La mia casa sarà chiamata casa di preghiera

Se leggiamo anche e soprattutto in chiave allegorica quanto Gesù compie nel tempio di Gerusalemme, si scoprono altissime verità. La casa di preghiera per tutti i popoli è il suo corpo. Si entra nel suo corpo, divenendo suo corpo. Si può pregare il Padre. Questo significa: “Chiedere per Cristo”: chiedere divenendo corpo di Cristo, chiedere dalla santità del corpo di Cristo, dalla sua verità. Ogni uomo è chiamato a divenire corpo di Cristo. Tutte le genti devono essere invitate ad entrare in questa casa di preghiera. Il Padre non conosce altra sua casa.

Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli» (Is 56,6-7).

Applicando a Gesù le parole di Geremia, ognuno è obbligato non solo a conservare il tempio di Dio che è Cristo nella più alta santità, ma anche deve mostrare nel suo corpo, che è corpo di Cristo e tempio vivo dello Spirito Santo, la più alta santità. Il cristiano è chiamato a rivelare ad ogni uomo la santità del Padre. Se questa Legge era essenza dell’Antico Testamento, ora essa nostra natura. La nostra santità deve manifestare al mondo quanto è grande la santità del nostro Dio. È questa la missione del discepolo di Gesù: imitare in tutto il suo Maestro.

Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore. Andate, dunque, nella mia dimora di Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità d’Israele, mio popolo. Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni – oracolo del Signore – e, quando vi ho parlato con premura e insistenza, non mi avete ascoltato e quando vi ho chiamato non mi avete risposto, io tratterò questo tempio sul quale è invocato il mio nome e in cui confidate, e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. Vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim (Ger 7,8-15).

Chi vede Gesù vede il Padre. Lo vede in tutta la sua misericordia, carità, perdono, verità, luce, santità. Chi vede il cristiano deve vedere Cristo. Di Cristo deve vedere tutta la sua misericordia, carità, perdono, verità, luce, santità. Così il cristiano in Cristo diviene “vera immagine non solo creata, ma anche rigenerata e santificata del suo Creatore e Signore”. Ecco qual è la missione del discepolo di Gesù: essere sempre vera immagine della santità di Dio in mezzo agli uomini.

Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «Sta scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. Voi invece ne fate un covo di ladri». Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono, e gli dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete mai letto: Dalla bocca di bambini e di lattanti hai tratto per te una lode?». Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte (Mt 21,12-17).

Citando il Salmo nel quale è riferito che sono proprio bambini e lattanti la difesa contro gli avversari di Dio, Gesù velatamente proclama la sua divinità. Lui è Dio. I bambini e i lattanti oggi proclamano la sua gloria dinanzi ai suoi avversari. Cristo Gesù è tempio di Dio ed anche Dio. È il Dio che si è fatto carne. È il Dio venuto nella carne per redimere l’uomo.

O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, con la bocca di bambini e di lattanti: hai posto una difesa contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi: tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari. O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! (Sal 8,1-10).

Ogni Parola della Scrittura, rettamente compresa, nasconde altissime verità. Purtroppo oggi con il profeta Geremia dobbiamo affermare che “a menzogna l’ha ridotta la penna menzognera degli scribi”. Dare la sua verità ad ogni Parola della Scrittura è l’opera più urgente della Chiesa.

Madre di Dio, Angeli, Santi, intervenite con ogni potenza del cielo per dare la verità alla Parola. .