Novena in onore della B.V. Maria Immacolata – SETTIMO GIORNO

novena immacolata 2016

LO SPIRITO SANTO SCENDERÀ SU DI TE

L’Angelo Gabriele annunzia alla Vergine Maria un evento che si compirà in Lei. Lei sarà Madre del Figlio dell’Altissimo, del Messia del Signore. La Vergine Maria risponde, chiedendo all’Angelo le modalità secondo le quali le sue parole dovranno o potranno compiersi in Lei. Lei non è sposata. L’Angelo parla di un evento immediato. Come questo potrà avvenire? Cosa Lei dovrà fare? Quali strade percorrere?

La vergine Maria chiede e subito l’Angelo risponde: “Allora Maria disse all’angelo: Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?. Le rispose l’angelo: Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”. Possiamo comprendere la domanda che la Vergine Maria rivolge all’Angelo, non partendo da un precedente presupposto voto di verginità. Questa argomento non regge perché dalla Scrittura Antica sappiamo che il marito, appena conosciuti i voti della sposa, precedenti al matrimonio, aveva facoltà da parte del Signore di scioglierla da qualsiasi promessa o voto.

Mosè disse ai capi delle tribù degli Israeliti: «Questo il Signore ha ordinato: “Quando uno avrà fatto un voto al Signore o si sarà impegnato con giuramento a un obbligo, non violi la sua parola, ma dia esecuzione a quanto ha promesso con la bocca. Quando una donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà impegnata a un obbligo, mentre è ancora in casa del padre, durante la sua giovinezza, se il padre, venuto a conoscenza del voto di lei e dell’obbligo al quale si è impegnata, non dice nulla, tutti i voti di lei saranno validi e saranno validi tutti gli obblighi ai quali si sarà impegnata. Ma se il padre, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutti gli obblighi ai quali si sarà impegnata non saranno validi; il Signore la perdonerà, perché il padre le ha fatto opposizione.

Se si sposa quando è legata da voti o da un obbligo assunto alla leggera con le labbra, se il marito ne ha conoscenza e quando viene a conoscenza non dice nulla, i voti di lei saranno validi e saranno validi gli obblighi da lei assunti. Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto che ella ha fatto e l’obbligo che si è assunta alla leggera; il Signore la perdonerà. Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l’obbligo che si è assunta, rimarrà valido. Se una donna nella casa del marito farà voti o si impegnerà con giuramento a un obbligo e il marito ne avrà conoscenza, se il marito non dice nulla e non le fa opposizione, tutti i voti di lei saranno validi e saranno validi tutti gli obblighi da lei assunti. Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, li annulla, quanto le sarà uscito dalle labbra, voti od obblighi, non sarà valido: il marito lo ha annullato; il Signore la perdonerà.

Il marito può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale ella sia impegnata a mortificarsi. Ma se il marito, con il passare dei giorni, non dice nulla in proposito, egli ratifica così tutti i voti di lei e tutti gli obblighi da lei assunti; li ratifica perché non ha detto nulla a questo proposito quando ne ha avuto conoscenza. Ma se li annulla qualche tempo dopo averne avuto conoscenza, porterà il peso della colpa della moglie”» (Num 30,2-16).

Nello Spirito Santo e nella sua divina sapienza che sempre la guida, Maria sa che nelle cose di Dio nessun pensiero umano dovrà entrare. Basta un’errata interpretazione e il piano di Dio non si attua. È sufficiente un solo pensiero della terra e tutto va in frantumi. La Parola di Dio va sempre realizzata secondo le modalità di Dio. Ogni desiderio del Signore manifestato all’uomo mai è soggetto a interpretazioni da parte dell’uomo. Tutto si deve chiedere a Dio.

Quanto avviene nella casa di Nazaret deve rivelare a noi, Chiesa del Dio vivente, discepoli del Signore risorto, che non è sufficiente l’Ispirazione o la mozione interiore per fare le cose del nostro Dio. Sovente, più di quanto non si pensi, deve essere lo Spirito Santo a rivelarsi direttamente per manifestarci le giuste modalità, le vie, le forme storiche, concrete per la realizzazione della divina volontà.

Conosciamo le tristi, dolorose conseguenze di una Parola del Signore rivolta ad Abramo, ma interpretata da Sara. Non era Agar la donna dalla quale il Signore avrebbe dato ad Abramo una discendenza, ma proprio e solo la sterile Sara, l’anziana donna ormai fuori dell’età del concepimento. Prima era sterile per natura, ora è doppiamente sterile: per natura e per età.

Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo». Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.

Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Allora il Signore disse ad Abram: «Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in una terra non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. Alla quarta generazione torneranno qui, perché l’iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo».

Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram: «Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate; la terra dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, gli Ittiti, i Perizziti, i Refaìm, gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei e i Gebusei» (Gen 15,1-21).

Sarài, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, Sarài disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò l’invito di Sarài. Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan, Sarài, moglie di Abram, prese Agar l’Egiziana, sua schiava, e la diede in moglie ad Abram, suo marito. Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei.

Allora Sarài disse ad Abram: «L’offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho messo in grembo la mia schiava, ma da quando si è accorta d’essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». Abram disse a Sarài: «Ecco, la tua schiava è in mano tua: trattala come ti piace». Sarài allora la maltrattò, tanto che quella fuggì dalla sua presenza. La trovò l’angelo del Signore presso una sorgente d’acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, e le disse: «Agar, schiava di Sarài, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Fuggo dalla presenza della mia padrona Sarài». Le disse l’angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». Le disse ancora l’angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla, tanto sarà numerosa». Soggiunse poi l’angelo del Signore: «Ecco, sei incinta: partorirai un figlio e lo chiamerai Ismaele, perché il Signore ha udito il tuo lamento. Egli sarà come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui, e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».

Agar, al Signore che le aveva parlato, diede questo nome: «Tu sei il Dio della visione», perché diceva: «Non ho forse visto qui colui che mi vede?». Per questo il pozzo si chiamò pozzo di Lacai‑Roì; è appunto quello che si trova tra Kades e Bered. Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele (Gen 16,1-16).

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso».

Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni. Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo, perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò.

E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio».

Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza».

Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei». Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novant’anni potrà partorire?». Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici prìncipi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo». Dio terminò così di parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto.

Allora Abramo prese Ismaele, suo figlio, e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comprati con il suo denaro, tutti i maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro prepuzio in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto. Abramo aveva novantanove anni, quando si fece circoncidere la carne del prepuzio. Ismaele, suo figlio, aveva tredici anni quando gli fu circoncisa la carne del prepuzio. In quello stesso giorno furono circoncisi Abramo e Ismaele, suo figlio. E tutti gli uomini della sua casa, quelli nati in casa e quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui (Gen 17,1-27).

Gli Arri degli Apostoli non sono forse la testimonianza storica più eloquente del cammino degli Apostoli non sono con lo Spirito Santo interiore, ma anche con lo Spirito Santo esteriore?. Lo Spirito Santo interiore è lo Spirito della verità della Parola che converte. È lo Spirito che si trasmette nei Sacramenti per dare all’uomo un’altra configurazione dinanzi a Dio e agli uomini. Ma esso da solo non basta per guidare gli Apostolici nello svolgimento della loro missione.

Se leggiamo la Storia Sacra, fin dal suo sorgere, cioè dal primo sitante della Creazione, giungendo alla stessa Annunciazione, troviamo che Dio ha sempre camminato con l’uomo nella duplice modalità, interiormente ed esteriormente, visibilmente e invisibilmente: Legge, Sapienza, Manifestazione, Rivelazione, Profezia, Apparizione, Illuminazione.

Quanto troviamo negli Atti degli Apostoli – azione interiore ed azione esteriore (Saulo è dato alla Chiesa per azione esteriore così come Cornelio e altri) – lo troviamo in tutta la storia della Chiesa fino al presente. L’Apocalisse non attesta forse questa azione esteriore dello Spirito Santo. Tutte le grandi riforme nella Chiesa non sono avvenute per azione esteriore dello Spirito del Signore? Azione interiore ed esteriore mai potranno essere separate. Mai l’azione esteriore dello Spirito del Signore (svolta mediante Cristo Gesù e la Madre sua), potranno essere dichiarate non autentiche, non vere. Certo occorre il discernimento della Chiesa di volta in volta, ma l’azione esteriore è essenza della rivelazione e della vita del popolo del Signore.

Maria nello Spirito Santo vuol fare ogni cosa secondo Dio, non può l’Angelo lasciarla alla sua scienza, alla sua sapienza, anche se purissima. Mai l’uomo, la donna di Dio sono sicuri, certi che la loro interpretazione della divina volontà è quella giusta. Per questo la loro preghiera sempre si eleva incessante al Signore perché manifesti loro le giuste modalità.

La Vergine Maria chiede e l’Angelo le risponde. Lei nulla dovrà fare. Tutto farà in Lei lo Spirito Santo. Sarà Lui che la renderà Madre del Figlio dell’Altissimo. Sarà Lui che renderà fecondo il suo seno facendo sorgere in esso la nova, vera creazione di Dio. Sarà lo Spirito del Signore che manifesterà in Lei, per Lei, tutta l’onnipotenza creatrice del Padre Celeste. Mai è avvenuta cosa simile nella storia. Mai avverrà in seguito. Mai è avvenuta nell’eternità, mai avverrà più nel tempo. Quest’opera di Dio è unica e irripetibile, unica e sola. Non ve ne sarà una seconda. Tutto questo lo farà lo Spirito Santo di Dio. In Maria, lo Spirito del Signore, manifesterà tutta la sua divina onnipotenza, finora mai manifestata in un modo così grande, eccellente, forte. Dio mette in quest’opera tutto se stesso. Mette se stesso realmente, perché è il suo Verbo Eterno che scende nella storia per farsi storia, facendosi figlio, per opera dello Spirito Santo, nel seno della Vergine Maria. La Vergine di Nazaret mai sarebbe potuta giungere a pensare una così divinamente grande, eternamente alta. Azione interiore, azione esteriore!

SPIRITO

Diamo ora tutti i passi biblici nei quali si parla dello Spirito Santo, ma anche dello spirito che è nell’uomo e degli spiriti impuri che vengono e turbano il cammino della creatura sia in relazione con il suo Dio e anche in relazione con gli uomini. L’uomo non esiste al di fuori di queste tre forze: Lo Spirito Santo, il suo spirito personale, lo spirito impuro. Mentre lo Spirito Santo è dato per conferire verità allo spirito dell’uomo, lo spirito impuro viene per togliere dal cuore dell’uomo la verità posta in esso dal suo Creatore e Signore. Lo Spirito Santo e lo spirito impuro agiscono nell’uomo sia per via interiore che esteriore. Via esteriore è anche l’uomo, che può essere strumento di mediazione dello Spirito Santo, ma anche strumento e satellite dello spirito impuro.

La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque (Gen 1, 2). Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni” (Gen 6, 3). Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell’Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone (Gen 41, 8). Il faraone disse ai ministri: “Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?” (Gen 41, 38).

Quando però essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandati per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò (Gen 45, 27). Tu parlerai a tutti gli artigiani più esperti, ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l’esercizio del sacerdozio in mio onore (Es 28, 3). L’ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro (Es 31, 3). Poi quanti erano di cuore generoso ed erano mossi dal loro spirito, vennero a portare l’offerta per il Signore, per la costruzione della tenda del convegno, per tutti i suoi oggetti di culto e per le vesti sacre (Es 35, 21).

L’ha riempito dello spirito di Dio, perché egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro (Es 35, 31). Qualora lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata oppure lo spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è contaminata (Nm 5, 14). E per il caso in cui lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie; egli farà comparire sua moglie davanti al Signore e il sacerdote le applicherà questa legge integralmente (Nm 5, 30). Io scenderò e parlerò in quel luogo con te; prenderò lo spirito che è su di te per metterlo su di loro, perché portino con te il carico del popolo e tu non lo porti più da solo (Nm 11, 17). Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito (Nm 11, 25). Intanto, due uomini, uno chiamato Eldad e l’altro Medad, erano rimasti nell’accampamento e lo spirito si posò su di essi; erano fra gli iscritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si misero a profetizzare nell’accampamento (Nm 11, 26).

Ma Mosè gli rispose: “Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!” (Nm 11, 29). Ma il mio servo Caleb che è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito fedelmente io lo introdurrò nel paese dove è andato; la sua stirpe lo possiederà (Nm 14, 24). Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui (Nm 24, 2). Il Signore disse a Mosè: “Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui (Nm 27, 18). Ma Sicon, re di Chesbon, non ci volle lasciar passare nel suo paese, perché il Signore tuo Dio gli aveva reso inflessibile lo spirito e ostinato il cuore, per mettertelo nelle mani, come appunto è oggi (Dt 2, 30). Giosuè, figlio di Nun, era pieno di spirito di saggezza, perché Mosè aveva imposto le mani su di lui; gli Israeliti gli obbedirono e fecero quello che il Signore aveva comandato a Mosè (Dt 34, 9). Lo spirito del Signore fu su di lui ed egli fu giudice d’Israele; uscì a combattere e il Signore gli diede nelle mani Cusan-Risataim, re di Aram; la sua mano fu potente contro Cusan-Risataim (Gdc 3, 10).

Ma lo spirito del Signore investì Gedeone; egli suonò la tromba e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo (Gdc 6, 34). Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimelech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimelech (Gdc 9, 23). Allora lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad e Manàsse, passò a Mizpa di Gàlaad e da Mizpa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti (Gdc 11, 29). Lo spirito del Signore cominciò a investirlo quando era a Macane-Dan, fra Zorea ed Estaol (Gdc 13, 25). Lo spirito del Signore lo investì e, senza niente in mano, squarciò il leone come si squarcia un capretto. Ma di ciò che aveva fatto non disse nulla al padre né alla madre (Gdc 14, 6). Allora lo spirito del Signore lo investì ed egli scese ad Ascalon; vi uccise trenta uomini, prese le loro spoglie e diede le mute di vesti a quelli che avevano spiegato l’indovinello. Poi acceso d’ira, risalì a casa di suo padre (Gdc 14, 19).

Mentre giungeva a Lechi e i Filistei gli venivano incontro con grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami gli caddero disfatti dalle mani (Gdc 15, 14). Allora Dio spaccò la roccia concava che è a Lechi e ne scaturì acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Kor’: essa esiste a Lechi fino ad oggi (Gdc 15, 19). Lo spirito del Signore investirà anche te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro e sarai trasformato in un altro uomo(1Sam 10, 6).

I due arrivarono là a Gàbaa ed ecco, mentre una schiera di profeti avanzava di fronte a loro, lo spirito di Dio lo investì e si mise a fare il profeta in mezzo a loro (1Sam 10, 10). Lo spirito di Dio investì allora Saul ed egli, appena udite quelle parole, si irritò molto (1Sam 11, 6). Samuele prese il corno dell’olio e lo consacrò con l’unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e tornò a Rama (1Sam 16, 13). Lo spirito del Signore si era ritirato da Saul ed egli veniva atterrito da uno spirito cattivo, da parte del Signore (1Sam 16, 14). Allora i servi di Saul gli dissero: “Vedi, un cattivo spirito sovrumano ti turba (1Sam 16, 15). Comandi il signor nostro ai ministri che gli stanno intorno e noi cercheremo un uomo abile a suonare la cetra. Quando il sovrumano spirito cattivo ti investirà, quegli metterà mano alla cetra e ti sentirai meglio” (1Sam 16, 16).

Quando dunque lo spirito sovrumano investiva Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui (1Sam 16, 23). l giorno dopo, un cattivo spirito sovrumano s’impossessò di Saul, il quale si mise a delirare in casa. Davide suonava la cetra come i giorni precedenti e Saul teneva in mano la lancia (1Sam 18, 10). Ma un sovrumano spirito cattivo si impadronì di Saul. Egli stava in casa e teneva in mano la lancia, mentre Davide suonava la cetra (1Sam 19, 9). Allora Saul spedì messaggeri a catturare Davide, ma quando videro profetare la comunità dei profeti, mentre Samuele stava in piedi alla loro testa, lo spirito di Dio investì i messaggeri di Saul e anch’essi fecero i profeti (1Sam 19, 20). Egli si incamminò verso Naiot di Rama, ma cadde anche su di lui lo spirito di Dio e andava avanti facendo il profeta finché giunse a Naiot di Rama (1Sam 19, 23).

Saul si camuffò, si travestì e partì con due uomini. Arrivò da quella donna di notte. Disse: “Pratica la divinazione per me con uno spirito. Evocami colui che io ti dirò” (1Sam 28, 8). Poi lo spirito del re Davide cessò di sfogarsi contro Assalonne, perché si era placato il dolore per la morte di Amnon (2Sam 13, 39). Lo spirito del Signore parla in me, la sua parola è sulla mia lingua (2Sam 23, 2). Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza (1Re 18, 12). Entrò da lui la moglie Gezabele e gli domandò: “Perché mai il tuo spirito è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare?” (1Re 21, 5).

Si è fatto avanti uno spirito che – postosi davanti al Signore – ha detto: Lo ingannerò io. Il Signore gli ha domandato: Come? (1Re 22, 21). Ha risposto: Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti. Quegli ha detto: Lo ingannerai senz’altro; ci riuscirai; va’ e fa’ così (1Re 22, 22). Ecco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti questi tuoi profeti; ma il Signore a tuo riguardo preannunzia una sciagura” (1Re 22, 23). Allora Sedecìa, figlio di Chenaana, si avvicinò e percosse Michea sulla guancia dicendo: “Per quale via lo spirito del Signore è passato quando è uscito da me per parlare a te?” (1Re 22, 24). Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: “Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te”. Eliseo rispose: “Due terzi del tuo spirito diventino miei” (2Re 2, 9). Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: “Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo”. Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui (2Re 2, 15).

Gli dissero: “Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquanta uomini di valore; vadano a cercare il tuo padrone nel caso che lo spirito del Signore l’avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle”. Egli disse: “Non mandateli!” (2Re 2, 16). Quegli disse: “Non era forse presente il mio spirito quando quell’uomo si voltò dal suo carro per venirti incontro? Era forse il tempo di accettare denaro e di accettare abiti, oliveti, vigne, bestiame minuto e grosso, schiavi e schiave? (2Re 5, 26). Ecco io manderò in lui uno spirito tale che egli, appena avrà udito una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò perire di spada” (2Re 19, 7). Il Dio di Israele eccitò lo spirito di Pul re d’Assiria, cioè lo spirito di Tiglat-Pilezer re d’Assiria, che deportò i Rubeniti, i Gaditi e metà della tribù di Manàsse; li condusse in Chelàch, presso Cabòr, fiume del Gozan, ove rimangono ancora (1Cr 5, 26).

Così Saul morì a causa della sua infedeltà al Signore, perché non ne aveva ascoltato la parola e perché aveva evocato uno spirito per consultarlo (1Cr 10, 13). Allora lo spirito invase Amasài, capo dei Trenta: “Siamo tuoi, Davide; con te, figlio di Iesse! Pace, pace a te, pace a chi ti aiuta, perché il tuo Dio ti aiuta”. Davide li accolse e li costituì capi di schiere (1Cr 12, 19). Lo spirito di Dio investì Azaria, figlio di Obed (2Cr 15, 1). Si fece avanti uno spirito che – presentatosi al Signore – disse: Io lo ingannerò. Il Signore gli domandò: Come? (2Cr 18, 20). Rispose: Andrò e diventerò uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti. Quegli disse: Lo ingannerai; certo riuscirai; va’ e fa’ così (2Cr 18, 21).

Ecco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna nella bocca di tutti questi tuoi profeti, ma il Signore a tuo riguardo preannunzia una sciagura” (2Cr 18, 22). Allora Sedecia figlio di Chenaana si avvicinò e percosse Michea sulla guancia dicendo: “Per quale via lo spirito del Signore è passato da me per venire a parlare in te?” (2Cr 18, 23). Allora lo spirito del Signore, in mezzo all’assemblea, fu su Iacazièl, figlio di Zaccaria, figlio di Benaià, figlio di Ieièl, figlio di Mattania, levita dei figli di Asaf (2Cr 20, 14). Allora lo spirito di Dio investì Zaccaria, figlio del sacerdote Ioiadà, che si alzò in mezzo al popolo e disse: “Dice Dio: perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo; poiché avete abbandonato il Signore, anch’egli vi abbandona” (2Cr 24, 20).

Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, a compimento della parola del Signore predetta per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro re di Persia, che fece proclamare per tutto il regno, a voce e per iscritto (2Cr 36, 22). Nell’anno primo del regno di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore destò lo spirito di Ciro re di Persia, il quale fece passare quest’ordine in tutto il suo regno, anche con lettera (Esd 1, 1). Hai concesso loro il tuo spirito buono per istruirli e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche e hai dato loro l’acqua quando erano assetati (Ne 9, 20). Hai pazientato con loro molti anni e li hai scongiurati per mezzo del tuo spirito e per bocca dei tuoi profeti; ma essi non hanno voluto prestare orecchio. Allora li hai messi nelle mani dei popoli dei paesi stranieri (Ne 9, 30). Gli rispose: “Quanto al cuore e al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna (Tb 6, 8).

Giuditta entrò e si adagiò. Il cuore di Oloferne rimase estasiato e si agitò il suo spirito, aumentando molto nel suo cuore la passione per lei; già da quando l’aveva vista, cercava l’occasione di sedurla (Gdt 12, 16). Ti sia sottomessa ogni tua creatura: perché tu dicesti e tutte le cose furon fatte; mandasti il tuo spirito e furono costruite e nessuno può resistere alla tua voce (Gdt 16, 14). Ma Dio volse a dolcezza lo spirito del re ed egli, fattosi ansioso, balzò dal trono, la prese fra le braccia, sostenendola finché non si fu ripresa, e andava confortandola con parole rasserenanti, dicendole (Est 5, 1e). Lo spirito del popolo si infiammò all’udire queste parole (1Mac 13, 7). Non so come siate apparsi nel mio seno; non io vi ho dato lo spirito e la vita, né io ho dato forma alle membra di ciascuno di voi (2Mac 7, 22). Senza dubbio il creatore del mondo, che ha plasmato alla origine l’uomo e ha provveduto alla generazione di tutti, per la sua misericordia vi restituirà di nuovo lo spirito e la vita, come voi ora per le sue leggi non vi curate di voi stessi” (2Mac 7, 23).

Ormai completamente esangue; si trappò gli intestini e prendendoli con le mani li gettò contro la folla; morì in tal modo invocando il Signore della vita e dello spirito perché di nuovo glieli restituisse (2Mac 14, 46). Perché le saette dell’Onnipotente mi stanno infitte, sì che il mio spirito ne beve il veleno e terrori immani mi si schierano contro! (Gb 6, 4). Ma io non terrò chiusa la mia bocca, parlerò nell’angoscia del mio spirito, mi lamenterò nell’amarezza del mio cuore! (Gb 7, 11). Vita e benevolenza tu mi hai concesso e la tua premura ha custodito il mio spirito (Gb 10, 12). Il mio spirito vien meno, i miei giorni si spengono; non c’è per me che la tomba! (Gb 17, 1). Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo, ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a replicare (Gb 20, 3). A chi hai tu rivolto la parola e qual è lo spirito che da te è uscito? (Gb 26, 4). Mi sento infatti pieno di parole, mi preme lo spirito che è dentro di me (Gb 32, 18).

Lo spirito di Dio mi ha creato e il soffio dell’Onnipotente mi dá vita (Gb 33, 4). Se egli richiamasse il suo spirito a sé e a sé ritraesse il suo soffio (Gb 34, 14). Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male e nel cui spirito non è inganno (Sal 31, 2). Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo (Sal 50, 12). Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito (Sal 50, 13). Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi (Sal 50, 19). Mi ricordo di Dio e gemo, medito e viene meno il mio spirito (Sal 76, 4). Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: rifletto e il mio spirito si va interrogando (Sal 76, 7). Non siano come i loro padri, generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore incostante e dallo spirito infedele a Dio (Sal 77, 8). Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra (Sal 103, 30). Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? (Sal 138, 7). Mentre il mio spirito vien meno, tu conosci la mia via. Nel sentiero dove cammino mi hanno teso un laccio (Sal 141, 4).

In me languisce il mio spirito, si agghiaccia il mio cuore (Sal 142, 4). Rispondimi presto, Signore, viene meno il mio spirito. Non nascondermi il tuo volto, perché non sia come chi scende nella fossa (Sal 142, 7). Insegnami a compiere il tuo volere, perché sei tu il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana (Sal 142, 10). Esala lo spirito e ritorna alla terra; in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni (Sal 145, 4).

Volgetevi alle mie esortazioni: ecco, io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole (Pr 1, 23). Chi va in giro sparlando svela il segreto, lo spirito fidato nasconde ogni cosa (Pr 11, 13). Un cuore lieto rende ilare il volto, ma, quando il cuore è triste, lo spirito è depresso (Pr 15, 13). Prima della rovina viene l’orgoglio e prima della caduta lo spirito altero (Pr 16, 18). Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa (Pr 17, 22). Chi è parco di parole possiede la scienza; uno spirito calmo è un uomo intelligente (Pr 17, 27).

Lo spirito dell’uomo lo sostiene nella malattia, ma uno spirito afflitto chi lo solleverà? (Pr 18, 14). Lo spirito dell’uomo è una fiaccola del Signore che scruta tutti i segreti recessi del cuore (Pr 20, 27). Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l’ira alberga in seno agli stolti (Qo 7, 9). Come ignori per qual via lo spirito entra nelle ossa dentro il seno d’una donna incinta, così ignori l’opera di Dio che fa tutto (Qo 11, 5). e ritorni la polvere alla terra, com’era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato (Qo 12, 7). Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione, se ne sta lontano dai discorsi insensati, è cacciato al sopraggiungere dell’ingiustizia (Sap 1, 5). La sapienza è uno spirito amico degli uomini; ma non lascerà impunito chi insulta con le labbra, perché Dio è testimone dei suoi sentimenti e osservatore verace del suo cuore e ascolta le parole della sua bocca (Sap 1, 6). Difatti lo spirito del Signore riempie l’universo e, abbracciando ogni cosa, conosce ogni voce (Sap 1, 7).

Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere e lo spirito si dissiperà come aria leggera (Sap 2, 3). Pentiti, diranno fra di loro, gemendo nello spirito tormentato (Sap 5, 3). Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito della sapienza (Sap 7, 7). In essa c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto (Sap 7, 22). Chi ha conosciuto il tuo pensiero, se tu non gli hai concesso la sapienza e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall’alto? (Sap 9, 17). Anche senza questo potevan soccombere con un soffio, perseguitati dalla giustizia e dispersi dallo spirito della tua potenza. Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso (Sap 11, 20). Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose (Sap 12, 1).

Perché disconosce il suo creatore, colui che gli inspirò un’anima attiva e gli infuse uno spirito vitale (Sap 15, 11). L’uomo può uccidere nella sua malvagità, ma non far tornare uno spirito già esalato, né liberare un’anima già accolta negli inferi (Sap 16, 14). Sonno salubre con uno stomaco ben regolato, al mattino si alza e il suo spirito è libero. Travaglio di insonnia, coliche e vomiti accompagnano l’uomo ingordo (Sir 31, 20). Lo spirito di coloro che temono il Signore vivrà, perché la loro speranza è posta in colui che li salva (Sir 34, 13). Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo ricordo; consòlati di lui, ora che il suo spirito è partito (Sir 38, 23).

Se questa è la volontà del Signore grande, egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza, come pioggia effonderà parole di sapienza, nella preghiera renderà lode al Signore (Sir 39, 6). Appena Elia fu avvolto dal turbine, Eliseo fu pieno del suo spirito; durante la sua vita non tremò davanti ai potenti e nessuno riuscì a dominarlo (Sir 48, 12). Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l’interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio (Is 4, 4). Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore (Is 11, 2). Il Signore ha mandato in mezzo a loro uno spirito di smarrimento; essi fanno smarrire l’Egitto in ogni impresa, come barcolla un ubriaco nel vomito (Is 19, 14). La mia anima anela a te di notte, al mattino il mio spirito ti cerca, perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, giustizia imparano gli abitanti del mondo (Is 26, 9).

Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore, ha chiuso i vostri occhi, ha velato i vostri capi (Is 29, 10). L’Egiziano è un uomo e non un dio, i suoi cavalli sono carne e non spirito. Il Signore stenderà la sua mano: inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato, tutti insieme periranno (Is 31, 3). Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall’alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva (Is 32, 15). Cercate nel libro del Signore e leggete: nessuno di essi vi manca, poiché la bocca del Signore lo ha comandato e il suo spirito li raduna (Is 34, 16b). Ecco io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò cadere di spada” (Is 37, 7).

Signore, in te spera il mio cuore; si ravvivi il mio spirito. Guariscimi e rendimi la vita (Is 38, 16). Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti? (Is 40, 13). Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni (Is 42, 1). Poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri (Is 44, 3). Avvicinatevi a me per udire questo. Fin dal principio non ho parlato in segreto; dal momento in cui questo è avvenuto io sono là. Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito (Is 48, 16). Poiché così parla l’Alto e l’Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo: In un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi (Is 57, 15).

Poiché io non voglio discutere sempre né per sempre essere adirato; altrimenti davanti a me verrebbe meno lo spirito e l’alito vitale che ho creato (Is 57, 16). Quanto a me, ecco la mia alleanza con essi, dice il Signore: Il mio spirito che è sopra di te e le parole che ti ho messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca né dalla bocca della tua discendenza né dalla bocca dei discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre (Is 59, 21). Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri (Is 61, 1). Ma essi si ribellarono e contristarono il suo santo spirito. Egli perciò divenne loro nemico e mosse loro guerra (Is 63, 10).

Allora si ricordarono dei giorni antichi, di Mosè suo servo. Dov’è colui che fece uscire dall’acqua del Nilo il pastore del suo gregge? Dov’è colui che gli pose nell’intimo il suo santo spirito (Is 63, 11). Come armento che scende per la valle: lo spirito del Signore li guidava al riposo. Così tu conducesti il tuo popolo, per farti un nome glorioso (Is 63, 14). ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per la tortura dello spirito (Is 65, 14). Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie – oracolo del Signore -. Su chi volgerò lo sguardo? Sull’umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi teme la mia parola (Is 66, 2). Aguzzate le frecce, riempite le faretre! Il Signore suscita lo spirito del re di Media, perché il suo piano riguardo a Babilonia è di distruggerla; perché questa è la vendetta del Signore, la vendetta per il suo tempio (Ger 51, 11).

Apri, Signore, gli occhi e osserva: non i morti che sono negli inferi, il cui spirito se n’è andato dalle loro viscere, danno gloria e giustizia al Signore (Bar 2, 17). Signore onnipotente, Dio d’Israele, un’anima angosciata, uno spirito tormentato grida verso di te (Bar 3, 1). Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro (Ez 1, 12). Ovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote (Ez 1, 20). Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell’essere vivente era nelle ruote (Ez 1, 21). Ciò detto, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava (Ez 2, 2).

Allora uno spirito mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: “Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua dimora!” (Ez 3, 12). Uno spirito dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai triste e con l’animo eccitato, mentre la mano del Signore pesava su di me (Ez 3, 14). Allora uno spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi ed egli mi disse: “Và e rinchiuditi in casa (Ez 3, 24). Stese come una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a Gerusalemme, all’ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l’idolo della gelosia, che provocava la gelosia (Ez 8, 3). quando si fermavano, anche le ruote si fermavano; quando si alzavano, anche le ruote si alzavano con loro perché lo spirito di quegli esseri era in loro (Ez 10, 17). Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti alla porta vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazanià figlio d’Azzùr, e Pelatìa figlio di Benaià, capi del popolo (Ez 11, 1).

Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: “Parla, dice il Signore: Così avete detto, o Israeliti, e io conosco ciò che vi passa per la mente (Ez 11, 5). Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne (Ez 11, 19). E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che avevo visto disparve davanti a me (Ez 11, 24). Così dice il Signore Dio: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni (Ez 13, 3). Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? (Ez 18, 31).

Quando ti domanderanno: Perché piangi?, risponderai: Perché è giunta la notizia che il cuore verrà meno, le mani s’indeboliranno, lo spirito sarà costernato, le ginocchia vacilleranno. Ecco è giunta e si compie”. Parola del Signore Dio (Ez 21, 12). vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne (Ez 36, 26). Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi (Ez 36, 27). La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa (Ez 37, 1). Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete (Ez 37, 5).

Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore” (Ez 37, 6). Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro (Ez 37, 8). Egli aggiunse: “Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell’uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano” (Ez 37, 9). Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato (Ez 37, 10).

Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò”. Oracolo del Signore Dio (Ez 37, 14). Allora non nasconderò più loro il mio volto, perché diffonderò il mio spirito sulla casa d’Israele”. Parola del Signore Dio (Ez 39, 29). Lo spirito mi prese e mi condusse nell’atrio interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempi (Ez 43, 5). Potessimo esser accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocausti di montoni e di tori, come migliaia di grassi agnelli (Dn 3, 39). Infine mi si presentò Daniele, chiamato Baltassar dal nome del mio dio, un uomo in cui è lo spirito degli dei santi, e gli raccontai il sogno (Dn 4, 5). dicendo: “Baltassar, principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dei santi è in te e che nessun segreto ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammene la spiegazione” (Dn 4, 6).

Questo è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltassar, dammene la spiegazione. Tu puoi darmela, perché, mentre fra tutti i saggi del mio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli dei santi (Dn 4, 15). C’è nel tuo regno un uomo, in cui è lo spirito degli dei santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dei. Il re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini (Dn 5, 11). Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltassar, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione” (Dn 5, 12). Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dei santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria (Dn 5, 14).

Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell’alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua gloria (Dn 5, 20). soffrisse il re. Ora Daniele era superiore agli altri governatori e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno (Dn 6, 3). Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele (Dn 13, 45). Il mio popolo consulta il suo pezzo di legno e il suo bastone gli dá il responso, poiché uno spirito di prostituzione li svia e si prostituiscono, allontanandosi dal loro Dio (Os 4, 12). Non dispongono le loro opere per far ritorno al loro Dio, poiché uno spirito di prostituzione è fra loro e non conoscono il Signore (Os 5, 4). Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni (Gl 3, 1).

Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio spirito (Gl 3, 2). Mentre io son pieno di forza con lo spirito del Signore, di giustizia e di coraggio, per annunziare a Giacobbe le sue colpe, a Israele il suo peccato (Mi 3, 8). E il Signore destò lo spirito di Zorobabele figlio di Sealtièl governatore della Giudea e di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e di tutto il resto del popolo ed essi si mossero e intrapresero i lavori per la casa del Signore degli eserciti (Ag 1, 14). Secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete (Ag 2, 5).

Egli mi rispose: “Questa è la parola del Signore a Zorobabele: Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito, dice il Signore degli eserciti! (Zc 4, 6). Poi mi chiamò e mi disse: “Ecco, quelli che muovono verso la terra del settentrione hanno fatto calmare il mio spirito su quella terra” (Zc 6, 8). Indurirono il cuore come un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore degli eserciti rivolgeva loro mediante il suo spirito, per mezzo dei profeti del passato. Così si accese un grande sdegno da parte del Signore degli eserciti (Zc 7, 12). Oracolo. Parola del Signore su Israele. Dice il Signore che ha steso i cieli e fondato la terra, che ha formato lo spirito nell’intimo dell’uomo (Zc 12, 1).

Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito (Zc 12, 10). In quel giorno – dice il Signore degli eserciti – io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né più saranno ricordati: anche i profeti e lo spirito immondo farò sparire dal paese (Zc 13, 2). Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo (Mt 1, 18).

Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo (Mt 1, 20). Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco (Mt 3, 11). Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui (Mt 3, 16). Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo (Mt 4, 1).

“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5, 3). non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi (Mt 10, 20). Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti (Mt 12, 18). Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio (Mt 12, 28). Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata (Mt 12, 31). A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12, 32).

Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova (Mt 12, 43). Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Mt 26, 41). Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo (Mt 28, 19). Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo” (Mc 1, 8). E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba (Mc 1, 10).

Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto (Mc 1, 12). Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare (Mc 1, 23). E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui (Mc 1, 26). Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: “Perché pensate così nei vostri cuori? (Mc 2, 8). ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna” (Mc 3, 29). Poiché dicevano: “E’ posseduto da uno spirito immondo” (Mc 3, 30).

Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo (Mc 5, 2). Gli diceva infatti: “Esci, spirito immondo, da quest’uomo!” (Mc 5, 8). Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi (Mc 7, 25). Gli rispose uno della folla: “Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto (Mc 9, 17). E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando (Mc 9, 20). Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: “spirito muto e sordo, io te l’ordino, esci da lui e non vi rientrare più” (Mc 9, 25).

Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi (Mc 12, 36). E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo (Mc 13, 11). Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Mc 14, 38). Poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre (Lc 1, 15). Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto” (Lc 1, 17).

Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio (Lc 1, 35). Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo (Lc 1, 41). E il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore (Lc 1, 47). Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo (Lc 1, 67). Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele (Lc 1, 80). lo Spirito Santo che era su di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore (Lc 2, 26). Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge (Lc 2, 27).

Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco (Lc 3, 16). e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto” (Lc 3, 22). Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto (Lc 4, 1). Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione (Lc 4, 14). Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi (Lc 4, 18). Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell’uomo. Molte volte infatti s’era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti (Lc 8, 29).

Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare (Lc 8, 55). Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dá schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito (Lc 9, 39). Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre (Lc 9, 42). In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto (Lc 10, 21). Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” (Lc 11, 13). Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito (Lc 11, 24).

Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato (Lc 12, 10). perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire” (Lc 12, 12). C’era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo (Lc 13, 11). Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò (Lc 23, 46). Giovanni rese testimonianza dicendo: “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui (Gv 1, 32). Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo (Gv 1, 33).

Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio (Gv 3, 5). Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito (Gv 3, 6). Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito” (Gv 3, 8). Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dá lo Spirito senza misura (Gv 3, 34). Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori (Gv 4, 23). Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità” (Gv 4, 24). E’ lo Spirito che dá la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono Spirito e vita (Gv 6, 63). Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato (Gv 7, 39). lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi (Gv 14, 17).

Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto (Gv 14, 26). Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza (Gv 15, 26). Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future (Gv 16, 13). Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20, 22).

Fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo (At 1, 2). Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni” (At 1, 5). ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra” (At 1, 8). “Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù (At 1, 16). ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi (At 2, 4).

Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni (At 2, 17). E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno (At 2, 18). Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire (At 2, 33). E Pietro disse: “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo (At 2, 38).

Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: “Capi del popolo e anziani (At 4, 8). tu che per mezzo dello Spirito Santo dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: Perché si agitarono le genti e i popoli tramarono cose vane? (At 4, 25). Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono pieni di Spirito Santo e annunziavano la parola di Dio con franchezza (At 4, 31). Ma Pietro gli disse: “Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? (At 5, 3). Allora Pietro le disse: “Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te” (At 5, 9).

E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui” (At 5, 32). Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest’incarico (At 6, 3). Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiochia (At 6, 5).

O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi (At 7, 51). Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra (At 7, 55). E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: Signore Gesù, accogli il mio spirito (At 7, 59). Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo (At 8, 15). Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo (At 8, 17).

Simone, vedendo che lo Spirito veniva conferito con l’imposizione delle mani degli apostoli, offrì loro del denaro (At 8, 18). dicendo: “Date anche a me questo potere perché a chiunque io imponga le mani, egli riceva lo Spirito Santo” (At 8, 19). Disse allora lo Spirito a Filippo: “Và avanti, e raggiungi quel carro” (At 8, 29). Quando furono usciti dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino (At 8, 39). Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: “Saulo, fratello mio, mi ha mandato a te il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, perché tu riacquisti la vista e sia colmo di Spirito Santo” (At 9, 17).

La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo (At 9, 31). Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: “Ecco, tre uomini ti cercano (At 10, 19). Cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui (At 10, 38). Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso (At 10, 44). E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo (At 10, 45). Allora Pietro disse: “Forse che si può proibire che siano battezzati con l’acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?” (At 10, 47).

Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell’uomo (At 11, 12). Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, come in principio era sceso su di noi (At 11, 15). Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo (At 11, 16). da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore. E una folla considerevole fu condotta al Signore (At 11, 24). E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio (At 11, 28).

Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: “Riservate per me Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati” (At 13, 2). Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro (At 13, 4). Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse (At 13, 9). mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo (At 13, 52). E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi (At 15, 8). Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie (At 15, 28). Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia (At 16, 6).

Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro (At 16, 7). Mentre andavamo alla preghiera, venne verso di noi una giovane schiava, che aveva uno spirito di divinazione e procurava molto guadagno ai suoi padroni facendo l’indovina (At 16, 16). Questo fece per molti giorni finché Paolo, mal sopportando la cosa, si volse e disse allo spirito: “In nome di Gesù Cristo ti ordino di partire da lei”. E lo spirito partì all’istante (At 16, 18). Mentre Paolo li attendeva ad Atene, fremeva nel suo spirito al vedere la città piena di idoli (At 17, 16). E disse loro: “Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo” (At 19, 2). E, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di loro lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetavano (At 19, 6). Ma lo spirito cattivo rispose loro: “Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?” (At 19, 15). E l’uomo che aveva lo spirito cattivo, slanciatosi su di loro, li afferrò e li trattò con tale violenza che essi fuggirono da quella casa nudi e coperti di ferite (At 19, 16).

Ed ecco ora, avvinto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme senza sapere ciò che là mi accadrà (At 20, 22). So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni (At 20, 23). Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue (At 20, 28). Avendo ritrovati i discepoli, rimanemmo colà una settimana, ed essi, mossi dallo Spirito, dicevano a Paolo di non andare a Gerusalemme (At 21, 4). Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: “Questo dice lo Spirito Santo: l’uomo a cui appartiene questa cintura sarà legato così dai Giudei a Gerusalemme e verrà quindi consegnato nelle mani dei pagani” (At 21, 11).

Ne nacque allora un grande clamore e alcuni scribi del partito dei farisei, alzatisi in piedi, protestavano dicendo: “Non troviamo nulla di male in quest’uomo. E se uno spirito o un angelo gli avesse parlato davvero?” (At 23, 9). E se ne andavano discordi tra loro, mentre Paolo diceva questa sola frase: “Ha detto bene lo Spirito Santo, per bocca del profeta Isaia, ai nostri padri (At 28, 25). costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore (Rm 1, 4).

Quel Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che io mi ricordo sempre di voi (Rm 1, 9). ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio (Rm 2, 29). La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (Rm 5, 5). Ora però siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera (Rm 7, 6).

Poiché la legge dello Spirito che dá vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte (Rm 8, 2). perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito (Rm 8, 4). Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito (Rm 8, 5). Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace (Rm 8, 6). Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene (Rm 8, 9). E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione (Rm 8, 10).

E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi (Rm 8, 11). poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l’aiuto dello Spirito voi fate m0rire le opere del corpo, vivrete (Rm 8, 13). Infatti tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio (Rm 8, 14). E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre!” (Rm 8, 15). Lo Spirito stesso attesta al nostro Spirito che siamo figli di Dio (Rm 8, 16).

Essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo (Rm 8, 23). Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili (Rm 8, 26). E colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio (Rm 8, 27). Dico la verità in Cristo, non mentisco, e la mia coscienza me ne dá testimonianza nello Spirito Santo (Rm 9, 1). come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d’oggi (Rm 11, 8). Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore (Rm 12, 11).

Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (Rm 14, 17). Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo (Rm 15, 13). di essere un ministro di Gesù Cristo tra i pagani, esercitando l’ufficio sacro del vangelo di Dio perché i pagani divengano una oblazione gradita, santificata dallo Spirito Santo (Rm 15, 16). con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito. Così da Gerusalemme e dintorni fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo (Rm 15, 19).

Vi esorto perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l’amore dello Spirito, a lottare con me nelle preghiere che rivolgete per me a Dio (Rm 15, 30). e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza (1Cor 2, 4). Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio (1Cor 2, 10). Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo spirito di Dio (1Cor 2, 11). Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato (1Cor 2, 12). Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali (1Cor 2, 13).

L’uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito (1Cor 2, 14). Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? (1Cor 3, 16). Che volete? Debbo venire a voi con il bastone, o con amore e con spirito di dolcezza? (1Cor 4, 21). Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione (1Cor 5, 3). nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù (1Cor 5, 4). questo individuo sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore (1Cor 5, 5). E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio! (1Cor 6, 11). Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito (1Cor 6, 17).

O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? (1Cor 6, 19). e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito (1Cor 7, 34). Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch’io lo Spirito di Dio (1Cor 7, 40). Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio che restiate nell’ignoranza (1Cor 12, 1). Ebbene, io vi dichiaro: come nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire “Gesù è anàtema”, così nessuno può dire “Gesù è Signore” se non sotto l’azione dello Spirito Santo (1Cor 12, 3). Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito (1Cor 12, 4).

E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune (1Cor 12, 7). A uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza (1Cor 12, 8). a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito (1Cor 12, 9). Ma tutte queste cose è l’unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole (1Cor 12, 11). E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito (1Cor 12, 13).

Ricercate la carità. Aspirate pure anche ai doni dello Spirito, soprattutto alla profezia (1Cor 14, 1). Quindi anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l’edificazione della comunità (1Cor 14, 12). Quando infatti prego con il dono delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane senza frutto (1Cor 14, 14). Che fare dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; canterò con lo spirito, ma canterò anche con l’intelligenza (1Cor 14, 15). Altrimenti se tu benedici soltanto con lo spirito, colui che assiste come non iniziato come potrebbe dire l’Amen al tuo ringraziamento, dal momento che non capisce quello che dici? (1Cor 14, 16).

Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quanto scrivo è comando del Signore (1Cor 14, 37). Il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita (1Cor 15, 45). essi hanno allietato il mio spirito e allieteranno anche il vostro. Sappiate apprezzare siffatte persone (1Cor 16, 18). ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori (2Cor 1, 22). non ebbi pace nello spirito perché non vi trovai Tito, mio fratello; perciò, congedatomi da loro, partii per la Macedonia (2Cor 2, 13). E’ noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori (2Cor 3, 3). che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito dá vita (2Cor 3, 6). quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? (2Cor 3, 8).

Il Signore è lo Spirito e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà (2Cor 3, 17). E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore (2Cor 3, 18). Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo (2Cor 4, 13). E’ Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito (2Cor 5, 5). Con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero (2Cor 6, 6). In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio (2Cor 7, 1). Ecco quello che ci ha consolati. A questa nostra consolazione si è aggiunta una gioia ben più grande per la letizia di Tito, poiché il suo spirito è stato rinfrancato da tutti voi (2Cor 7, 13).

Se infatti il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo (2Cor 11, 4). Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e ho mandato insieme con lui quell’altro fratello. Forse Tito vi ha sfruttato in qualchecosa? Non abbiamo forse noi due camminato con lo stesso spirito, sulle medesime tracce? (2Cor 12, 18). La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi (2Cor 13, 13). Questo solo io vorrei sapere da voi: è per le opere della legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla predicazione? (Gal 3, 2). Siete così privi d’intelligenza che, dopo aver incominciato con lo Spirito, ora volete finire con la carne? (Gal 3, 3). Colui che dunque vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge o perché avete creduto alla predicazione? (Gal 3, 5). perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede (Gal 3, 14). E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! (Gal 4, 6).

E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora (Gal 4, 29). Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo (Gal 5, 5). Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne (Gal 5, 16). La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste (Gal 5, 17). Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge (Gal 5, 18). Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal 5, 22).

Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito (Gal 5, 25). Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione (Gal 6, 1). Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna (Gal 6, 8). La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen (Gal 6, 18). In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso (Ef 1, 13). perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui (Ef 1, 17). nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli (Ef 2, 2).

Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito (Ef 2, 18). in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito (Ef 2, 22). Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito (Ef 3, 5). Perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore (Ef 3, 16). Cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace (Ef 4, 3). Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione (Ef 4, 4). Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente (Ef 4, 23).

E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione (Ef 4, 30). E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito (Ef 5, 18). Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo (Ef 6, 5). prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio (Ef 6, 17). Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi (Ef 6, 18). Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni sentimenti (Fil 1, 15).

Quelli invece predicano Cristo con spirito di rivalità, con intenzioni non pure, pensando di aggiungere dolore alle mie catene (Fil 1, 17). So infatti che tutto questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e all’aiuto dello Spirito di Gesù Cristo (Fil 1, 19). Soltanto però comportatevi da cittadini degni del vangelo, perché nel caso che io venga e vi veda o che di lontano senta parlare di voi, sappia che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del Vangelo (Fil 1, 27). Se c’è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c’è conforto derivante dalla carità, se c’è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione (Fil 2, 1). Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso (Fil 2, 3).

Siamo infatti noi i veri circoncisi, noi che rendiamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci gloriamo in Cristo Gesù, senza avere fiducia nella carne (Fil 3, 3). La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito (Fil 4, 23). E ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito (Col 1, 8). Perché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo (Col 2, 5). Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, e ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene (1Ts 1, 5). E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione (1Ts 1, 6). Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito (1Ts 4, 8). Non spegnete lo Spirito (1Ts 5, 19).

Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo (1Ts 5, 23). Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l’opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità (2Ts 2, 13). Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà: Egli si manifestò nella carne, fu giustificato nello Spirito, apparve agli angeli, fu annunziato ai pagani, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria (1Tm 3, 16). Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche (1Tm 4, 1). Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza (2Tm 1, 7). Custodisci il buon deposito con l’aiuto dello Spirito santo che abita in noi (2Tm 1, 14).

Il Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi! (2Tm 4, 22). Egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo (Tt 3, 5). La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito (Fm 1, 25). Mentre Dio convalidava la loro testimonianza va con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà (Eb 2, 4). Per questo, come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la sua voce (Eb 3, 7).

Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore(Eb 4, 12). Quelli infatti che furono una volta illuminati, gustarono il dono celeste, diventarono partecipi dello Spirito Santo (Eb 6, 4).

Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era ancora aperta la via del santuario, finché sussisteva la prima tenda (Eb 9, 8). Quanto più il sangue di Cristo, il quale con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalla opere morte, per servire il Dio vivente? (Eb 9, 14). Questo ce lo attesta anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto (Eb 10, 15). Pensate quanto maggiore sarà castigo di cui sarà ritenuto meritevole chi avrà calpestato il Figlio di Dio e considerato profano quel sangue dell’alleanza dal quale è stato un giorno santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia? (Eb 10, 29).

Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta (Gc 2, 26). Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità (Gc 3, 14). Poiché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni (Gc 3, 16). O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi? (Gc 4, 5) Secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue: grazia e pace a voi in abbondanza (1Pt 1, 2). cercando di indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che dovevano seguirle (1Pt 1, 11). E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo (1Pt 1, 12).

Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito (1Pt 3, 18). E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione (1Pt 3, 19). infatti è stata annunziata la buona novella anche ai morti, perché pur avendo subìto, perdendo la vita del corpo, la condanna comune a tutti gli uomini, vivano secondo Dio nello spirito (1Pt 4, 6). Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi (1Pt 4, 14). Poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio (2Pt 1, 21).

Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato (1Gv 3, 24). Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio (1Gv 4, 2). Ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo (1Gv 4, 3). Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore (1Gv 4, 6). Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito (1Gv 4, 13). Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità (1Gv 5, 6).

lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi (1Gv 5, 8). Tali sono quelli che provocano divisioni, gente materiale, privi dello Spirito (Gd 1, 19). Ma voi, carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo (Gd 1, 20). Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò da mangiare dell’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio (Ap 2, 7). Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte (Ap 2, 11) Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all’infuori di chi la riceve (Ap 2, 17). Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese (Ap 2, 29).

Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese (Ap 3, 6). Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese (Ap 3, 13). Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese (Ap 3, 22). Poi udii una voce dal cielo che diceva: “Scrivi: Beati fin d’ora, i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono” (Ap 14, 13). L’angelo mi trasportò in spirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna (Ap 17, 3).

Gridò a gran voce: “E’ caduta, è caduta Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d’ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita (Ap 18, 2). Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: “Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. E’ Dio che devi adorare”. La testimonianza di Gesù è lo spirito di profezia (Ap 19, 10). L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio (Ap 21, 10). Lo Spirito e la sposa dicono: “Vieni!”. E chi ascolta ripeta: “Vieni!”. Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita (Ap 22, 17).

Questo settimo giorno della Novena deve mettere nel nostro cuore almeno tre nuove verità. La prima verità è la certezza della necessità della richiesta allo Spirito del Signore perché sia sempre Lui a guidare la nostra vita, indicandoci le modalità, le vie, le forme secondo Dio, con le quali e nelle quali realizzare la Parola. Senza questa certezza della necessità dello Spirito Santo, all’istante si cade nel peccato di superbia e si pensa che tutto sia dal nostro cuore e dalla nostra mente. Quando questo succede, si percorrono vie non giuste, non sante.

Satana questo lo sa e fa di tutto per mettere nel nostro cuore la certezza contraria e cioè che tutto possiamo fare e tutto stabilire sul fondamento della Parola. In fondo la Parola è di Dio. Le modalità sono nostre. Invece se leggiamo la Scrittura Santa, Parola e modalità sono sempre del Signore. Prendiamo un istante il Discorso della Montagna. Gesù non ha lasciato le modalità delle Beatitudini al gusto e alla sensibilità di ciascun suo discepolo. Subito dopo la proclamazione di esse, ne dona la prima essenziale spiegazione, illuminazione, modalità storica. Anche il Signore Dio, nell’Antico Testamento, dopo aver dato i Comandamenti, offre alcune modalità storiche per la loro pratica attuazione nella storia.

La seconda verità è l’obbligo per ciascuno di crescere nello Spirito Santo interiormente. Si cresce nello Spirito del Signore, crescendo in sapienza e grazia, non solo in sapienza, ma in sapienza e grazia. Senza questa crescita, neanche più ci poniamo il problema della necessità di invocare lo Spirito del Signore. O cresce lo Spirito di Dio in noi o Satana. Se non cresciamo nello Spirito Santo, cresceremo in Satana e sarà lui a governare la nostra vita. Omessa la crescita in grazia e sapienza, non solo daremo alla Parola modalità nostre, a poco a poco abbandoneremo del tutto la Parola di Dio per seguire la parola degli uomini.

La terza verità riguarda lo Spirito esteriore. Mai si potrà fare a meno di Esso. Sempre lo Spirito esteriore agisce nella storia sia personale che di tutta la Chiesa ed è obbligo di ogni discepolo di Gesù saperlo discernere, ascoltare, seguire. Lo Spirito viene a noi esteriormente attraverso la via ordinaria che è il ministero e il carisma nella Chiesa. Senza l’ascolto di ministri e carismi si è tagliati fuori dalla verità del nostro ministero e del nostro carisma. Ma anche viene per via diretta, secondo modalità e vie da Lui scelte per ogni tempo e ogni persona.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, tu, piena di grazia, tu, piena di Spirito Santo, tu con il Signore con te e in te, hai chiesto all’Angelo le modalità divine per l’attuazione della sua Parola. Fa’ che anche noi cresciamo nello Spirito interiore e come te, sempre chiediamo aiuto allo Spirito esteriore. È la via che tu ci hai lasciato per fare sempre la volontà di Dio, secondo la volontà di Dio. Angeli e Santi, liberateci da ogni stoltezza, facendoci crescere in grazia e sapienza, in ogni luce di verità e santità, in ogni giustizia e perfetta conoscenza della Parola.