vangelo del giorno

Portando con sé gli aromi che avevano preparato

26 MARZO (Lc 24,1-12)

Gesù è stato sepolto. “Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto” (Lc 23,55-56). Con il tramonto del sole, il giorno sacro finisce e le donne di buon mattino possono recarsi al sepolcro per completare le unzioni di rito, omesse il giorno della sepoltura del Maestro.

Una verità non detta esplicitamente, ma che traspare da tutti i racconti che parlano di questo giorno, ci rivela che sia per le donne che per gli apostoli il semplice pensiero che Gesù potesse risorgere non faceva neanche parte del loro universo culturale o di fede. Infatti le donne vanno per ungere il corpo di Gesù in modo che potesse dormire in pace fino al momento della risurrezione, che sarebbe avvenuto il giorno dell’avvento dei cieli nuovi e della terra nuova. Per le donne Gesù è morto per sempre.

Dio è però infinitamente oltre il pensiero dell’uomo. Le donne portano con sé gli aromi che avevano preparato, ma giunti al sepolcro, trovano la pietra rimossa e la tomba vuota. Il corpo di Gesù non è in essa. Come se questo non bastasse per creare inquietudine e agitazione nel cuore delle donne, due uomini in abito sfolgorante si presentano loro con un messaggio ben chiaro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea; “bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”. Alle donne viene annunziato che la parola di Gesù si è compiuta in ogni sua parte. Come si è realizzata sul Golgota, nel dolore, così si è realizzata nella tomba. Una è la profezia, anche se composta di molte parti.

È questa una notizia di grande rilievo. L’Evangelista non fonda la risurrezione di Gesù sulla visione, sull’apparizione, sulla manifestazione di Gesù. La fonda sulla parola, sulla profezia, o meglio sull’unità della parola del Maestro. Una è la parola, una la profezia, uno il mistero, uno il compimento: passione, morte, risurrezione. Non sono tre cose, ma una sola. Non sono tre verità, ma una sola. Non sono tre eventi ma uno solo. Come è vera la crocifissione, così è vera la risurrezione. Le donne si ricordano delle parole di Gesù e si recano dai discepoli ad annunziare loro l’evento compiuto.

Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

Le donne non credono perché vedono, ma perché si ricordano di quanto Gesù aveva loro detto. Il sepolcro vuoto è per loro un segno della verità di quanto annunziano loro i due uomini vestititi di bianco. Il bianco è segno di vera teofania. Questi uomini sono angeli incaricati da Gesù perché ricordino il fatto della risurrezione e il suo vero fondamento: la parola della profezia. Per noi è giusto fare un altro passaggio molto utile alla fede, anzi necessario ad essa. La parola di Gesù è una, non molte. Se una parte si compie, tutte le altre parti si compiono. Come si è compiuta ogni parola proferita su di Lui, così si compirà ogni parola proferita su di noi, si compie in ciò che dice di bene, se crediamo, si compie in ciò che dice di male, se non crediamo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede nella Parola.