AVVENTO DI SPERANZA – (IV DOMENICA DI AVVENTO)

avvento di speranza 2016

I SEGNI DELLA SPERANZA CHE SEMPRE IL SIGNORE DONA

La speranza è sempre il frutto dell’Onnipotenza di Dio che si rende visibile ai nostri occhi. L’uomo “biblico” guarda la creazione, nella sua bellezza, stupenda complessità e armonia, vede l’onnipotenza del suo Signore. Sempre l’uomo “biblico” osserva la sua storia e confessa che essa è solo il frutto dell’onnipotenza del suo Dio. Sempre l’uomo “biblico” guarda più da vicino la sua vita e sempre confessa che essa è opera del suo Salvatore. La creazione e la storia sono “potentissimi segni”. Essi attestano che il Signore può dare vita ad ogni sua Parola. È questa la fede dell’uomo “biblico”: Dio è il solo che ha il potere di attuare ogni sua Parola. Quanto il Signore dice, lo compie, dovessero passare anche miliardi e miliardi di secoli. Nessuno Parola del Signore è rimasta incompiuta, rimane incompiuta, rimarrà incompiuta. Oggi il Signore ha dato al mondo come suo segno di verità il cristiano. Lui è segno della verità di Dio più che l’intero universo, più che l’intera storia sacra. Lui è oggi il segno della verità del suo Dio.

PRIMA LETTURA: NELLA VERGINE L’IMPOSSIBILE DIVINE POSSIBILE

Acaz non crede nella Parola del Signore. Ha perso la fede nel suo Dio. Anziché cercare in Dio la salvezza per il suo popolo, la cercava nell’alleanza con le nazioni pagane. Il Signore gli dona un segno: la vergine concepirà, partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele: Dio con noi. È questo il segno più misterioso di tutta la Scrittura. Acaz dovrà vedere con i suoi occhi che con il Signore l’impossibile diviene possibile e l’inimmaginabile si compie sotto i nostri occhi. Storicamente non sappiamo come si sia compiuto con Acaz. In prospettiva profetica sappiamo che la Vergine annunziata da Isaia, nella pienezza della sua verità, è la Vergine Maria.

Il Signore parlò ancora ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.

ESAME DI COSCIENZA: Quanta fede ho nel mio Dio? So Leggere tutti i segni della creazione e della storia che ogni giorno il Signore offre al mio cuore e alla mia intelligenza? So che nell’empietà sarò sempre come Acaz, il quale neanche vuole chiedere un segno su invito del Signore come via per ritrovare la sua fede persa e smarrita? So che se smetto di credere in Dio, il solo Creatore di speranza vera, finirò per credere in Satana, datore di ogni speranza di morte? Finora quanto mi sono fidato di Satana e quanto di Dio? Riconosco i segni che sempre Dio mi dona perché mi converta a Lui, nella sua Parola, con tutto il cuore, l’anima, la mente?

SALMO RESPONSORIALE: LA CREAZIONE PRIMO SEGNO DELLA SPERANZA

Dinanzi alla creazione, l’uomo “biblico” era sempre preso da uno stupore eterno. Ma stupore più grande nasceva nel suo cuore quando meditava sulla grandezza dell’uomo. L’uomo “biblico” possedeva nel cuore un’altra verità ancora più profonda: tutto il visibile era un nulla dinanzi a Dio e alla sua casa, nella quale lui attendeva tutti i suoi figli. Ma chi domani abiterà nella casa del suo Dio? La risposta è semplice: chi abita oggi nella sua Parola, nella sua Legge. La creazione è il primo segno della speranza, perché essa ci rivela tutta la grandezza dell’onnipotenza del nostro Dio. Nulla è impossibile per il Signore.

Ecco, viene il Signore, re della gloria. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli, Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe (Sal 24 (23) 1-6).

ESAME DI COSCIENZA: So vedere la creazione come primo segno visibile così da porre nel Signore tutta la mia speranza, la mia fiducia, la mia fede? So che veramente nulla è impossibile a Lui? So che in un istante Lui è capace di trasformare la mia storia? Ma so che tutto è dalla sua Parola per colui che vive nella sua Parola? So che l’obbedienza alla sua Parola è condizione indispensabile per fondare la speranza? So che oggi si è slegata, dissociata la speranza dalla Parola, con gravissimo impoverimento della condizione spirituale dell’uomo? Voglio in questo Santo Avvento fare un vero cammino di speranza nella Parola? Cosa sto operando perché sia il cristiano che ogni altro uomo creda che la vera speranza è il frutto della Parola del Signore, accolta e realizzata con obbedienza nello Spirito Santo?

SECONDA LETTURA: IL VANGELO ANNUNZIATO SEGNO ETERNO DI SPERANZA

Ogni Parola del Vangelo è un segno dato agli uomini. La Parola di Gesù Signore deve essere per ogni uomo segno più che la creazione, più che la storia. Questi sono segni “muti”. La Parola di Gesù è segno che parla, dice, rivela, indica la via della vita. San Paolo dirà che il Vangelo è potenza di Dio per chiunque crede. Gesù lo dice: il cielo e la terra passeranno, ma “le mie” parole non passeranno”. Ecco il segno dato ad ogni uomo. Sarebbe sufficiente osservare la storia con occhi non inquinati di peccato e questa verità risulterebbe evidente.

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo! (Rm 1,1-7).

ESAME DI COSCIENZA: Quanto credo nel Vangelo? Mi impegno per viverlo? Lo testimonio come sola verità della mia vita? Lo conosco nella pienezza della sua verità? Lo annunzio al mondo ricordandolo? Dinanzi a quanti scelgono senza il Vangelo, contro di esso, do sempre la mia testimonianza? Quando sono tentato, rispondo che non posso fare ciò che mi si chiede perché sono testimone di Cristo Gesù e figlio della sua Parola? La mia vita è tutta obbedienza alla fede che nasce dal Vangelo? Il mio è il Vangelo secondo lo Spirito Santo?

CANTO AL VANGELO: IL SEGNO FIGURA DIVIENE REALTÀ PURISSIMA

Il segno della profezia di Dio, dato ad Acaz per mezzo di Isaia, si compie, con modalità divine, in Maria di Nazaret. È Lei la Vergine che concepisce. L’Emmanuele è il Figlio da Lei concepito per opera delle Spirito Santo. Emmanuele non è solo un nome. Come Dio è “Colui che è”, la sua Essenza è il Purissimo Essere Eterno, così “Emmanuele” è l’Essenza Umana e Divina del Figlio della Vergine. L’Emmanuele è il Dio con noi, il Dio che si è fatto “noi”, cioè carne. Emmanuele è il Dio nella carne, che è divenuto carne, cioè vero uomo.

Alleluia, alleluia. Ecco la vergine concepirà darà alla luce un figlio: a lui darà dato il nome di Emmanuele: Dio con noi. Alleluia.

ESAME DI COSCIENZA: Credo con fede convinta che Gesù è il Verbo Eterno che si è fatto carne? Credo che Lui è la via della vera fede? Credo che solo per Lui, in Lui, con Lui si compie la vera speranza per ogni uomo? Oppure ormai Gesù anche per me è divenuto “imbarazzante” a causa della “nuova religione universale del Dio unico senza volto”, e va rinnegato?

VANGELO: GIUSEPPE SEGNO DI VERA FEDE PER IL MONDO

Come la Vergine Maria è tutta dalla volontà di Dio, così anche Giuseppe. Egli è chiamato dal suo Signore a consacrare tutto se stesso alla Madre e al Figlio suo unigenito. Per la sua adozione del cuore, per la nascita di Cristo, nella sua anima e nel suo spirito, il Figlio di Dio sarà vero Figlio di Davide. Sarà Il Messia, Colui che viene per salvare il popolo dai suoi peccati.

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa (Mt 1,18-24).

ESAME DI COSCIENZA: Gesù è la speranza vera dell’uomo. Maria e Giuseppe consegnano corpo, anima, spirito, ciascuno secondo la sua vocazione, per essere a servizio di Cristo. Quanto sono io a servizio di Cristo? Quanto curo i suoi interessi? Quanto collaboro con Lui perché la sua speranza raggiunga ogni altro uomo? Cosa mi impedisce di essere perfetto suo collaboratore? Ma so che se non collaboro con Lui, mai creerò speranza vera nei cuori?

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci un’obbedienza piena ad ogni Parola di Dio. Solo nell’obbedienza si è veri portatori nel mondo della speranza di Cristo Gesù.