FATTI UN SERPENTE E METTILO SOPRA UN’ASTA

MARTEDÌ 31 MARZO (Nm 21,4-9)

Sappiamo che la morte è venuta nel mondo per la menzogna del serpente, ma anche per la non fede dell’uomo e della donna: “Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»” (Gen 3,1-7.14-15). Il serpente innanzato da Mosè nel deserto è solo figura del vero Serpente che il Signore innalzerà in mezzo al mondo perché quanti sono stati morsi, o verranno morsi dall’antico serpente di menzogna, possano non morire, ritornare in vita, vivere di vera vita eterna e divina.

In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Gesù rivela a Nicodemo che è Lui il Serpente che dovrà essere innalzato perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna nel suo nome: “Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio»” (Gv 3,13-21). Gesù è stato innalzato. Lui è oggi Serpente di vita eterna, ma invisibile. Occorre il serpente di vita eterna visibile. Questo serpente è l’apostolo di Cristo Gesù, poi viene il presbitero, poi il diacono, poi il cresimato, poi il battezzato. Ognuno deve manifestare Cristo Crocifisso e Risorto, innalzato sul mondo perché il mondo si salvi per la fede in Lui. Se il cristiano non diviene Serpente visibile di Cristo Gesù, nessuna salvezza nascerà nei cuori. Oggi il mondo cerca questo serpente. Non lo trova. Rimane deluso. Addirittura molti cristiani stanno insegnando al mondo che il Serpente non serve più. Ognuno è serpente di se stesso.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il cristiano creda con viva fede nella sua missione.