vangelo del giorno

 E il Verbo si fece carne

25 DICEMBRE (Gv 1,1-18)

Con divina ed eterna rivelata sapienza l’Apostolo Giovanni pone ogni uomo dinanzi al mistero vero di Cristo Gesù. Giovanni aveva contemplato Gesù nella sua umanità e attraverso di essa in qualche modo si era aperto alla vera fede. Non era però ancora una fede perfetta, esaustiva di tutto il mistero di Gesù.

Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto (Gv 19,31-37).

Nel suo Vangelo Giovanni non ha il Monte della Trasfigurazione. Quel monte lui lo sostituisce con il Golgota, il Calvario, vero monte della manifestazione di Cristo nella sua verità di vero Agnello di Dio e di vero nuovo Tempio del Signore. Ma questo monte non gli basta, né gli basta la visione che lui stesso narra nell’Apocalisse.

Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza (Ap 1,12-16).

A Giovanni occorre un monte ancora più alto, una visione ancora più completa. Il Signore lo trasporta per un attimo nella sua eternità, prima del tempo, e gli mostra la vera identità di Gesù Signore. È da questa visione dall’eternità che Giovanni comprende il mistero di Cristo nella carne, perché ora sa chi è quell’uomo sul cui cuore aveva poggiato il suo capo: è il Figlio Unigenito del Padre, è il suo Verbo Eterno.

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

Oggi il cristiano non vede più Gesù dal monte dell’eternità, dal quale lo contempla Giovanni. Non lo vede più neanche dal monte del Golgota o del Tabor. Lo vede dagli abissi infernali dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri di falsità, menzogna, errore, eresia, assenza piena della stessa verità rivelata. Lo vede solo dalla sua mente con visione distorta. Stiamo andando oltre lo stesso gnosticismo, illuminismo, ogni antica e moderna eresia. Stiamo relativizzando Gesù Signore. Solo uomo, uno dei tanti uomini.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la piena verità di Gesù.