vangelo del giorno

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente

31 MAGGIO (Lc 1,39-56)


L’Antico Testamento è la narrazione delle grandi cose che il Signore ha fatto per il suo popolo. È anche il racconto della stupenda opera di Dio che è la creazione. L’intero universo è un canto al nostro Dio. È una stupenda e santa confessione di gloria. 

Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! Per la grandezza della tua potenza ti lusingano i tuoi nemici. A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini. Egli cambiò il mare in terraferma; passarono a piedi il fiume: per questo in lui esultiamo di gioia. Con la sua forza domina in eterno, il suo occhio scruta le genti; contro di lui non si sollevino i ribelli. Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode; è lui che ci mantiene fra i viventi e non ha lasciato vacillare i nostri piedi. O Dio, tu ci hai messi alla prova; ci hai purificati come si purifica l’argento. Ci hai fatto cadere in un agguato, hai stretto i nostri fianchi in una morsa. Hai fatto cavalcare uomini sopra le nostre teste; siamo passati per il fuoco e per l’acqua, poi ci hai fatto uscire verso l’abbondanza. Entrerò nella tua casa con olocausti, a te scioglierò i miei voti, pronunciati dalle mie labbra, promessi dalla mia bocca nel momento dell’angoscia. Ti offrirò grassi animali in olocausto con il fumo odoroso di arieti, ti immolerò tori e capri. Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. A lui gridai con la mia bocca, lo esaltai con la mia lingua. Se nel mio cuore avessi cercato il male, il Signore non mi avrebbe ascoltato. Ma Dio ha ascoltato, si è fatto attento alla voce della mia preghiera. Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia (Sal 55 (65) 1-20). 

Ciò che il Signore ha fatto per Maria supera infinitamente ogni altra opera di Dio. Maria è in se stessa l’opera più grande di Dio, in assoluto. Dio potrebbe creare mille altri cieli e mille altri universi. La sua onnipotenza glielo consente. Non può però creare un’altra Madre di Dio, perché non può generare un altro Figlio. Come il Figlio eterno è uno, così la Madre terrena del suo Figlio è una, perché l’Incarnazione è una. Maria è la singolarità, l’unicità, l’irripetibilità di Dio. Maria è l’opera più grande della misericordia di Dio. Questa verità è solo di Maria. Senza il Nuovo Testamento, l’Antico narra solo una pallida idea di Dio. L’Antico non è neanche la luce per rispetto al sole. 

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.


Maria è pienamente ricolma di Dio. Lei è la vera abitazione di Dio sulla nostra terra. Si reca nella casa della cugina Elisabetta e come anfora ricolma di prezioso unguento riversa per intero lo Spirito Santo, lo travasa nel cuore di Elisabetta. Giovanni viene ricolmato di Spirito Santo, Elisabetta vede il mistero di Maria è lo canta. È questa la visita che il cristiano deve fare al mondo. Deve travasare in esso tutto il profumo dello Spirito Santo di cui è colmo. Questa è la vera evangelizzazione: travaso di Spirito Santo. Il cristiano va nel mondo pieno di Spirito del Signore, lo versa per intero nei cuori ed essi cambiano natura. Vedono Dio nei travasatori, gridano e cantano la loro verità. Non perché gliela spiegano, ma perché la vedono nello Spirito travasato in loro.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci travasatori dello Spirito.