Nessun servitore può servire due padroni

Ogni uomo è stato dotato dal suo Signore e Creatore di un solo spirito, una sola anima, un solo cuore, una sola volontà, una sola intelligenza, una sola sapienza. Ad ogni uomo è stato dato sempre dal suo Creatore e Signore un solo Comandamento: “Fa’ ciò che io ho dichiarato bene. Sta’ lontano da ciò che io ho dichiarato male”. Questo Comandamento non è stato dato al cristiano, al seguace di Gesù. È stato da ad ogni uomo nel momento stesso della sua creazione. Ancora la donna non era stata creata e subito nel Giardino dell’Eden Dio ha fatto sentire poderosa e forte la sua voce: “Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire»” (Gv 2,16-17). Solo dopo, il Signore creò la donna all’uomo e gliela diede come aiuto a lui corrispondente.

La più grande misericordia di un uomo verso un altro uomo è rimanere in eterno nel Comandamento ricevuto dal suo Creatore. Chi disobbedisce al Comandamento e propone all’altro la sua disobbedienza non solo come tentazione, ma addirittura come legge di bene, garantendo per lui, supera la malvagità di Satana. Va ben oltre, infinitamente oltre. Satana tentò Eva, ma non mise nessuna firma sotto la sua tentazione a garanzia della sua parola come nuova legge della vita. Mettere una firma sotto una legge iniqua, antiumana, contro natura, è garanzia che quella legge è buona, ottima, è legge di vita. Se poi chi fa questo è un cattolico, allora siamo nella più pura schizofrenia spirituale. Si va nell’aula di Dio e si confessa che il Signore è il solo Legislatore dell’uomo. Si va nell’aula dell’uomo e ci si pone al posto di Dio, garantendo per tutte le generazioni presenti e future che l’iniquità è cosa buona per l’uomo.

La carta è scritta dagli uomini per gli uomini. Oggi vale e domani non vale più. Altre carte, infinite carte potranno essere scritte. Infatti ogni popolo ha le sue carte e ogni religione i suoi libri. La natura l’ha scritta Dio ed essa rimane stabile in eterno ed è uguale per tutti gli uomini. Allora la vera questione non è se giurare sul Vangelo o sulla carta, la questione vera è se giurare su una natura fatta di carta e porre la propria firma su questa natura o giurare sulla natura fatta da Dio e mettere la firma sotto quella natura. Poiché l’uomo ha un solo cuore e un solo spirito e non due, mettendo la firma sotto la natura di carta lo si è sottratto alla natura fatta da Dio. Si è stati fedeli alla carta dell’uomo, ma si è rei di alto tradimento verso Dio. Con quali conseguenze? Si è spostato l’asse della natura: dalla vita la si è condotta nella morte. È l’opera più iniqua contro l’uomo, nella totale assenza di misericordia e di pietà.

Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole.

La Legge e i Profeti fino a Giovanni: da allora in poi viene annunciato il regno di Dio e ognuno si sforza di entrarvi. È più facile che passino il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge. Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio (Lc 16,10-18).

Il cristiano, se vuole amare, se vuole essere operatore di misericordia, non deve fare quasi nulla verso gli altri. A lui basta che rimanga fedele alla carta stabilita per lui dal suo Dio e Signore. La più grande opera di misericordia è stare lontano da ogni male. È il male che divora la società. È il male che causa la morte. È il male che crea le migrazioni di interi popoli. È il male che distrugge l’uomo. È il male la causa delle molteplici povertà. È il male il creatore di ogni disastro morale, spirituale, sociale. Il denaro non è lo sterco del diavolo. È il cuore cattivo dell’uomo che lo trasforma in cosa cattiva. Il Vangelo mai chiama le cose cattive. Tutto ciò che Dio ha fatto, l’ha fatto bene. È il cuore dell’uomo che trasforma ogni cosa in male. C’è cosa più santa del corpo dell’uomo? Eppure dall’uomo esso ogni giorno è trasformato in oggetto di male, peccato, violenza, rapina. Senza Cristo è impossibile essere misericordiosi. Solo Cristo cambia il nostro cuore, da cuore di pietra, diabolico, satanico, imbroglione, concupiscente, avido, superbo, arrogante, stolto, insipiente, lo fa divenire cuore capace di vero e purissimo amore. Uno però è il cuore. Chi lo dona alla natura di carta, di certo non lo potrà dare alla natura secondo Dio. Chi lo dona all’uomo, di certo non lo potrà dare al suo Signore. Non c’è misericordia se il cuore è dato all’uomo. La misericordia vera inizia quando il cuore è dato al Signore, al suo proprietario.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a dare il cuore al suo Signore.