E IL SIGNORE LE APRÌ IL CUORE

LUNEDÌ 18 MAGGIO (At 16,11-15)

Quando gli uomini di Dio hanno a cuore la sua Parola e obbediscono ad ogni suo volere, sempre il Signore si fa loro provvidenza. Sempre dispone che venga loro dato quanto è necessario per il loro sostentamento. Elia prima viene nutrito da corvi, poi da una vedova in Sarepta di Sidone: “Elia, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Gàlaad, disse ad Acab: «Per la vita del Signore, Dio d’Israele, alla cui presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo comanderò io». A lui fu rivolta questa parola del Signore: Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. Berrai dal torrente e i corvi per mio comando ti porteranno da mangiare». Egli partì e fece secondo la parola del Signore; andò a stabilirsi accanto al torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente. Dopo alcuni giorni il torrente si seccò, perché non era piovuto sulla terra. Fu rivolta a lui la parola del Signore: Àlzati, va’ a Sarepta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti»” (1Re 17,1-9). Sempre gli uomini di Dio hanno sperimentato i miracoli della provvidenza del loro Signore.

Anche Gesù fu assistito dalla provvidenza del Padre. Lui è tutto del Padre, il Padre è tutto per Lui: “In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni” (Lc 8,1-3). Questa regola vale per ogni missionario di Cristo Gesù. Loro nutrono il mondo con il Vangelo, il mondo nutre loro, per disposizione del Padre, di quanto è necessario per il loro corpo: “Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città (Mt 10,9-15). Questo avviene in una relazione con Dio che dovrà essere di purissima fede e di perfetta giustizia. Nella fede crediamo che mai nulla Lui ci farà mancare. Nella giustizia poniamo la nostra vita interamente a suo servizio. Siamo suoi operai. Lavoriamo per Lui. Se lavoriamo per noi, si rompe la relazione di giustizia.

Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite. Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.

Paolo è tutto a servizio del suo Signore. Il Padre dei cieli suscita nel cuore di Lidia prima di ogni cosa il desiderio di aderire al Vangelo di Cristo Gesù. Fu battezzata lei e la sua famiglia. Poi mette sulla bocca di lei l’invito perché Paolo rimanga a casa sua. Non si tratta di un semplice invito di cortesia, ma vera mozione dello Spirito Santo. Lo Spirito muove Lidia e lo Spirito muove Paolo. Lida invita e Paolo accetta. Paolo è provvidenza per Cristo Signore e per il suo Vangelo. Il Padre è provvidenza per Paolo e per gli altri missionari. L’operaio del Vangelo che vive di fede e di giustizia perfette mai sarà abbandonato dal suo Dio per il quale lui consuma la sua vita. Quando si è giusti con il Signore, sempre il Signore sarà giusto con noi. La giustizia obbliga.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che viviamo con il nostro di Dio di vera fede e giustizia.