Per la durezza del vostro cuore

Il Libro della Sapienza lo dice a chiare lettere: ogni disordine sessuale e matrimoniale è frutto dell’idolatria. Quando Dio cade dal cuore e dalla mente, quando si adora la falsità, tutto viene falsato sulla terra. Anche la natura umana viene travolta dalla falsità. Nessuna verità rimane intatta. Se si vuole ritornare nella verità, si deve riportare la verità di Dio nel cuore. Come si riporta la verità nel cuore e nella mente? Riportando la Dio nella sua oggettiva verità.

Inoltre non fu loro sufficiente errare nella conoscenza di Dio, ma, vivendo nella grande guerra dell’ignoranza, a mali tanto grandi danno il nome di pace. Celebrando riti di iniziazione infanticidi o misteri occulti o banchetti orgiastici secondo strane usanze, non conservano puri né la vita né il matrimonio, ma uno uccide l’altro a tradimento o l’affligge con l’adulterio. Tutto vi è mescolato: sangue e omicidio, furto e inganno, corruzione, slealtà, tumulto, spergiuro, sconcerto dei buoni, dimenticanza dei favori, corruzione di anime, perversione sessuale, disordini nei matrimoni, adulterio e impudicizia. L’adorazione di idoli innominabili è principio, causa e culmine di ogni male. Infatti coloro che sono idolatri vanno fuori di sé nelle orge o profetizzano cose false o vivono da iniqui o spergiurano con facilità (Sap 14,22-28).

Il cuore duro è il frutto della non abitazione di Dio in esso. Tolto Dio dal cuore, anche la sua verità è tolta da esso. Poiché la verità di ogni realtà esistente nella creazione viene da Lui, il cuore senza Dio porta tutto nella falsità e nella menzogna. Non solo il matrimonio porta nella menzogna e nella falsità, ma anche la stessa religione e ogni sua manifestazione, compreso il culto e la preghiera. Sappiamo che i farisei avevano portato nella falsità tutta la Parola del Signore. Non solo. Tutte le opere di Gesù le portavano nella falsità, giungendo ad attribuire alcuni suoi miracoli ad un suo accordo con Beelzebùl, il principe de Demòni.

Il Signore però non è venuto sulla terra per lasciare l’uomo nel suo cuore di pietra. È venuto invece per togliere il cuore di pietra e mettere al suo posto un cuore di carne, capace di amare, capace di portare nella verità ogni realtà esistente sulla terra, visibile e invisibile, materiale e spirituale, del tempo e dell’eternità. Di conseguenza anche il matrimonio dovrà essere portato nella sua verità di unità stabile, permanente, indissolubile, inseparabile. Cuore nuovo, verità piena sempre. Il cuore nuovo va coltivato senza interruzione, va alimentato di grazia, sapienza, Spirito Santo. Se non viene coltivato, ritorna come era prima: di pietra, introducendo nuovamente nel suo corpo, anima, sentimenti, volontà, la falsità dalla quale era uscito. La crescita del cuore di carne deve essere senza alcuna interruzione. Per questo il Signore ha lasciato nella sua Chiesa i sacramenti della grazia. Ogni sacramento vivifica il cuore e lo rende idoneo al ministero. Se però il cristiano o l’uomo sta lontano dai sacramenti, il cuore ritornerà o rimarrà di pietra, divenendo sempre più duro, senza alcuna possibilità di aprirsi alla verità.

Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione della Giudea, al di là del Giordano. Molta gente lo seguì e là egli li guarì. Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?». Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca» (Mt 19,1-12).

Ogni discepolo di Gesù deve agire come Gesù, pensare come Lui, parlare come Lui. Deve sempre rivelare all’uomo dove risiedono le sorgenti della sua falsità, cioè nel suo cuore di pietra. Deve anche come Gesù operare, nello Spirito Santo e con la sua saggezza e grazia, perché il cuore di pietra possa divenire cuore di carne e una volta divenuto cuore di carne, possa crescere in grazia, sapienza, verità, così come cresceva il cuore di Gesù. Invece sta accadendo che il discepolo si stia arrendendo al cuore di pietra, sacrificando ad esso la verità oggettiva sia di Cristo Gesù, sia della sua grazia, sia dei sacramenti, sia della stessa Chiesa. Anziché lavorare per mettere nel petto dell’uomo il cuore di carne, sta operando per l’adorazione del cuore di pietra. È la fine di Cristo e della Chiesa, dei sacramenti e della grazia, del Vangelo e dello Spirito Santo. È l’adorazione dell’idolatria. Sta accadendo quanto è avvenuto al tempo del profeta Ezechiele: il tempio di Dio era stato costituito centro dell’idolatria. Oggi il tempio di Dio, la sua Chiesa, sta fortemente rischiando di essere il centro dell’idolatria.

Madre di Dio, fa’ che la Chiesa mai diventi il cuore e la sorgente dell’idolatria del mondo.