Amavano la gloria degli uomini più che la gloria di Dio

La verità è la vita dell’uomo. È vita dell’anima, dello spirito, del corpo. È vita della mente e degli occhi. È vita del passato, del presente, del futuro sulla terra. È vita dell’eternità. La nostra verità è Dio, che è la fonte della verità, della vita, della luce. Dio ci ha fatti ad immagine e a somiglianza di sé, di conseguenza ci ha fatti ad immagine e a somiglianza della sua verità. La verità è distinzione, differenza. La verità è comunione delle differenti e distinte verità. Nella Trinità vi è la verità di Dio che è uno nella sostanza. Vi è la verità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nella creazione abbiamo la verità dell’intera creazione. Essa è stata fata da Dio con la sua onnipotente Parola. Ma vi è la verità di ogni singolo elemento di essa. Ogni essere creato porta nella sua natura la sua verità. La verità dell’uomo non è verità dell’animale. La verità di Adamo non è la verità di Eva. Essere maschio ed essere femmina non è la stessa verità. La verità della natura è una. Ad immagine e somiglianza di Dio. La verità di Adamo è il suo maschio. La verità della donna è il suo essere femmina. Anche nella Chiesa, la verità è una. Si è tutti corpo di Cristo. Differente è invece la verità di ogni persona in essa. La verità del papa è verità del papa, così dei vescovi, dei presbiteri, dei diaconi, dei cresimati, dei battezzati. Altra verità è data dai carismi o doni dello Spirito Santo che sono diversi, differenti, particolari per ogni singola persona. Nella verità l’uomo vive. Ma la verità è dalla comunione, dal rispetto, dal dono e dall’accoglienza delle molteplici verità. Se una persona o una cosa viene privata della sua verità, non si vive. Si entra in un processo di morte. Infatti la morte è l’uscita dell’uomo dalla sua verità che è da Dio e dai fratelli, dalle cose, dagli animali, dal tempo. Nessuno oggi si sta accorgendo che la nostra società si è incamminata in un processo di estinzione solo perché si sta sganciando dalla verità del tempo. Senza la verità del tempo si perde anche la verità del proprio corpo, del proprio spirito, della propria anima. Nessuno vuole riflettere che anche togliendo la verità ai frutti della terra, l’uomo manca di un elemento essenziale per la sua vita. Altra verità che urge rivelare o manifestare: Dio ha costituito un Uomo portatore della sua verità. Non solo. Quest’Uomo è stato costituito “creatore” della verità perduta e riparatore dei danni spirituali che la perdita della verità ha provocato nel nostro spirito, anima, corpo.

Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E la forza del Signore, a chi è stata rivelata? Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse: Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca! Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio (Gv 12,37-43).

Chi è Gesù? Gesù è Colui che non solo è venuto a portare all’uomo la verità nella sua purezza più alta, nella sua luce divina. È anche Colui che è stato mandato dal Padre per ricrearci nella verità. Questa seconda operazione è possibile perché Lui ha espiato il peccato e riparato i danni che la violazione della verità aveva provocato nel nostro corpo, anima e spirito. Cristo Gesù è la purissima verità in mezzo a noi. È il Creatore della verità in noi. È il Rivelatore del mistero del Padre e dell’uomo. Cristo però non è verità, Creatore, Rivelatore fuori di Lui, ma è in Lui. Si accoglie Lui, accogliendo la sua Parola, si diviene suo corpo, sua vita, si diviene sua verità, come sua verità viviamo e operiamo. Ci separiamo da Lui, non accogliamo Lui, ritorniamo o restiamo nella nostra morte. È evidente che la vita è nella verità accolta. Ieri come oggi come domani, molti pur sapendo che Cristo è la loro verità e la verità di Dio e dell’intero universo, non aderiscono pubblicamente a Lui, perché amano la gloria degli uomini. Bramano essere considerati dagli uomini. Per una effimera gloria rimangono nella loro falsità, nella morte, con il rischio che si trasformi in morte eterna, se Cristo non viene accolto e confessato come unica e sola sorgente della nostra verità. Cristo Gesù per attestare la sua verità fu inchiodato sul legno della croce. La gloria di Dio vale più che la gloria effimera del mondo. Servire il Signore secondo la sua verità vale infinitamente di più che il possesso, il dominio il governo dell’universo. La gloria della terra dura un ostante, un attimo. La gloria di Dio è eterna. Altra giusta riflessione vuole che sia cosa veramente vana immaginare che dalla falsità possiamo costruire la vita sulla terra. Se la nostra vita, la nostra pace, la nostra comunione è Cristo ed è in Lui, possiamo noi pensare che escludendo Lui possiamo noi essere portatori di vita, pace, comunione sulla terra? Per un uomo di fede pensarlo è stoltezza. Anche perché l’uomo di fede, tutto deve operare dal cuore e dalla mente di Gesù Signore. Il Padre ha donato Cristo Gesù come nostra verità, vita, via, luce, risurrezione, pace, comunione, saggezza, intelligenza, A noi la scelta. Accogliamo Lui, diveniamo una cosa sola con Lui, operiamo dal suo cuore e dalla sua mente, produciamo frutti di vita eterna. Escludiamo Lui, pur dichiarandoci suoi, lo releghiamo in qualche angolo nascosto delle nostre sacrestie, mai produrremo un solo frutto di vita. Inganniamo noi stessi, illudiamo il mondo. La soluzione di ogni cosa è Cristo ed è in Cristo.

Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che Cristo Gesù muoia nei cuori. È la nostra morte.