vangelo del giorno

Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori

19 GIUGNO (Mt 6,7-15)

 
La legge del perdono che Dio ha scritto per l’uomo merita di essere da noi seriamente considerata. Dio non conosce altra legge se non questa. Anche l’uomo non deve conoscere altra legge del perdono se no l’unica, la sola che il Signore gli ha dettato. Questa legge divina stabilisce che è l’uomo la misura del perdono di Dio. Dio perdona quanto l’uomo perdona ai suoi fratelli, come l’uomo perdona i suoi simili. Altra verità vuole che il perdono dato agli uomini deve precedere quello del Signore. Si perdona ai fratelli, si va dal Signore per chiedere perdono.

Se noi siamo generosi, pietosi, misericordiosi, mangimi, ricca di bontà e di accondiscendenza, anche il Signore sarà con ricco di ogni bontà, misericordia, pietà. Tutto ci cancella, anche i peccati più ostinati e forti. Se invece noi non siamo né pietosi e né misericordiosi, il Signore prenderà questa nostra misura e con essa misurerà a noi il perdono, ci elargirà la sua misericordia, ci attesterà la sua pietà. Questa legge vale non solo per il perdono, ma per la misericordia in generale. Più noi siamo misericordiosi con i fratelli e più il Signore lo sarà con noi. Meno noi siamo pietosi e compassionevoli e meno lo sarà il Signore con noi. Siamo noi la misura dell’amore di Dio verso di noi. Questa misura è giusto che noi la facciamo sempre a nostro favore.

Oggi purtroppo manca nei cuori questa legge. È come se fosse stata dimenticata. È come se la mente mai l’avesse conosciuta, mai avesse sentito parlare di essa. Stiamo tutti costruendo un cristianesimo strano, senza alcuna regola evangelica. Ci stiamo trasformano tutti in figli di Lamech, colui che è stato l’inventore della vendetta ad oltranza. Nella nostra civiltà non solo governa la vendetta, quanto anche la faida. Si vuole la distruzione non solo dell’altro, ma di quanti gli sono familiari,. Neanche si ha considerazione della giovane età. Ciò che conta è la vendetta. Ogni altra cosa svanisce. Tutto sparisce dinanzi alla nostra sete di vendetta e di giustizia.

Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

È il perdono che attesta la verità del cristiano. Un cristiano che non perdona rivela la sua distanza infinita da Cristo Gesù. Lui non perdono il peccato fatto su altri. Perdonò il peccato fatto su di Lui, che è il Figlio di Dio, l’Unigenito del Padre, lo stesso Creatore della creatura che lo ha crocifisso. Non perdono dopo il terzo giorno, quando risorto apparve ai suoi discepoli. Perdonò mentre era appeso alla Croce, quando la sua carne era trafitta e il fortissimo dolore le penetrava l’anima. Noi non riusciamo a perdona neanche dopo anni e anni e sempre conserviamo nel cuore ogni torto subito.

Il perdono è necessario per poter accedere alla preghiera. Chi è nemico degli uomini è anche nemico di Dio, perché nemico di Cristo Gesù. Chi considera suo nemico un uomo, necessariamente considererà nemico Gesù Signore. Se si è nemici di Cristo, si è nemici del Cielo tutto. Da nemici del Cielo non ci si può presentare al trono di Dio per essere esauditi. Si prega un amico, non un nemico. Ci si fa prima amici di Cristo, facendoci amici dei fratelli. Divenuti amici di Cristo, si diviene amici anche del Padre, ci si può accostare al suo trono per chiedergli ogni grazia, ogni benedizione, ogni buon regalo necessario per la nostra vita e per quella dei nostri fratelli. Il perdono è la prima regola liturgica da osservare. Noi invece abbiamo scritto volumi di regole liturgiche, nessuno però osserva questa unica e sola regola che rende vera la nostra preghiera. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ricchi di perdono sempre.