vangelo del giorno

E molti sono quelli che vi entrano

21 GIUGNO (Mt 7,6.12-14)

Ogni uomo, indipendentemente dalla sua fede, religione, filosofia, antropologia, cultura, tradizione, studi da lui compiuti, prima di essere tutto questo, deve essere onesto, leale, sincero con se stesso, se vuole essere onesto, leale, sincero con gli altri. Senza lealtà con la propria coscienza e il proprio cuore, mai vi potrà essere lealtà e sincerità con gli altri. Gesù lo dice con grande, divina, umana chiarezza: la bocca parla dall’abbondanza del cuore. Un cuore disonesto, dirà parole disoneste, false, bugiarde. Un cuore semplice, puro, leale, parlerà con lealtà e purezza di intenzioni. Se gli occhi vedono una cosa, la bocca non può dire che sia cosa diversa. Se essi leggono una parola, la bocca non può dire che si tratta di parola differente. Ciò che è negli occhi deve essere sulla bocca, anche se poi non se ne conosce il significato. A Geremia e ad Amos il Signore spesso chiede: Cosa vedi Geremia, cosa vedi Amos? Ciò che è negli occhi deve essere anche sulla bocca. Poi è il Signore che spiega, rivela, manifesta.

Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un filo a piombo in mano. Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Amos?». Io risposi: «Un filo a piombo». Il Signore mi disse: «Io pongo un filo a piombo in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. Saranno demolite le alture d’Isacco e saranno ridotti in rovina i santuari d’Israele, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo» (Am 7,7-9). Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: era un canestro di frutta matura. Egli domandò: «Che cosa vedi, Amos?». Io risposi: «Un canestro di frutta matura». Il Signore mi disse: «È maturata la fine per il mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. In quel giorno i canti del tempio diventeranno lamenti. Oracolo del Signore Dio. Numerosi i cadaveri, gettati dovunque (Am 8,1-3).

Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio del Signore, dopo che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato da Gerusalemme Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l’altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare. Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Dei fichi; i fichi buoni sono molto buoni, quelli cattivi sono molto cattivi, tanto che non si possono mangiare». Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: Come si trattano con riguardo i fichi buoni, così io tratterò i deportati di Giuda che ho mandato da questo luogo nel paese dei Caldei. Poserò lo sguardo su di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li edificherò e non li abbatterò, li pianterò e non li sradicherò mai più. Darò loro un cuore per conoscermi, perché io sono il Signore; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi – così dice il Signore –, così io tratterò Sedecìa, re di Giuda, i suoi capi e il resto di Gerusalemme, ossia i superstiti in questo paese, e coloro che abitano nella terra d’Egitto. Li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, l’obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste, finché non saranno eliminati dalla terra che io diedi a loro e ai loro padri» (Ger 24,1-10).

A chi legge il Vangelo il Signore rivolge la stessa domanda: Cosa vi leggi? Cosa c’è scritto? La risposta dovrà essere una sola: che la via che conduce all’inferno è larga, spaziosa e che molti sono quelli che vi entrano. Se non vi sono scritte altre cose, perché chi legge il Vangelo dice che la perdizione non esiste e che tutti andranno in Paradiso? Perché dice che non vi è via stretta da percorrere? Questa non è lealtà.

Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!

Posso anche non credere, ma non posso dire mai falsa testimonianza. Mai dovrò essere sleale, bugiardo contro me stesso. Non posso vedere ciò che non esiste. Né tanto meno insegnare in nome di Gesù ciò che Lui mai ha detto. Sarebbe disonestà.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci onesti con Gesù e leali.