Portava un vestito di peli di cammello

Il vestito di Giovanni il Battista non è una scelta di povertà. È il segno che Lui è vero profeta del Dio vivente. L’abito di peli di cammello e la cintura di pelle attestano che Lui è mandato da Dio.

Acazia cadde dalla finestra della stanza superiore a Samaria e rimase ferito. Allora inviò messaggeri con quest’ordine: «Andate e interrogate Baal-Zebùb, dio di Ekron, per sapere se sopravviverò a questa mia infermità». Ma l’angelo del Signore disse a Elia, il Tisbita: «Su, va’ incontro ai messaggeri del re di Samaria e di’ loro: “Non c’è forse un Dio in Israele, perché dobbiate andare a consultare Baal-Zebùb, dio di Ekron? Pertanto così dice il Signore: Dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai”». Ed Elia se ne andò. I messaggeri ritornarono dal re, che domandò loro: «Perché siete tornati?». Gli dissero: «Ci è venuto incontro un uomo che ci ha detto: “Su, tornate dal re che vi ha inviati e ditegli: Così dice il Signore: Non c’è forse un Dio in Israele, perché tu debba mandare a consultare Baal-Zebùb, dio di Ekron? Pertanto, dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai”». Domandò loro: «Qual era l’aspetto dell’uomo che è salito incontro a voi e vi ha detto simili parole?». Risposero: «Era un uomo coperto di peli; una cintura di cuoio gli cingeva i fianchi». Egli disse: «Quello è Elia, il Tisbita!» (2Re 1,2-8).

In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità. In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né più saranno ricordati; anche i profeti e lo spirito di impurità farò sparire dal paese. Se qualcuno oserà ancora fare il profeta, il padre e la madre che l’hanno generato, gli diranno: “Non devi vivere, perché proferisci menzogne nel nome del Signore!”, e il padre e la madre che l’hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. In quel giorno ogni profeta si vergognerà della visione ricevuta facendo il profeta, e non indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie. Ma ognuno dirà: “Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia giovinezza”. E se gli si dirà: “Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?”, egli risponderà: “Queste le ho ricevute in casa dei miei amici” (Zac 13,1-6).

Anche il cristiano, costituito dallo Spirito Santo profeta di Cristo Gesù e suo testimone, deve indossare l’abito di riconoscimento. Qual è l’abito cristiano? Esso è lo stesso Cristo. Il cristiano deve rivestirsi di Cristo, indossare Cristo, adornarsi di Cristo, se vuole essere riconosciuto come suo profeta. Se non indossa Cristo, ognuno lo penserà come uomo del mondo e non di Cristo.

In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico (Mt 3,1-4).

L’abito del cristiano è così presentato da Paolo. È un abito che non passa mai di moda.

Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa (Gal 3,26-29). Noi invece, che apparteniamo al giorno, siamo sobri, vestiti con la corazza della fede e della carità, e avendo come elmo la speranza della salvezza (1Ts 5,8).

Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi (Ef 6, 13-18).

Per i discepoli di Gesù la “divisa” è tutto. Essa però non è un abito che può essere usato a tempo, in momenti particolari. Va indossato in ogni momento, ogni luogo, ogni circostanza. Va indossato in ogni aula, in ogni fabbrica, in ogni piazza, in ogni stadio, in ogni spiaggia, in ogni altro luogo. Come l’uomo non si può svestire della sua pelle, così mai si dovrà svestire di questo abito che è Cristo, che è lo Spirito Santo, che è il Padre dei cieli, che è la Chiesa, che è la verità, la giustizia, la fedeltà alla sua Parola. Solo chi si sveste dell’abito cristiano può essere molte cose in molti luoghi, ma è cosa falsa in ogni luogo, perché la sua verità è solo Cristo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci indossare Cristo per l’eternità.