MA DI NUOVO VIVRANNO I TUOI MORTI

GIOVEDÌ 16 LUGLIO (Is 26,7-9.12.16-19)

Quando i figli d’Israele si allontanano dal loro Signore, divengono una pianura di ossa aride. Si potrà ritornare ad essere persone viventi solo per la grande misericordia del Signore che mai abbandona il suo popolo e sempre si ricorda della sua alleanza: “La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: «Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: “Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore”». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell’uomo, e annuncia allo spirito: “Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”».

Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. Mi disse: «Figlio dell’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi vanno dicendo: “Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti”. Perciò profetizza e annuncia loro: “Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò”». Oracolo del Signore Dio” (Ez 37,1-14). Le vie del ritorno in vita non sono però indolori. Passano attraverso una grande tribolazione, una generale catastrofe, una ingente devastazione. Passano per la spada, la peste, il fuoco, la fame, il lungo esilio. Adamo ha peccato. Il ritorno in vita dell’umanità è passato attraverso la via della morte in croce del Figlio eterno del Padre. Non c’è ritorno in vita senza effusione di sangue. Questa verità mai va dimenticata.

Il sentiero del giusto è diritto, il cammino del giusto tu rendi piano. Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi, Signore, noi speriamo in te; al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio. Di notte anela a te l’anima mia, al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca, perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra, imparano la giustizia gli abitanti del mondo. Signore, ci concederai la pace, perché tutte le nostre imprese tu compi per noi. Signore, nella tribolazione ti hanno cercato; a te hanno gridato nella prova, che è la tua correzione per loro. Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nei dolori, così siamo stati noi di fronte a te, Signore. Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori quasi dovessimo partorire: era solo vento; non abbiamo portato salvezza alla terra e non sono nati abitanti nel mondo. Ma di nuovo vivranno i tuoi morti. I miei cadaveri risorgeranno! Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere. Sì, la tua rugiada è rugiada luminosa, la terra darà alla luce le ombre.

Oggi il corpo visibile di Cristo corre il pericolo di divenire anch’esso una pianura di ossa aride. Già lo stiamo divenendo. Il ritorno in vita necessariamente passerà per la via della grande sofferenza e dell’indicibile dolore. Se la salvezza di una solo anima costa già la vita di un missionario del Vangelo e neanche è sufficiente, molto di più costerà il ritorno in vita di tutta la comunità cristiana. Anche per noi vale quanto è detto nella profezia di Isaia: compiamo grandi lavori, siamo oberati da mille impegni, passiamo da un’attività ad un’altra, ma non generiamo anime per Cristo Gesù. Impoveriamo il corpo di Cristo, non lo arricchiamo. Lo spogliamo, non lo rivestiamo. Lo crocifiggiamo, non lo risuscitiamo. Lo mortifichiamo, non lo vivifichiamo. Questo accade perché si opera senza l’obbedienza al Vangelo, alla verità, alla fede, alla giustizia, alla carità.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci discepoli di Gesù secondo il cuore del Padre.