vangelo del giorno

Quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso

29 NOVEMBRE (Lc 21,25-28.34-36)

 

Quando la Scrittura ci ammonisce di vigilare, stare attenti perché quel giorno non ci piombi all’improvviso, il suo riferimento è nitido. Essa si riferisce al giorno di Sodoma. Non appena Lot uscì dalla città, piovve su di essa fuoco e zolfo e la distrusse.

Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città». Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». Ma Lot gli disse: «No, mio signore! Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato grande bontà verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. Ecco quella città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù – non è una piccola cosa? – e così la mia vita sarà salva». Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. Presto, fuggi là, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Soar.

Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato (Cfr. Gen 19,1-29).

Che la nostra vita sia santa o non santa, ricca di virtù o colma di vizi, non ha alcuna importanza sulla tempestività della venuta del Signore. L’importanza e la differenza la fa il giusto giudizio di Dio. Se siamo nelle virtù si aprono le porte del Paradiso, se siamo nei vizi, quelle della perdizione. Questa sarà una differenza eterna. Per questo siamo invitati a porre ogni attenzione a che mai passiamo nel campo del peccato, del vizio, dell’immoralità, della non crescita in grazia e sapienza. Se la morte viene, e verrà sempre all’improvviso, e dovesse trovarci malconci spiritualmente, per noi mai si potranno aprire le porte del cielo. Saremo accolti da Satana e dai suoi angeli per sempre. Se non ci fosse il giusto giudizio di Dio, potremmo vivere come ci pare meglio.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Oggi la falsa profezia dice che tutte queste cose sono una favola, un genere letterario, un modo di dire. Se queste parole fossero uscite da un uomo potremmo anche pensare ad un suo desiderio di vendicarsi del male in un modo atroce, tremendo, spietato. Non potendo fare nulla contro di esso, viene rimandato ad un giudizio eterno di Dio. Queste parole non sono di un uomo. Sono dello stesso Dio, il quale ci ammonisce che Lui sempre viene nella storia e alla fine di essa. Lui viene per la grazia, il perdono, la riconciliazione, la misericordia, ma viene anche per il giudizio. Viene per dare a ciascuno secondo le sue opere. Anche i dannati dell’inferno attestano questo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni stoltezza.