E subito gli parlarono di lei

L’umanesimo di Gesù è vero, perché frutto in Lui di una mirabile sinergia con il Padre nello Spirito Santo. Nella natura umana di Cristo Signore si vive tutta la potenza, la forza, la grazia che si vive in seno alla Trinità Beata. È vero. Lui è Dio nella natura divina e nella Persona anch’essa divina. Però è anche vero uomo. Lui è perfetto Dio e perfetto uomo, vero Dio e vero uomo. Non due persone, ma una sola. Non una sola natura, ma due. La Persona eterna del Verbo sussiste nelle due nature secondo la legge dell’unione ipostatica.

L’umanesimo di Gesù in tal senso è unico. Mai ve ne potrà essere uno simile al suo. Solo Lui è vero Dio e vero uomo. Nessun altro è stato e mai potrà essere vero Dio e vero uomo. In Lui abita tutta la potenza dell’amore del Padre, tutta la luce e la sapienza dello Spirito Santo. Lui ha fatto fruttificare al sommo delle umane possibilità tutta la grazia divina versata nel suo cuore. Il suo è l’umanesimo dal quale attinge verità ogni altro umanesimo. Senza Cristo, mai vi potrà essere vero umanesimo, perché manca all’uomo tutta la parte che dovrà operare in esso l’amore del Padre, la grazia di Cristo Gesù, la comunione nella verità e nella sapienza eterna dello Spirito Santo. Senza Cristo il nostro è un umanesimo di terra, povero, misero, meschino, spesso è anche un umanesimo di peccato e quindi è vero antiumanesimo.

Chi vuole vivere l’umanesimo alla maniera di Gesù Signore, deve necessariamente divenire con Gesù una cosa sola. Deve raggiungere la perfetta conformazione nella vita e nella morte, in una obbedienza Dio che raggiunga la perfezione assoluta. Divenendo con Dio, in Cristo, per opera dello Spirito Santo, una sola volontà, diviene anche una sola onnipotenza di grazia e di sapienza nello Spirito Santo. Il suo umanesimo diviene così in tutto simile a quello di Gesù Signore, capace di dare grazia, verità, Spirito Santo. In fondo questo è il vero umanesimo cristiano: riversare sul mondo l’acqua della vita che libera dalla morte e da ogni siccità spirituale, fisica, materiale. È questa la vocazione del discepolo di Gesù: inondare il mondo di Spirito Santo, il Datore della vera vita, il Creatore dell’uomo nuovo. Non si tratta allora di qualche opera di carità materiale o spiritale. Il compito è molto più alto, divino. Il cristiano deve riportare sulla terra Dio nella sua onnipotenza di vita.

Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.3Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni (Mc 1,21-39).

Gesù è nella sinagoga e libera un uomo posseduto dal principe della morte eterna. Lo rimette in condizione di poter vivere. Entra nella casa di Pietro e dona salute alla donna ammalata di febbre. Tutta la città di Cafarnao riceve un’ondata di vita. Malati e indemoniati vergono liberati dalla morte che li opprime. Gesù è vero soffio di vita. È in tutto simile al Padre che alita sulla polvere da Lui impastata ed essa diviene un essere vivente. Gesù soffia il suo alito di Spirito Santo e l’universo, che è nella morte, ricomincia a vivere. Tutto questo è possibile perché in Lui agisce con potenza di grazia e verità la Beata Trinità. In Lui veramente Dio abita corporalmente. Tutto Dio è nel suo corpo ed agisce per mezzo di esso. Pensare un umanesimo cristiano senza questa possente azione della Beata Trinità nell’uomo non solo è stoltezza, quanto anche somma vanità, inutilità. Nessuno speri di dare vita all’uomo senza l’Autore in Lui della vita che è Dio e il solo Mediatore attraverso il quale lo Spirito del Signore viene versato nel mondo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci una cosa sola con Gesù.