vangelo del giorno

Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno

26 GIUGNO (Mt 8,1-4)

Gesù è potente in parole ed opere. Non vuole però che le opere da lui compiute vengano viste come fine a se stesse. Esse hanno uno scopo ben preciso: aprire i cuori ad una retta, perfetta, esaustiva fede sulla verità della sua persona e della sua missione. Il miracolo nella Scrittura è sempre a servizio della fede. Esso deve mettere ogni cuore dinanzi alla verità di Dio, manifestata attraverso i suoi Mediatori, perché la fede venga liberata da ogni imperfezione, ogni lacuna, vi si aggiunga quanto ad essa manca e si viva di vera, pura, obbedienza, accogliendo ogni parola di Dio che lo strumento umano rivela. Il miracolo fine a se stesso non appartiene alla Scrittura.

Dio, attraverso Mosè, compie le sue grandi opere per piegare il Faraone alla sua volontà. Lui deve riconoscere che il Dio degli Ebrei è Signore del cielo e della terra e di tutto ciò che essi contengono. Nessuna creatura può disobbedire ad un solo suo comando. Tutte invece devono ascoltare la sua voce. Elia, sul monte Carmelo, non fa scendere il fuoco dal cielo, perché vuole strabiliare gli Israeliti, ma perché essi si convincano che solo il loro Dio è il Signore, mentre quello dei falsi profeti è solo un idolo muto, inerte, incapace di qualsiasi cosa. Le parole di Elia sono assai esplicite.

Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla. Elia disse ancora al popolo: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. Ci vengano dati due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l’altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Invocherete il nome del vostro dio e io invocherò il nome del Signore. Il dio che risponderà col fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!» (1Re 18,20-24).

Questa stessa verità è insegnata dall’Apostolo Giovanni. Anzitutto il suo Vangelo è la presentazione della potenza di Gesù in alcune grandi opere, perché ci si apra alla fede in Lui. Tutti i miracoli sono altamente significativi. Essi mostrano ognuno una verità di Cristo Gesù. Lui è luce, pane di vita, risurrezione, sorgente di acqua zampillante, amore sempre nuovo, verità che crea verità, grazia che risana. Attraverso le opere tutto il popolo deve aprirsi alla vera fede. Gesù non è da se stesso. È dal Padre. Le sue non sono opere di un uomo, sono invece azioni di Dio, del vero Dio.

Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani (Gv 8,31-39).

Gesù non vuole che si separi il miracolo dal frutto che esso deve produrre: la fede nella sua Parola, nella sua Persona, nel suo mistero, nella sua missione. Per questo chiede al lebbroso guarito di non divulgare il miracolo. È facile cercare i miracoli. Difficile invece è cercare la fede. I miracoli tutti li vogliono. La fede non la vuole quasi nessuno.

Scese dal monte e molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede in Gesù.