Luce per rivelarti alle genti

Adorare un Dio falso si diviene falsità. Adorare un Dio parzialmente vero, parzialmente si diviene verità. Adorare un Dio non conosciuto nella pienezza della verità forma un uomo non pienamente vero. Qual è il Dio nel quale l’uomo crede e adora, tale sarà anche la sua umanità. Ogni uomo è annunciatore di un suo Dio. Ognuno presenta un suo particolare Signore.

Se io credo nel Dio di Mosè, credo nei comandamenti, credo anche nella legge del taglione: “Occhio per occhio, dente per dente”. Faccio della giusta vendetta una regola di vita. Ma anche faccio della pena di morte per la trasgressione dei comandamenti una legge di vita. Gesù è stato messo a morte dal Dio di Mosè. Il Dio di Mosè è ancora un Dio imperfetto.

Se io credo nel Dio di Isaia, credo nel Dio creatore del cielo e della terra, credo nel Dio unico, non posso credere in altri dèi, perché sono solo idoli, invenzioni della mente dell’uomo. Il Dio di Isaia è anche il Dio che viene per fare nuove tutte le cose. È il Dio dell’espiazione vicaria che sarà realizzata attraverso il suo Servo Sofferente. È il Dio del Sacerdozio a tutte le genti.

Se io credo nel Dio di Ezechiele, devo credere nel Dio che viene per togliere dal petto dell’uomo il cuore di pietra e al suo posto piantarne uno di carne. Devo credere nel Dio che concede ad ogni uomo la possibilità del pentimento dopo ogni peccato. Devo credere che Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. Devo credere nel Dio del perdono e della vita.

Da Abramo fino al profeta Malachia, ogni uomo che parla di Dio in nome di Dio, aggiunge sempre una verità nuova al Dio che ha ricevuto e nel quale crede. Malachia aggiunge l’indissolubilità del matrimonio. Il suo Dio è un Dio che odia il ripudio. È anche il Dio che fa una netta distinzione tra bene e male. È il Dio giusto giudice che retribuisce secondo le opere.

Se credo nel Dio di Gesù Cristo, devo credere nel Dio Incarnato, nel Dio Crocifisso, nel Dio che prende su di sé nel suo corpo tutta la sofferenza dell’umanità, tutto il peccato del mondo e lo espia sulla croce, nel suo corpo. Devo credere nel perdono incondizionato senza alcuna vendetta. Devo credere nel dono della vita a Dio in olocausto per la redenzione dei cuori.

Ma chi è in verità il Dio di Cristo Gesù? Il Dio di Cristo Gesù è il Padre che sacrifica il Figlio da Lu generato nell’eternità, perché tutti gli altri figli da Lui creati, possano riconoscerlo come loro vero Padre e come vero Padre amarlo, servirlo, ascoltarlo, prestare a Lui il culto della vera obbedienza. È il Padre che offre in olocausto ogni altro figlio per la salvezza dei loro fratelli.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori» (Lc 2,25-35).

Siamo nel tempio di Gerusalemme. Simeone tiene tra le braccia il Messia, Cristo Signore. Rivela al mondo intero chi è quel Bambino. Lui è la luce, la luce vera, che deve essere tutta puntata su Dio, in modo che l’umanità possa vedere, conoscere, sapere chi è il suo vero Dio. Quel Bambino è la luce che deve illuminare il Padre dinanzi alle genti. È il suo ministero.

Dio ci ha fatto dono di Cristo Gesù, perché attraverso Lui, noi possiamo conoscere la verità del suo volto. Gesù è il vero volto visibile del Padre, la luce visibile di Lui, la sua eterna verità, il suo amore, la sua santità in mezzo agli uomini. È questa la grande misericordia del Padre: il dono di Gesù Signore. In Lui ci ha fatto dono della sua conoscenza, che è purissimo amore e verità.

Senza la vera conoscenza di Cristo si è senza la vera conoscenza del Padre. Nulla conosciamo di Lui. Possiamo anche rivolgerci a quanti lo hanno presentato prima o dopo di Lui, ma la loro è una conoscenza parziale, marginale, incompleta, superficiale, non perfetta. Solo Cristo Gesù è la vera luce che illumina tutto il Padre. Dalla vera conoscenza di Dio è la vera scienza dell’uomo. Chi è Cristo Gesù? Il frutto eterno per noi della misericordia e dell’amore del Padre. Chi vuole conoscere il Padre e nel Padre conoscersi deve conoscere Cristo in pienezza di verità, carità, amore, misericordia, giustizia, santità. Deve essere un contemplatore di Lui.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la fede in Gesù luce del Padre.