Lo Spirito del Signore è sopra di me

La misericordia è vera, se è divina. È divina se viene dal cuore del Padre, suggerita dallo Spirito Santo, vissuta con il cuore di Cristo. Se uno di questi elementi viene meno, la misericordia è opera umana, ma non certo divina. Cristo Gesù ha vissuto la sua misericordia in modo assolutamente, perennemente divino. Lui è stato sempre mosso dallo Spirito Santo secondo la volontà del Padre. Ha quotidianamente servito l’uomo secondo il cuore di Dio, mai dal suo cuore. Sempre dalla volontà del Padre, mai dalla sua volontà. Mai ha inserito un solo pensiero nei pensieri di Dio, mai un suggerimento. Lui è il perfetto ascoltatore di Dio.

Essendo lo Spirito Santo il solo “suggeritore” della misericordia del Padre ad ogni uomo, perché ognuno faccia solo ciò che il Padre vuole e non altre cose, Lui elargisce ad ogni persona il dono spirituale corrispondente all’opera da compiere perché essa sia perfetta. Considerata dal punto di vista dello Spirito e del suo dono di grazia, pensare di poter vivere di misericordia universale è impossibile. Immaginare che ogni persona possa fare tutto è stoltezza, mai potrà dirsi sapienza. Altra verità che si deve inserire nel vastissimo campo della misericordia è il ministero specifico dato da Dio ad ogni singola persona. A cominciare dalla stessa natura che è maschile e femminile. Un uomo non potrà mai amare da donna, mai una donna potrà amare da uomo.

Ministero e dono particolare dello Spirito Santo non fanno ancora divina, vera, perfetta, l’opera della misericordia. A chi fare l’opera di misericordia dovrà essere sempre il Padre celeste a deciderlo. Tutto è dalla volontà del Padre. Lui decide chi è maschio e chi è femmina. Lui decide quale dono si deve dare ad ogni singola persona. Lui decide quale ministero affidare ad ognuno. Ad uno affida il ministero di Papa, ad un altro di Vescovo, ad un altro di Presbitero, ad un altro di Diacono, ad un altro di Cresimato, ad un altro di Battezzato, ad un altro di Sposato, ad un altro di Celebe per il regno dei cieli. Ad uno il ministero di Profeta, ad un altro il ministero di Dottore, ad un altro il ministero di Maestro, ad un altro il ministero di Teologo. Ad un altro il ministero di Evangelista, ad un altro il ministero di Missionario ad Gentes.

Ognuno di questi ministeri viene corredato dallo Spirito Santo di un dono personale, mai dato ad altri. Per cui nessun ministero, anche se è uguale come ministero, mai potrà essere uguale come dono dello Spirito. Il dono dello spirito diverso, rende diversa la misericordia che la persona è chiamata a realizzare sempre per mozione dello Spirito Santo dalla volontà del Padre. Questo principio eterno della misericordia di Dio, operata attraverso un uomo particolare, esige che ogni incaricato delle opere di misericordia sappia qual è il suo dono e conosca anche minuto per minuto dove il Padre celeste vuole che lui viva la sua misericordia in favore dei figli di Dio. Giona deve predicare in Ninive. È questa l’opera della sua misericordia. Amos deve predicare in Betel. È questa l’opera della misericordia. Paolo deve recarsi dai Pagani. È questa l’opera della sua misericordia. Pietro deve andare nella casa di Cornelio. Questa è la sua misericordia. Filippo deve trovarsi sulla strada di Giaffa. È l’opera della sua misericordia. Stefano deve servire i fratelli nelle mense. È questa l’opera della sua misericordia.

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». (Lc 4,14-21).

Gesù, nella sinagoga di Nazaret, rivela ai suoi concittadini qual è il programma che lo Spirito Santo ha scritto per Lui molti secoli prima. Questo programma lo Spirito ha scritto, questo programma Lui dovrà realizzare. I suoi concittadini chiedono miracoli. Il programma non li prevede, Lui non potrà farli. Quando lo Spirito Santo glieli suggerirà come programma momentaneo, Lui li realizzerà all’sitante. Ogni uomo di Dio è obbligato a conoscere il programma che lo Spirito ha scritto o scrive per Lui. Oggi molti vogliono essere scrittori di programmi per gli altri. Questo a nessuno è consentito. Il solo che scrive i programmi è il Padre celeste e il solo che li ispira e li guida è lo Spirito Santo. Sostituirsi allo Spirito è peccato grave di superbia e di presunzione. Ci rivestiamo di un potere che a nessuno è stato mai conferito. Invece ognuno dovrebbe porsi umilmente in ascolto dello Spirito per conosce tempi, modalità, forme, luoghi, vie per la realizzazione della misericordia che il Signore vuole che ognuno viva per la redenzione dei suoi figli. La vera misericordia è dall’ascolto dello Spirito.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri operatori di misericordia.