno toglierà qualcosa dalle parole di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro. Colui che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti. (Ap 22,16-21).

Lo Sposo verrà di certo. Le nozze eterne saranno celebrate. Ma come si attende lo sposo? Con una fede ricca di carità, misericordia, pietà, compassione, ogni opera buona. Lo si attende con una fede che è luminosa, perché trasformazione in vita di ogni Parola del Vangelo. Senza questa fede non possiamo celebrare le nozze eterne.

Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

Se siamo nelle tenebre, cioè non luminosi, Gesù non potrà riconoscerci. Lui è luce eterna, divina, perenne. Non può celebrare le nozze celesti con un uomo fatto di tenebra, che non ha portato a compimento la sua trasformazione in luce vera.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci luce in Cristo Gesù.