L’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima

Un tempo una regola dell’ascetica classica così recitava: “Corruptio optimi pessima – la corruzione dell’ottimo è pessima”. Non c’è corruzione più grande della sua. Sappiamo che Lucifero era la luce più splendente nell’universo creato da Dio. Si insuperbì della sua luce. Si corruppe nella sua natura. Divenne la tenebra più nera. È stato precipitato nelle tenebre eterne. Nelle tenebre la sua oscurità è così nera da far apparire le tenebre luce. Dal più grande amico di Dio, del suo Creatore, divenne il suo più acerrimo nemico. Nemico di Dio e dell’intera creazione, degli Angeli e degli uomini. Dalla sua corruzione è riuscito a trascinare con sé nelle tenebre eterne un terzo delle “stelle” del cielo. Degli uomini ogni giorno fa strage. Chi sulla terra è più santo del cristiano? Nessuno è santo come lui appena uscito dalle acque del battesimo. È figlio adottivo del Padre, partecipe della sua natura divina, corpo di Cristo, tempio vivo dello Spirito Santo, ministro di luce e di verità, portatore nel mondo della vera giustizia e della pace. Se però lui si corrompe, nessuna corruzione è simile alla sua. La sua è sempre pessima.

Nella Scrittura vi è una affermazione del Signore che fa tremare il cuore quando la si legge: “Grande è stata l’iniquità della figlia del mio popolo, più del peccato di Sòdoma, la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani. I suoi giovani erano più splendenti della neve, più candidi del latte; avevano il corpo più roseo dei coralli, era zaffìro la loro figura. Ora il loro aspetto s’è fatto più scuro della fuliggine, non si riconoscono più per le strade; si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa, è divenuta secca come legno. Più fortunati gli uccisi di spada che i morti per fame, caduti estenuati per mancanza dei prodotti del campo. Mani di donne, già inclini a pietà, hanno cotto i loro bambini, che sono divenuti loro cibo nel disastro della figlia del mio popolo” (Lam 4,6-10). “Tu non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come se ciò fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la tua condotta. Per la mia vita – oracolo del Signore Dio –, tua sorella Sòdoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu insieme alle tue figlie! Ecco, questa fu l’iniquità di tua sorella Sòdoma: essa e le sue figlie erano piene di superbia, ingordigia, ozio indolente. Non stesero però la mano contro il povero e l’indigente” (Ez 16,47-49). Se il cristiano si corrompe, grande è la sua corruzione, anzi grandissima. Per questo urge porre molta attenzione a non cadere neanche nel primo peccato veniale. Con esso si apre la porta al peccato mortale e poi è la rovina. Si cammina di peccato in peccato fino alla distruzione di Cristo in noi e nel mondo. È questa la grande astuzia di Satana: far pensare al cristiano che dal peccato è facile venire fuori. Il peccato è come una trappola. Si resta impigliati in essa, da se stessi nessuno può liberarsi. Occorre una potentissima azione di Dio. Solo Lui può liberare dal peccato commesso.

Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia» (Mt 12,43-45).

Davide prima commise un peccato con lo sguardo. Possiamo dire che è un peccato comune. Chi non pecca con gli occhi? Gli occhi sono la porta attraverso la quale ogni peccato entra nel cuore. Dal peccato degli occhi, subito passa al peccato con tutto il corpo. Commette un gravissimo peccato di adulterio. Dal peccato di adulterio scivola nel peccato di omicidio. Uccide molti uomini perché deve eliminare il marito della donna. Lui, ottimo uomo di Dio, in un istante divenne pessimo. Impurità degli occhi, impurità del corpo, impurità della volontà, impurità delle mani, impurità della coscienza. Se il Signore non gli avesse mandato il profeta Natan sarebbe scivolato ancora in chissà quali orrendi misfatti. Ormai la porta del peccato era aperta. È stato sufficiente un solo sguardo impudico. Chi era più a contatto con Gesù Signore di Giuda? Lui camminava fianco a fianco con la santità divina ed umana, eterna ed incarnata. Si corruppe nei pensieri, si vendette Cristo Gesù, si impiccò, Corruzione veramente pessima la sua: dal più alto dei cieli al più profondo dell’inferno. Perché questo è avvenuto? Per la sete del denaro non controllata, non dominata, non governata. Un solo pensiero basta a Satana per distruggere un uomo. Un solo pensiero accolto nel cuore e la rovina è grande, immensa, eterna.

È giusto che si presti grande fede alla Parola di Gesù. Noi togliamo Satana dal nostro cuore. Lui non si arrende. Va e trova sette spiriti peggiori di lui. Viene alla conquista del nostro cuore. Vuole la nostra anima. Nessuno pensi che venga con un esercito possente. Viene in modo subdolo, suadente, inoffensivo, innocente. Spesso neanche si serve del male per condurci nel suo inferno. Sovente ci propone anche azioni buone da fare. Se cadiamo nella tentazione subito diveniamo omissivi in ordine al nostro ministero, nostro carisma, nostra vocazione. A volte ci suggerisce un pensiero diverso da quello del Vangelo, offrendoci anche i motivi validi che esigono la nostra accoglienza. Si serve di amici, nemici, professori, dottori, maestri, ministri della Parola. Occorre molta, ma molta prudenza, saggezza, Spirito Santo per non cadere.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni peccato veniale.