vangelo del giorno

 Passa Gesù, il Nazareno!

16 NOVEMBRE (Lc 18,35-43)

 

Quanta differenza tra l’Antico e il Nuovo Testamento sulla visione di Dio. Nell’Antico Patto Mosè chiese ardentemente di vedere il Signore e dovette nascondersi nelle fenditure della roccia al passaggio del suo Signore. È come se il Signore gli avesse detto: Tu mi puoi vedere, ma da cieco. Puoi sentire i miei passi, ma non puoi vedere il volto. Dio è il Trascendente, l’Invisibile, il Nascosto, il Lontano, il Totalmente Altro.

Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: “Fa’ salire questo popolo”, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: “Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi”. Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa nazione è il tuo popolo». Rispose: «Il mio volto camminerà con voi e ti darò riposo». Riprese: «Se il tuo volto non camminerà con noi, non farci salire di qui. Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra».

Disse il Signore a Mosè: «Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome». Gli disse: «Mostrami la tua gloria!». Rispose: «Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia». Soggiunse: «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere» (Es 33,12-23).

Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione». Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità» (Es 34,5-9).

Gesù, Dio, il Signore, cammina in mezzo al suo popolo, passa in mezzo a loro, non solo quanti vedono, ma anche i ciechi possono ora contemplare il suo volto. Dio non è più la Trascendenza, la Lontananza, L’Alterità divina ed eterna. Lui ora è presenza incarnata, fatta vero uomo, perché ogni uomo lo possa vedere. L’umanità, raffigurata da questo cieco di Gerico, chiede al suo Dio gli occhi per poter contemplare la sua gloria e il Signore gli concede questa grazia. Lui può seguire il suo Signore, il suo Dio.

Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Il Signore passa. Non possiamo permettere che Lui se ne vada senza che noi lo vediamo, senza che lo seguiamo, senza che camminiamo dietro di Lui. Con il nostro Cristo dobbiamo osare, essere espliciti nelle richieste, avere una fede grande nel suo cuore, ricco di misericordia e di bontà. Quando Lui non ci ascolta e gli altri ci dicono di non gridare, è allora che dobbiamo urlare. Lui ci chiamerà. Noi ci accosteremo. Chiederemo di poter vedere Lui, perché solo vedendo Lui siamo capaci di vedere ogni altra cosa. Se non vediamo Lui, vedere o non vedere è la stessa cosa. Siamo ciechi.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la gioia di vedere Gesù.