vangelo del giorno

Cercate il regno di Dio e la sua giustizia

Is 49,14-15; Sal 61,2-3.6-9; 1 Cor 4,1-5; Mt 6,24-34.
26 FEBBRAIO – VIII DOMENICA T.O.

Gesù lo ha detto. Lui non è venuto per abolire la Legge e i Profeti, ma per dare loro compimento. Ora Gesù dona compimento pieno alla Legge della Benedizione promessa da Dio a quanti osservano i suoi Comandamenti e restano fedeli ad essi.

Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore, tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra. Poiché tu avrai ascoltato la voce del Signore, tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni. Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. Benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, sia i parti delle tue vacche sia i nati delle tue pecore. Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. Il Signore farà soccombere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano. Ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti.

Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore, tuo Dio, e camminerai nelle sue vie. Tutti i popoli della terra vedranno che il nome del Signore è stato invocato su di te e ti temeranno. Il Signore, tuo Dio, ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani: presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore, tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli (Dt 28,1-14).

Dio è il Creatore e il Signore della sua creazione. L’uomo riconosce il suo Signore e dona a Lui la sua volontà, osservando la sua Legge, i suoi Comandamenti, il Signore dona tutta la creazione all’uomo. Questa si metterà tutta e interamente al suo servizio per il suo più grande bene. Cosa cambia tra l’Antico e il Nuovo Testamento? Cambia solo la Legge. Prima era la Legge scritta da Dio sulle tavole di pietra, ora è la Legge scritta da Dio nel cuore dell’uomo che è il suo Santo Spirito. L’uomo si consacra allo Spirito Santo per seguire ogni sua mozione, ispirazione, luce, Dio consacra all’uomo la sua creazione. Se l’uomo non si consacra allo Spirito di Dio, neanche la creazione sarà consacrata all’uomo. Essa diverrà più dura che ferro, bronzo, ghisa, acciaio.

Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

È evidente che se un uomo si consacra alla ricchezza, mai si potrà consacrare a Dio. Manca già di fede. Non crede che Dio mette a suo servizio tutta la creazione. L’affanno per la ricchezza è grande, infinita stoltezza. È lavorare per la perdizione eterna.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ricolmateci di purissima fede.