vangelo del giorno

E va in cerca di quella perduta

3 GIUGNO (Lc 15,3-7)

Quanta differenza vi è tra il cuore di Cristo e il cuore degli scribi e dei farisei. Nel cuore di Cristo vive tutta la misericordia del Padre per la salvezza dell’uomo che Lui ama di amore eterno. Nel cuore di scribi e farisei regna il cuore di Satana, cuore di odio, egoismo, superbia, cattiveria, che va ben oltre il totale disinteresse per la salvezza dei figli di Dio. Esso è invece desiderio di esclusione, perdizione, abbandono, uccisione delle stesse pecore. A scribi e farisei si applica la profezia di Ezechiele contro i pastori.

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, profetizza contro i pastori d’Israele, profetizza e riferisci ai pastori: Così dice il Signore Dio: Guai ai pastori d’Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso forti le pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e sono preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando le mie pecore su tutti i monti e su ogni colle elevato, le mie pecore si disperdono su tutto il territorio del paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d’ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge – hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge –, udite quindi, pastori, la parola del Signore: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: a loro chiederò conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.

Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia (Ez 34,1-16).

Qual è il segreto dell’immenso amore che Gesù nutre verso le pecore? Il segreto non sta nel suo cuore, ma nel cuore del Padre. Gesù non è la fonte, la sorgente, il principio eterno dell’amore, della verità, della misericordia, della compassione. Il padre ama le sue pecore come ama se stesso. Chiede al Figlio di amare con cuore umano, nel quale Lui ha posto tutto il suo cuore eterno, allo stesso modo che Lui le ama, tutte le sue pecore. Ecco il segreto di Gesù: il suo infinito amore per il Padre che è di purissima obbedienza al comando di amore ricevuto. Gesù come ama il Padre così ama le pecore del Padre, le ama con il cuore del Padre tutto nel suo. Obbedienza purissima.

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

Farisei e scribi non hanno alcuna relazione con il Padre. Essi si relazionano con Satana. Satana è fonte di odio contro Dio e contro l’uomo. Farisei e scribi vivono di odio contro Cristo e contro le pecore che Gesù ama. Il loro odio è così violento da far loro desiderare la morte stessa di Gesù. La verità di Cristo Gesù si applica ad ogni pastore. Tutto è dalla relazione con Dio, con Cristo, nello Spirito Santo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dal cuore di Cristo Gesù.