Dio non è dei morti, ma dei viventi

Occorre più fede nel non credere in Dio di quanto ne necessita per credere in Lui. Per difendere la falsità si deve immolare ad essa mente, cuore, sentimenti, desideri, mentre l’accoglienza e la difesa della verità nobilita mente, cuore, intelligenza, sapienza, desideri, volontà, spirito, anima, corpo. L’uomo per natura tende alla verità, perché lui viene dalla verità eterna di Dio. Mentre è cammino contro natura quello operato nella falsità. Tutto l’uomo è strutturato per raggiungere la verità. Se invece si orienta vero la falsità è in tutto simile ad una nave costretta a navigare sulla terra. Non va da nessuna parte, perché essa è costruita per scivolare sulle acque e non sulla terra. Così è l’uomo. Lui è stato costruito per nutrirsi di verità. Se passa nella falsità, opera lo stravolgimento della sua stessa natura. È come se desse alla sua natura una seconda natura. Ma questo è impossibile, perché la natura umana, solo pervertendosi, solo morendo a se stessa, può divenire altra cosa, senza la verità, senza il Dio che è la sua verità. I sadducei hanno tolto l’uomo dalla sua verità, lo hanno privato della sua stessa natura. Da natura chiamata a solcare i mari della verità di Dio, del tempo, dell’eternità, degli Angeli, della risurrezione, della vita eterna, me hanno fatto una natura condannata a strisciare sulla terra della falsità e della menzogna. Poiché è difficile, anzi impossibile, costruire un sistema perfetto di falsità, anche un bambino noterebbe l’incongruenza e la stranezza di un tale castello di aria, sono costretti ad arrampicarsi sul vuoto, sul nulla per dimostrare che la nave è fatta per la terraferma anziché per il mare. Una parola del Signore può essere anche di difficile interpretazione, un libro lo si può anche togliere dalla Scrittura Santa. Ne rimangono infiniti altri. Ora la Scrittura nella sua totalità sempre vede l’uomo con un futuro eterno. Se c’è un futuro eterno, esso va affermato, anche se alla nostra mente alcune questioni non sono del tutto chiare. Ma vi è una sola via per giungere alla chiarezza: iniziare da una verità di fondo, di base, una verità di essenza: la vita dell’uomo non termina con la sua morte fisica. Essa non termina affatto, perché con la morte fisica si passa dal tempo all’eternità. Questa verità è sostanza nella Scrittura, come è anche sostanza che abiteranno nella tenda del Signore solo coloro che hanno vissuto secondo la Legge del loro Dio. Gli altri saranno esclusi, ma non ritorneranno nel nulla. Eternamente non saranno con Dio e poiché essere in Dio e con Dio è essenza e verità della natura umana, essere eternamente senza Dio è sofferenza indicibile e impensabile. Quando le verità fondamentali della fede e della ragione vengono distrutte, sempre l’uomo è condannato a dimostrare che la barca è fatta per solcare la terra, anziché il mare.

Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda (Lc 20,27-40).

Gesù con tocco di Spirito Santo distrugge il caso a Lui posto dai sadducei, Alla risurrezione il corpo di carne verrà trasforma in spirito, in luce, come gli Angeli sono spirito e luce. Lo spirito e la luce non sposano, né generano, non partoriscono. Non hanno bisogno di alcun matrimonio. Dichiarato vano il loro argomentare, Gesù passa a distruggere tutto il loro apparato di falsa fede. Il vero loro Dio non è il Dio dei morti. Lui è oggi il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Questo significa che Abramo, Isacco, Giacobbe non sono morti per il Signore. La loro anima si è separata dal corpo, ma essi sono viventi al suo cospetto. Dio è il Dio dei vivi, perché tutti vivono per lui. Basta la fede in una sola Parola della Scrittura! Un solo principio di verità primo e indimostrabile fonda tutta la filosofia classica. La fede in una sola Parola della Scrittura conduce alla fede in ogni altra Parola, I sadducei non credono in nessuna Parola della Scrittura, anzi il loro scopo era quello di distruggere la stessa autorità della Paola del Signore. Urge porre molta attenzione. I sadducei non sono morti. Essi si nascondono anche nel corpo di Cristo che è la Chiesa. Quanti oggi non hanno fede in un Parola di Cristo Gesù, lavorano per distruggere la fede in ogni altra Parola. Quanti distruggono una verità prima dell’edificio santissimo della fede, a poco a poco distruggeranno tutto l’edificio della verità di Gesù Signore. Quando si inizia con il dichiarare non vero un principio essenziale della fede, subito si dichiarerà non essenziale tutta la fede. I sadducei antichi e moderni sono i veri distruttori di Cristo Gesù.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, non permettete che Cristo sia distrutto.

Home© 1999-2017 – Movimento Apostolico – Segreteria Centrale – Via Benedetto Musolino, 23/E – 88100 Catanzaro, Italia – info@movimentoa