vangelo del giorno

E voi non lo conoscete

4 APRILE (Gv 7,1-2.10.25-30)


Dio si conosce per obbedienza ad ogni sua parola. Si ascolta la sua voce, si fa quanto lui dice, a poco a poco mente, cuore, volontà, desideri, sentimenti, lo stesso corpo si riveste di Dio. Lo si conosce. Si diviene luce come Lui è luce, verità della sua verità, santità della sua divina ed eterna santità. La Prima Lettera di San Giovanni Apostolo può aiutarci a comprendere questo principio santo per la conoscenza del nostro Dio. 

Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi (1Gv 1,1-10). 

Chi conosce Dio? Chi cammina nella sua luce. La sua luce è la sua parola. Chi cammina nella parola codificata nella Scrittura Santa conoscerà sempre l’altra luce, quella attuale, quella che Dio rivolge all’uomo lungo il corso della storia. I Giudei non conoscono il Padre, non sanno chi è Dio. Non lo conoscono perché non conoscono la sua parola. Vivono senza di essa, fuori di essa, contrariamente ad essa. Della parola di Dio possiedono solo un involucro vuoto. È un vestito senza la persona dentro. Mai potranno conoscere la verità di Cristo Gesù che è purissima verità del Padre. 

Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Intanto alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, compirà forse segni più grandi di quelli che ha fatto costui?».

La conoscenza di Dio non è però statica, essa è perennemente dinamica. Neanche Cristo Gesù è l’ultima frontiera della vera conoscenza di Dio. Il Vangelo non è l’ultima definitiva comprensione del Signore nostro Dio. Neanche tutta la Scrittura è l’ultima definitiva sua verità. Tutti gli eretici si rifanno al Vangelo. Tutti i rinnegatori della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica, si appellano alla Scrittura. L’ultima verità di Dio è lo Spirito Santo. Non però in una lettura statica, fossilizzata, di attualizzazione di ieri, nella storia che fu. È lo Spirito Santo nella sua verità di Gesù Signore e del Padre dei cieli che oggi dona alla sua Chiesa, in modo che la Chiesa la doni al mondo intero. “Verrà lo Spirito e vi guiderà a tutta la verità”. Ma quando viene lo Spirito del Signore? Oggi Egli viene in una stupenda attualizzazione della verità di Cristo, che è verità del Padre. Nella Scrittura canonica vi è tutta la verità. Ad essa nulla si dovrà aggiungere e nulla togliere. La Scrittura deve essere perennemente interpretata dallo Spirito Santo. La vita nella verità dello Spirito secondo la verità di oggi non è perfetta conoscenza di Dio. La vita dalla verità di ieri attualizzata nella verità di oggi è vera conoscenza del Signore. La storia è perennemente nuova e nuova deve essere l’attualizzazione della verità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità attuale di Gesù.