Chi è costui che perdona anche i peccati?
L’uomo è stato sempre ammalato di sete di giustizia, vendetta, odio, volontà di non perdono, assenza di pietà e di compassione. Oggi questa sete si è accresciuta a dismisura. Guai oggi a colui che sbaglia! Contro di lui si avventano tutte le iene del giustizialismo, della ghigliottina, della forca, della gogna mediatica. Lo si deve distruggere, annientare, eliminare. Per l’uomo che sbaglia non c’è più speranza da parte dell’altro uomo. Questo perché ci si dimentica che siamo tutti peccatori, ma soprattutto perché si è dato al peccato o all’errore una valutazione umana e non più divina. All’uomo non è data questa facoltà. Bene e male è Dio che li stabilisce in eterno.
La calunnia uccide un uomo ma essa è libertà di opinione. Un articolo sulla stampa rovina una persona in eterno, ma essa è libertà di stampa. Un donna uccide il bimbo nel grembo, ma questa uccisione è diritto all’autodeterminazione. Uno distrugge la famiglia con l’adulterio e il divorzio ma queste cose sono libertà del vero amore. Oggi ognuno si è fatta la sua legge di bene e di male. Ognuno può commettere tutto il male che lui ha dichiarato bene, guai però all’altro se commette ciò che uno ha dichiarato male per gli altri. Scegliere Cristo è il sommo bene per un uomo. In certi luoghi scegliere Cristo è condanna a morte.
Oggi Gesù viene accusato di essere persona che perdona i peccati. Ma non è solo Gesù che deve perdonare i peccati. Ogni uomo è chiamato a perdonare i peccati. È suo obbligo eterno, se vuole essere perdonato. Poiché ogni uomo è peccatore, se vuole che il suo peccato venga perdonato, deve perdonare ogni peccato dei suoi fratelli. Il Signore tratterà noi con lo stesso metro. Siamo stati misericordiosi, Lui sarà misericordioso. Siamo stati spietati, Lui sarà senza misericordia. Siamo stati assetati di giustizia per gli altri, anche Lui sarà assetato di giustizia verso di noi. Noi abbiamo chiesto per gli altri un carcere senza più uscita, anche per noi il Signore si servirà del suo carcere eterno. La misericordia è tutto per un uomo.
Il vero umanesimo inizia dal perdono. È disumana quella società, quel Paese, quella città, quella istituzione nella quale non regnano misericordia e perdono. È antiumana quella società, quello Stato, quel Paese in cui non esiste più la persona umana che va sempre salvata. Sarebbe sufficiente che ognuno anziché pensare come condannare, uccidere, privare della speranza, si chiedesse: come posso salvare questa persona in un momento così disastroso della sua vita? Come condurla sulla via della verità e dell’amore? Come liberarla dalla falsità nella quale è caduta? Dio ha pensato, pensa così e fu ed è la Croce del Figlio suo.
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro».
«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.
Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!» (Lc 7,36-50).
L’offerta del perdono, della misericordia, della riconciliazione va fatta a tutti. Se l’altro la rifiuta, allora si proceda secondo le regole della giustizia divina. Quali sono queste regole? Finché l’uomo è in vita non privarlo mai della speranza della conversione e del pentimento. Il Signore sempre lavora per la salvezza dell’uomo. L’uomo è già nella morte eterna. Dio vuole toglierlo dalla morte e portarlo nella sua vita. La donna peccatrice vede in Gesù la sua salvezza e l’afferra all’istante, umiliandosi e prostrandosi ai suoi piedi. I commensali si sentono giusti secondo la loro giustizia e per questo condannano la donna e Gesù. La donna perché ha creduto nel perdono e Cristo Gesù perché glielo ha concesso. Condannando Gesù e la donna essi si sono condannati al non perdono eterno. Ma loro sono giusti secondo la propria giustizia!
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi aiutateci ad essere giusti secondo Dio.